Ciao! Benvenuto nel Meiweb, è un vero piacere averti qui con noi. Per i lettori che non ti conoscono, parlaci un po’ di te.
Chi è Fase?
Fase è Valerio Urti. Un ragazzo di Torino che prova a raccontare le varie fasi nel cammino tormentato della vita, che spesso s’incrociano e s’intrecciano con chi ascolta la sua musica. Fatta questa premessa, il mio cammino da solista parte nel 2020 dorante il periodo pandemico, dove troppo spesso mi sono trovato a fare a pugni con me stesso scavando a fondo. Questo tipo di situazione mi ha portato a fare una scelta, che è quella di percorrere da solo la carriera da musicale lasciando la mia vecchia band dopo anni di tour e dischi.
Vuoi raccontarci di cosa parla il tuo nuovo singolo? Come mai hai deciso di trattare un tema così forte come le relazioni tossiche?
Il titolo stesso, Veleno, simbolicamente richiama l’idea di purificare se stessi da situazioni tossiche che portiamo dentro le vene ogni giorno. Questo rappresenta la nostra continua lotta contro tutto ciò che limita le nostre emozioni, dove noi stessi cerchiamo di combattere contro ombre e fantasmi senza mai mutare la sensazione e la prospettiva rimanendo imprigionati in una fase senza fine.
Ho deciso di trattare questo argomento perché purtroppo è di forte attualità oggi giorno, lo scrissi qualche mese fà rifacendomi ad un rapporto tossico che mi soffocava senza darmi modo di essere me stesso ne respirare aria buona a pieni polmoni, ma decisione di farlo uscire in questo periodo è stata data dai molteplici casi visti sulle cronache che troppo spesso purtroppo riguardano casi di femminicidio. Dobbiamo liberarci da ciò che sopprime il nostro essere se stessi, e tornare ad essere liberi.
Quanto è importante per te trasmettere emozioni al pubblico?
Questo è fondamentale per me, è un processo che parte prima di tutto da me stesso. Quando mi approccio alla scrittura di un brano, questo deve trasmettermi qualcosa tipo quel brivido sottile che rende la pelle sensibile sul braccio quando si è emozionati, e se durante la scrittura del testo le parole escono da sole è il brano giusto da far sentire al pubblico.
Credo che in qualche modo quel tipo di emozione arrivi a chi ascolta il brano, è un momento di condivisione con l’ascoltatore, un modo di conoscersi a fondo senza mai essersi visti prima.
Poi c’è la parte live. Il concerto è un momento fondamentale nella vita di tutti. Mentre una canzone si può scaricare, ed un disco si può imprestare, l’esperienza del live è un momento unico ed irripetibile nella vita di chi partecipa al concerto ed è mio dovere riuscire a trasmettere emozioni a chi partecipa.
Hai già in programma altri brani o hai pensato ad un album?
Assolutamente si. In primavera uscirà un singolo e sicuramente nel 2024 il disco.
Siamo giunti alla fine. Felici di essere stati insieme.
Mando un abbraccio ed un saluto a tutti i lettori del MEI, augurandovi un 2024 in cui tutti noi possiamo spaccare. Potete trovarmi su Instagram come @_faseofficial_ , su YouTube come @Fase_tv, su su Facebook come @FASE ma soprattutto sia con gli occhi che con le orecchie il 18 gennaio all’Hiroshima di Torino per la data zero