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Un nuovo album tra memoria e trasformazione, con la partecipazione di Danilo Sacco dei Nomadi

È uscito da poco il nuovo disco della Compagnia Daltrocanto, intitolato “Come acqua di mare”. Proprio lo scorso 22 maggio è stato pubblicato il video ufficiale del brano iconico della loro storia: “Ventitré maggio”, che vede la straordinaria partecipazione di Danilo Sacco (Nomadi). Un brano che si fa didascalica fotografia di una data immortale (purtroppo) per la nostra storia italiana: la strage di Capaci e la lotta alla Mafia.

Eh sì, perché in questo nuovo disco ci sono anche “vecchi” brani, oggi rivestiti di nuove esecuzioni e suoni, grazie anche a una nuova formazione.


Accanto alle colonne storiche:

  • Antonio Giordano (voce, zampogna, chitarra, chitarra battente)

  • Bruno Mauro (chitarra)

  • Flavio Giordano (basso)

  • Luca Lanzara (tamburi a cornice, mandola, mandolino)

…si aggiungono:

  • Imma Barbarulo (voce)

  • Mario Villani (batteria)

  • Osvaldo Costabile (violino e polistrumentista)

Brani inediti rilasciati “alle acque” e vecchie canzoni “restituite alla riva”, come vetri levigati dal mare, grazie al contributo di nuovi e vecchi amici.

“Un disco di dolcissime visioni e severe fotografie di questa Italia.”

“Come acqua di mare” ha anche una copertina evocativa: richiama sirene e mitologia, opera di Tiziano Riverso, artista di fama e incredibile sensibilità. Il suo incontro con la Compagnia è stato casuale, ma ha generato una bellissima amicizia e un’illustrazione che sintetizza perfettamente l’anima del disco.

Come avete scelto i brani da ripescare dal passato?

Alcuni erano semplicemente necessari.
Canzoni come:

  • “Ninna Nanna ai 700” (le migrazioni e le vittime dimenticate)

  • “Canzone per Tonino” (coraggio e integrità nella provincia salernitana)

  • “Ventitré maggio” (la storia di Giovanni Falcone)

…richiedevano di tornare anche in una pubblicazione fisica.

Altri, come:

  • “La spada di San Giuseppe (La leggenda del Principe Enrico)”

  • “Tra nuvole e favole”

  • “Oltre la terra che bacia il mare”

…sono stati scelti con il cuore. La nuova formazione ha dato loro nuova vitalità ed era importante cristallizzarla su disco.

Hanno acquisito nuove identità?

Assolutamente sì. Le nuove collaborazioni (come Clara Moroni in Canzone per Tonino) e i riarrangiamenti hanno trasformato profondamente i brani.

Un esempio:
“Ninna Nanna ai 700”

  • La struttura è rimasta, ma le nuove sonorità hanno donato un nuovo “feel”.

  • Dal precedente album “Di terra, di mare e di stelle” all’odierna versione, la canzone è diventata più disincantata, più consapevole.

  • La musica evoca la polvere d’Africa, il deserto libico, la siccità e il cambiamento climatico.

“Attualizzare attraverso il suono è stato naturale. Quasi doveroso.”

Vi ancorate all’identità del passato o affrontate il nuovo?

“Alzi la mano chi non si annoierebbe a fare per vent’anni la stessa cosa!”

La musica è evoluzione continua. Rimanere fermi sarebbe comodo, ma anche egoistico.
La Compagnia è una comunità, vive di incontri, accoglie il nuovo senza dimenticare le radici.

“Fare arte in questo modo è un atto politico. E non ci siamo mai tirati indietro.”


🎥 Guarda il video di “Ventitré maggio”


La canzone popolare ha ancora qualcosa da dire?

“Quando una canzone è buona, parla.”

Che sia hip hop, elettronica o canzone popolare alla Nomadi, ciò che conta è la sincerità.
La musica, come la moda, torna sempre. E il pubblico sa riconoscere la verità.


Un omaggio poetico e necessario

“Ventitré maggio” e la dolcezza del disegno… mai toni severi?

“La severità non si misura con il volume.”

Il disegno e la metafora dell’albero d’arancio (frutti profumati e spine) raccontano la vita di Falcone in modo profondo, senza spettacolarizzazione.

“Utilizzare immagini di repertorio o fiction sarebbe stato più facile… ma meno autentico.”


🎧 Ascolta l’album:
🔗 Spotify – Come acqua di mare

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