Tra incertezze, blocchi creativi e desideri di riscatto, Angelica Lazzerini racconta la nascita del suo nuovo singolo “Sogno per sogno”, un brano che trasforma la paura in libertà.
Un racconto sincero e generazionale, in cui l’artista mette a nudo le fragilità di chi si sente “in ritardo”, ma anche la forza di chi sceglie di continuare a credere nei propri sogni, passo dopo passo.
Intervista a Angelica Lazzerini
“Sogno per sogno” nasce da un momento di blocco e incertezza. Quando hai capito che trasformare quella paura in musica poteva diventare una forma di libertà?
Ho iniziato a scrivere “Sogno per sogno” durante il mio terzo anno di università, in un momento in cui i miei coetanei iniziavano a prendere scelte sul loro futuro mentre io ero incerta su quello che mi sarebbe aspettato dopo. Sicuramente tutte le persone che ti incontrano e ti chiedono “hai già pensato cosa vuoi fare dopo la laurea?” non sono state d’aiuto. Quindi un giorno, mentre ero in treno per recarmi a lezione, ho aperto le note del telefono e ho messo per iscritto tutte le mie preoccupazioni a riguardo come valvola di sfogo. “Sogno per sogno” è nata poi nel tempo descrivendo proprio questa fase della mia vita.
Nel brano racconti la sensazione di sentirsi “in ritardo”: credi che questa pressione derivi più dal confronto con gli altri o da quello con te stessa?
Entrambi, viviamo in un mondo in cui il confronto con gli altri è all’ordine del giorno. Vuoi o non vuoi ci confrontiamo giornalmente con diverse persone, sia nella vita di tutti i giorni sia attraverso i social, che sembrano avere già un percorso chiaro da seguire o aver raggiunto obiettivi importanti, soprattutto in termini lavorativi. Dall’altro lato, però, è anche una pressione che nasce dentro di me, dalla voglia di fare, di migliorarmi e di raggiungere certi traguardi entro tempi che io stessa mi impongo.
Hai scritto la canzone durante l’università — oggi, guardando indietro, pensi che quella paura ti abbia insegnato qualcosa di importante?
Sì, ho capito che ognuno ha il proprio percorso e i propri tempi. Paragonarsi agli altri è sbagliato perché ognuno vive esperienze diverse, anche se quella sensazione e quella paura di essere “in ritardo” ogni tanto riaffiorano.
Il titolo suggerisce un’idea di continuità: sogno dopo sogno, passo dopo passo. Qual è il sogno che oggi ti spinge più avanti?
Ho sempre amato il mondo artistico come la musica, la televisione e la moda. Oggi vorrei riuscire a costruire un percorso che mi permetta di esprimermi attraverso queste passioni. Sogno per sogno, o come ha detto passo dopo passo, vorrei raggiungere questo obiettivo.


