Gent.ma, a nome di tutti, sono a ringraziarLa per l’importante e significativo convegno organizzato che ha dato ulteriore spinta e vigore alle proposte del settore dello spettacolo dal vivo e del cinema per la loro ripartenza, oltre al piacere di poterLa re-incontrare e collaborare dopo le tante battaglie comuni fatte (Legge sulla Musica, Tax Credit, etc.).
Ieri, giovedì 11 maggio alle 10, presso la prestigiosa sede della Luiss sempre a Roma il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha incontrato una delegazione selezionata per un tavolo di lavoro sullo spettacolo dal vivo e del cinema alla presenza del Presidente Commissione Cultura Camera Federico Mollicone e dell’On.le Gabriella Carlucci. Un evento che ha avuto lo scopo di ascoltare il mondo dello spettacolo dal vivo e del cinema in instaurando una dialettica e un confronto volti a descrivere la situazione attuale e a consegnare al nuovo Governo un documento condiviso e costruttivo, utile ai fini di eventuali recepimenti strategici a favore dei settori. Una importante esperienza di partecipazione e di comunicazione realizzata in collaborazione con la Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, la Direzione Generale Cinema del Mic, con tutte le associazioni di categoria e I professionisti del settore.
Si resta a disposizione per ogni necessita’ e attivazione anche di singoli punti di tali proposte e a collaborare per le proposte da Lei avanzate, in attesa un cordiale saluto e complimenti per il Convegno allestito alla Luiss veramente di grande livello.
Giordano Sangiorgi e’ stato accreditato tra i componenti del Tavolo di Lavoro ed e’ intervenuto in qualita’ di Portavoce del Coordinamento StaGe!, la filiera delle piccole e medie realta’ della musica indipendente ed emergente italiana.
L’Intervento al Convegno sullo Spettacolo dal Vivo da parte di Giordano Sangiorgi per il Coordinamento Stage & Indies ha riscosso un grande applauso finale quando ha concluso che per la tutela del le aziende italiane bisogna andare esattamente all’opposto dello scouting su Tik Tok magri con un brano fatto da AI Intelligenza Artificiale con Chat GPT che poi scale le classifiche.
Sinteticamente il settore delle piccole e medie aziende italiane di tutta la filiera della musica segna un meno 30 per cento di occupati, un calo di introiti editoriali e connessi che sono intorno al 30 per cento, mentre hanno chiuso un cllub su tre e un festival per giovani talenti dal vivo su tre e quelli esistenti hanno ridotto gli eventi dal vivo. In Rai – citiamo naturalmente per primo il servizio pubblico- a Sanremo e negli altri festival musicali tv le aziende presenti totalmente italiane rappresentano solo l’85 a fronte di una produzione nazionale che arriva al 75% , una sproporzione che va colmata con un intervento deciso di cambio di rotta, per la tutela del Made in Italy che vedono esempio virtuosi in tal senso come la Francia, la Germania e tanti altri paesi, con l’attivazione anche delle Rai Regionali per le produzioni musicali regionali. Tali cambio di proporzione andrebbe spalmato poi su tutti i media incentivando la presenza delle aziende del Made in Italy. Sui fondi: dal 2020 sui bandi musicali il 70% e’ andato nelle mani di pochi marchi multinazionali del disco e del live che si contano sulle dita di due mani, mentre il restante 30% e andato alle migliaia di realta’ che ogni giorno producono e organizzano il 75% delle produzioni e degli eventi: va invertita totalmente la tendenza valorizzando l’erogazione della maggiore parte dei fondi a aziende solo ed esclusivamente italiane mentre le altre devono avere almeno coproduzioni.
