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Arianna Chiara torna con “Banale”, un singolo che esplora la fine di una storia arrivata al capolinea, tra incomprensioni e cliché ormai prevedibili. Il brano, caratterizzato da sonorità funky e un’energia frizzante, racconta con ironia e amarezza la ricerca di leggerezza dopo un amore che non ha più senso.

 

La cantautrice descrive il brano come la colonna sonora di una vacanza estiva, un viaggio simbolico per liberarsi da una relazione superficiale. Con “Banale”, Arianna ha voluto esplorare un lato più vivace e fresco di sé, conquistando i suoi ascoltatori con un sound inaspettato e coinvolgente.

 

Immagina “Banale” come colonna sonora di una vacanza: che tipo di viaggio è, secondo te, questa canzone?

“Banale” è un viaggio leggero, magari in compagnia di qualche amica, fatto per lasciarsi alle spalle una storia superficiale e i suoi soliti clichè. La vedo adatta ad una vacanza al mare, penso che lasci un po’ di quella classica energia che ti dà una giornata in spiaggia!

 

Che sensazione ti ha dato ascoltare il brano finito per la prima volta in auto, magari a tutto volume?

È sempre una sensazione bellissima e un’emozione enorme ascoltare i brani a cui lavori per così tanto tempo, vederli finalmente prendere vita e poterli ascoltare una volta ultimati. Sono stata felicissima del risultato, e sono stata sorpresa di me stessa nell’essere riuscita, insieme ai produttori Cosmophonix AD, ad esplorare sonorità nuove e più decise, dando al brano quella sfumatura funky di cui aveva bisogno. Adoro sperimentare con la mia musica, il mio stile e il mio sound, per definire sempre di più la mia cifra personale. Mi ha dato dal primo ascolto in auto un’energia incredibile e non vedevo l’ora di farlo ascoltare a tutti!

 

Hai parlato di “catene da spezzare”: nella tua musica è più forte la voglia di liberarti o quella di raccontare?

Direi che questi due aspetti convivono completamente nella mia musica e nella mia scrittura. Mi piace esprimere tutto quello che sento, e il fatto di scrivere in modo sincero e personale mi permette di liberare i miei sentimenti più veri. Allo stesso tempo mi piace anche raccontare storie, prendendo spunto non necessariamente da un fatto personale ma anche osservando la vita quotidiana. Amo trasformare tutto questo in canzoni, e mi piacerebbe che le persone che ascoltano i miei pezzi venissero trasportate in queste storie.

 

Se potessi associare “Banale” a un profumo, un colore e un luogo, cosa sceglieresti?

Essendo un pezzo dal mood estivo mi viene da pensare a profumi che ricordano il mare, la salsedine… La assocerei a tutte le tonalità vibranti che richiamano il sole e l’estate, dal giallo al rosso acceso, e come luogo la vedo come una ruota panoramica colorata sul lungomare!

 

Qual è stata la reazione di chi ti conosce bene quando ha ascoltato il brano?

Devo dire che le persone che mi conoscono sono state piacevolmente sorprese dal sound e dall’energia coinvolgente del brano! In genere sono più introspettiva e calma, sia nella musica che come carattere, ma con “Banale” ho voluto fare uscire un nuovo lato di me, più frizzante e leggero, che è piaciuto molto e che mi sono divertita ad esplorare.

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