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Il gioco d’azzardo è una delle attività più versatili che esistano ad oggi: il motivo? Riesce a diventare una delle attività più influenti, capace di attirare non solo i giocatori, ma anche diversi altri settori. Se proviamo a pensarci un po’ più attentamente, il poker per esempio ha proprio influenzato tutte le forme d’arte, senza lasciare da parte neppure il mondo della musica. Sono state firmate canzoni di grande successo, ma anche motivetti simpatici che hanno tratto ispirazione proprio dal gioco. Perché è vero che quando un’emozione forte colpisce, riesce a lasciare il segno sotto molti aspetti. 

 

Ed ecco allora che canzoni come “Viva Las Vegas” di Elvis Presley, “Poker face” di Lady Gaga e ancora “Ace Of Spades” dei Motorhead (che si concentra sulle slot) sono diventate il simbolo di un genere musicale specifico che andremo ad approfondire di seguito.

Musica e Gioco: un Binomio Sorprendente

Questi due mondi non sono mai stati separati, ma possono anche influenzarsi a vicenda. Ogni giocatore che sceglie di provare una sessione di gioco in un casinò online maltese di NonAAMS.com  o in una sala terrestre vivrà una serie di emozioni che sono scandite anche dalla musica. Ma in che modo è stato raccontato il gioco attraverso le canzoni degli ultimi anni?

Sarebbe davvero impossibile riuscire a risalire alle canzoni storiche dedicate al gambling, ma ci sono dei titoli che hanno sicuramente lasciato il segno. 

Alcune tra le Canzoni più Note sul Gioco del Poker

Pensiamo a realtà come la già citata “Poker Face”, e ancora “Lazy Poker Blues” dei Fleetwood Mac o “That Was A Crazy Game of Poker” di O.A.R. Sono tutte versioni che presentano in modo diretto ciò che rappresentano già dal loro titolo. Ma con una ricerca più approfondita possiamo poi trovare molto altro ancora. 

 

C’è chi, come il famoso Paul McCartney, ha cantanto il poker nelle sue canzoni, per esempio in “Junior’s Farm”. E ancora chi ha omaggiato la culla del gioco, come Elvis Presley in “Frankie and Johnny” e “Viva Las Vegas”. In quest’ultima canzone, forse la più iconica in assoluto del Re del rock, il testo si concentra proprio sul tipo di emozioni che sono offerte  dal tavolo verde e, più in generale, dal gioco d’azzardo. E come non ricordare poi rapper  LL Cool J con “Jingling Baby”.

 

Ciò che emerge, in modo sorprendente, è che in base al genere musicale, cambia anche il modo in cui viene raccontato il gioco. Per esempio i rapper parlano del poker come un modo per ostentare il loro successo, mettendo quindi in mostra le proprie doti e abilità vincenti. Nel caso di canzoni country invece si racconta di un gioco vissuto quando si è al verde e spesso un po’ alticci. Si vive quindi il gioco e la scommessa come un’azione di cui bisogna pentirsi o deludente.

La Curiosità su Kenny Rogers e la sua “The Gambler”

Kenny Rogers è stato un celebre simbolo della musica statunitense e ha il merito di aver realizzato quello che per molti appassionati d’oltreoceano è il vero inno del gambling. La canzone è  “The Gambler” e rappresenta una delle più affascinanti canzoni sul poker, che però riesce abilmente a giocare sul fraintendimento. E soprattutto che non cita mai direttamente il gioco. Rogers ha saputo quindi comporre uno dei brani cult con veri riferimenti a tutto ciò che rappresenta il rischio e il divertimento sui tavoli da gioco.

Discorso analogo per altre canzoni come “Lily, Rosemary and the Jack of Hearts” di Bob Dylan, e ancora “Mr Mudd and Mr Gold” di Townes Van Zandt dove si parla addirittura dei semi delle carte, ma non si menziona mail il poker.

 

In conclusione, possiamo quindi ammettere che ogni canzone è una storia, ogni esperienza al tavolo da gioco è una storia. Ecco perché questo legame tra due mondi apparentemente così lontani è destinato a continuare nel tempo.