Sinteticamente ecco i nostri punti:
Nonostante i sold out dei grandi eventi la reale ripartenza per il settore dei piccoli e medi eventi musicali indipendenti si preannuncia ancora piu’
dura e difficile del solito. Sono ancora non pervenuti una parte dei ristori del 2021, non sono ancora stati lanciati i bandi a copertura delle chiusure di Capodanno, e’ arrivato il caro bollette e dopo la crisi economica e lo stop da Covid 19 ora arriva anche la crisi economica sempre piu’ dura causata dalla tragedia della guerra, che andrebbe interrotta quanto prima alla ricerca della pace, a mettere come sempre in ogni settore in maggiore difficoltà chi lavora all’innovazione, allo scouting e verso gli esordienti e i circuiti alternativi al mainstream piu’ commerciale da tormentone estivo. Una situazione drammatica per la filiera della musica indipendente ed emergente anche se tutti fanno finta di niente e praticamente nessuno ne parla come se ci fosse un embargo. In verita’ le piccole realta’ musicali fatte di artisti, imprese, operatori e lavoratori rischiano di saltare del tutto e di perdere del tutto e per sempre tutta la filiera della nuova musica italiana lasciandola in mano esclusivamente alle multinazionali straniere monopoliste delle piattaforme digitali. Una situazione drammatica.
Per questo chiediamo che si istituzionalizzi l’importanza di un Tavolo unico del settore musica nel suo rapporto con il Governo e il Parlamento e che il nuovo Governo appena entrato in campo attivi subito i Decreti Attuativi del Codice dello Spettacolo dal Vivo appena approvato.
StaGe!, come gia’ fatto in una sua nota di qualche tempo fa, chiedi di inserire nei punti dei programmi gli interventi a favore del settore della musica realizzata dalle piccole imprese italiane e appena arrivati al Ministero della Cultura di convocare, viste anche le richieste di tutte le associazioni del settore, un Tavolo della Musica cultura per affiancare il settore in questa difficile ripartenza, per affiancarsi e lavorare insieme al meglio, che vede come detto un significativo segno piu’ della discografia e delle piattaforme digitali ma un segno meno nell’occupazione del settore, nel mondo live e nell’area dei club e festival oltre che di introiti minori per le piccole realta’ musicali come autori, artisti, editori e produttori piccoli indipendenti ed emergenti. Oltre ad attivare un bando ristori per il 2022 e un piano Pnrr specifico per il settore musica.
Il Coordinamento StaGe! ha chiesto infine ai partiti politici in competizione elettorale di inserire al Ministero dello Sviluppo Economico immediatamente un Tavolo di Crisi del Settore Musicale e del Live visto il calo di operatori, artisti e lavoratori in regola che parla di una diminuzione di circa il 30% in meno rispetto a tre anni fa, della chiusura di 1 club dal vivo su 2, della non ripartenza di almeno 1 festival e contest ogni 3, di un introito fino a meno del 70 per cento per quanto riguarda i piccoli editori e produttori musicali indipendenti italiani, con il rischio chiusura per 1 su 3, e di un minore incasso dei live fino a una media del meno 90 per cento per tantissimi operatori e promoter indipendenti. Un dato complessivo altamente drammatico che non puo’ che preoccupare e sul quale si deve intervenire se non si vuole perdere una ricchezza di creativita’, competenza e professionalita’ che rischia di essiccare la pianta dell’innovazione musicale in Italia.
Tra le richieste:
RICHIESTE
MIC
Insediamento Tavolo dello Spettacolo dal Vivo Attuazione Decreti Attuativi per avvio Codice Spettacolo dal Vivo Sostegno Riforma Welfare Spettacolo e Indennità di Discontinuità’
Aumentare fondo per sostegno a Imprese a ultimo bando extra Fus post Covid che ah finanziato solo 22 progetti su oltre 400 domande presentate Riscrittura FUS per ingresso musiche attuali Alleggerimento e facilitazione accesso sgravi opera prima e videoclip ora a disposizione solo major e grandi case Allargamento art bonus ai festival Approvazione legge che riconosce Club e Festival storici Collaborazione e coordinamento tavolo estero con Italia Music Lab, Regioni, Ministro per gli Esteri, Ice, Ambasciate etc. magari con il coordinamento del Ministero Made in Italy Collaborazione con Ministero del Lavoro per Tavolo di Crisi Collaborazione con Ministero del Turismo per Festival Turistici Collaborazione con Ministero dei Giovani per attività Giovani anti-disagio anti bullismo anti droghe etc. aggregazione etc. Collaborazione con Ministero Istruzione per maggiore musica nelle scuole Festa della Musica e Festa della Musica dei Giovani Valorizzare MEI e una rete di festival e contest che scoprono talenti musicali dal vivo Collaborazione con direzione generale creativita’ (musica e fumetti, musica e altro) Riflettere per una Direzione Generale della Musica Vedere insieme App18 e Carta Cultura perche’ supporti maggiormente il basso reddito, le aree di disagio, i negozi di prossimità e di vicinato, i prodotti fisici acquistati nei punti vendita etc. insomma supporti realmente le aziende italiane Bandi che non superino un certo tetto e/o per aziende che non sono filiali di multinazionali straniere
Fus: chiediamo l’inserimento della possibilita’ di partecipare a tutte le musiche popolari contemporanee nessuna esclusa
Decreti Attuative dello Spettacolo dal Vivo: dare qui delle risposte al mondo delle aziende del Made in Italy indipendente ed emergente con sostegni a tale filiera.
Rai
Incontro con Rai del Mondo Indipendente
Quote del 40% Indipendenti in Radio e tv come in Francia e altri paesi avanzati
Progettazione con Rai, Rai Play, Rai Web Radio e altri di progetti indipendenti con particolare riferimento al web ma non solo
Incontro con le sedi Rai regionali per valorizzare artisti e programmi regionali musicali
Quota a Sanremo per gli indipendenti e gli altri festival televisivi come Primo Maggio e altri che vanno in tv
Linea editoriale di inserimento di musiche italiane e dei territori nei programmi tipo linea verde, linea blu, citta turistiche, borghi e altri programmi che valorizzano le tipicità dei territorio ma non valorizzano le musiche dei territori inserendo anzi al contrario come accade in alcuni programmi come Linea Verde o altri canzone tutte estere per di piu’ di generi totalmente estranei al programma
Idem sigle televisive per rassegne cinema e altre rassegne documentari etc inchieste etc.
Campagna
Incentivare una campagna di promozione con risorse come avviene per cinema e teatro per invogliare i cittadini ad andare ai concerti nei club, discoteche, balere della citta’ con sostegno a tutta la filiera da Siae, al locale fino alla band e orchestra incentivando anche con sgravi fiscali e credito di imposta per chi fa live e facilitazioni scontistiche su diritti per una particolare serata e altro simile
Allo stesso modo sostenere una campagna per il ritorno alle musiche folkloristiche regionali come il liscio con il ballo sostenendo tutta la la filiera dalle discoteche alle balere fino alle orchestre con sostegni e rilancio di presenze del pubblico
Incentivare Siae e Nuovo Imaie per il loro ruolo a dare ogni euro e fino all’ultimo euro per investimenti promozionali e bandi e progetti e sostegni senza genere residui di anni precedenti e/o in corso e non inserendo paletti al ribasso che escludano i piu’ piccoli del settore.
Inoltre
– Equo compenso di roylaties e diritti dai grandi monopolisti distributori della musica digitale in Italia (YouTube, Spotify, ..) ai giovani indipendenti, esordienti ed emergenti: a fronte infatti di un aumento di fatturato di tali piattaforme multinazionali paradossalmente diminuiscono drasticamente gli introiti per i giovani, i piccoli, gli esordienti inserendo paletti e false concorrenze che impediscono a giovani e piccole realta’ di ricavare una minima economia di sostentamento dall’uscita di nuove produzioni, come accadeva invece un tempo con il mercato fisico. Tutto il fatturato resta in mano ai proprietari delle piattaforme che pagano in maniera equa solo i big.
– Riconoscimento di patrimoni popolare musicali a livello Unesco (come il liscio e altri) tornati ad essere fenomeno di interesse anche per i giovani
– Rai, fare accordo Governo Rai per spazi tv radio w web pubblico per artisti totalmente indipendenti oggi produttori dell’80% della musica in Italia, per lo piu’ realizzata da under 30, ma totalmente esclusa da ogni fascia della Rai pubblica e dalle Rai regionali che devono mettersi a disposizione degli artisti del territorio
– Come per il Cinema e il Teatro e gli altri settori patrocinare una Vetrina Nazionale delle Nuove Proposte Musicali provenienti dal mondo dell’autoproduzione e favorirne l’eposrtazione all’estero in uan sorta di Erasmus musicale
– Sgravi senza limiti in basso e con limiti in alto (solo aziende nazionali) per sgravi video, card 18, art bonus anche per i festival e Scia facilitata
– Porre i grandi istituti di raccolta di diritti come Siae, Nuovo Imaie e Scf al servizio degli esordienti e delle piccole realta’ fornendo supporti e sostegni anche a coloro che ealizzano in avvio un bassissimo fatturato e per questo va sostenuto con produzioni, tour, festival , estero, etc.
– Far procedere alla regolarizzazione delle Associazioni amatoriali con inserimento Partita Iva con gradualita
– Invitare Siae a convincere i piccoli concorrenti ad un tavolo di armonizzazione della riscossione del diritto d’autore per annullare una confittualita’ delle realta’ antagoniste a Siae esistenti piu’ piccole che di fatto possono portare a una stasi degli eventi con rischio di cancellazioni , annullamenti e altro se vengono realizzate azioni non corrette in tal senso da parte delle realta’ piu piccole
– Riconoscimento del videoclip come forma d’arte con sosteegni come per il cinema e allestimento di un festival nazionale ad hoc come accade per i festivla del cinema, visto che sono le palestre dei futuri registi di domani
– Riconoscimento di una manifestazione come il MEI come una Vetrina Nazionale dei Giovani delle Aziende nazionali indipendenti ed emergenti valorizzando in una Rete di Festival culturali (musica, letteratura, teatro, etc.) le giovani esperienze come vi sono i Saloni Ufficiali dei Big (Sanremo Musica, Cinema Venezia, Libro Torino etc individuarne simili nazionali ma per i giovani talenti)
Inoltre si sono segnalate le urgenze legate alla presenza degli indipendenti in Rai, oggi scomparsi, della riscrittura del Fus, a favore di tutta la musica popolare contemporanea, della necessita’ urgente di fare una campagna di incentivo per il ritorno dal vivo del pubblico nei piccoli club, per un riconoscimento legislativo dei club e festival storici, per un contrasto al calo dell’occupazione del settore a fronte della crescita del fatturato con perdita di un club su tre e di un festival su tre e di tantissime competenze tecniche e di favorire di fronte al gigacapitalismo il gigalocalismo per contrastare il monopolio mondiale di poche piattaforme. Su questo e’ stato fatto un plauso a Siae che ha costretto Meta a sedersi a un tavolo per pagare tutti i diritti mentre sarebbe il momento di chiedere a queste piattaforme di pagare oltre alle tasse, ai diritti, alle royalties eque, anche una quota del fatturato da reinvestire nei giovani del settore musicale del paese in cui operano, Infine grande spazio va dato alle musiche diverse non omologate dalle piattaforme come il folk e il jazz, ad esempio.
E0’ stato segnalato l’esempio virtuoso del liscio che grazie al lavoro del MEI e’ tornato tra i giovani quindi come elemento di sviluppo e futuro delle nostre musiche ampliandole al folk con grande riscontro anche all’estero .
A disposizione, si invia un cordiale saluto,
Giordano Sangiorgi
Tel: 0546 604776 – 349 4461825
Email: giordano.sangiorgi@audiocoop.it
Sito: www.meiweb.it