COORDINAMENTO STAGE & INDIES A CURA DEL MEETING DELLE ETICHETTE INDIPENDENTI: OGGI LA MUSICA E’ IN LUTTO PER LA SCOMPARSA DI GIOVANNA MARINI, PER RICORDARLA NEL SUO IMPLEGNO A FAVORE DELLA LIBERTA’ DELLE CLASSI PIU’ DEBOLI ATTRAVERSO LA CANZONE POPOLARE RINNOVIAMO LA RICHIESTA DI SCARCERAZIONE DEL RAPPER IRANIANO TOOMAJ SALEHI GIA’ AVANZATA IN ITALIA DAL CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO DI ROMA E DAL CLUB TENCO DI SANREMO.
Il Coordinamento Stage & Indies, che si ritrova ogni anno al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, oggi celebra una giornata di lutto per la musica e per il paese per la scomparsa della cantautrice Giovanna Marini, una figura fondamentale della musica delle radici del nostro paese. Per ricordarla nel migliore dei modi e per le sue battalgie a favore della liberta’ delle classi piu’ deboli come filiera della musica indipendente rilanciamo la richiesta di scarcerazione del rapper iraniano Toomaj Salehi per tutelare laa democrazia e la liberta’ di espressione in ogni angolo del mondo.
Si tratta oramai di una corsa contro il tempo a cui partecipano centinaia di migliaia di sostenitori da Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Russia e Turchia, per chiedere che il rapper iraniano Toomaj Salehi non venga ucciso.
Arrestato nel 2022 durante le proteste di piazza scaturite dopo la morte di Mahsa Amini e condannato a morte per aver criticato il regime attraverso la sua musica, l’artista 33enne dalla sua cella aveva fatto uscire anche una canzone diventata inno delle manifestazioni. La sua vita è ora appesa a un filo, per questo da settimane è partita una mobilitazione online per la sua liberazione, che coinvolge tantissime persone interessate alla sua causa.
La campagna sulla piattaforma Change.org ha superato le 500mila firme attraverso due petizioni internazionali. La più recente è stata lanciata dal collega di Salehi, il rapper tedesco Jalil, seguito della sentenza che ha condannato l’iraniano alla pena capitale: in pochi giorni il suo appello ha raccolto circa 300mila firme.
“Come musicista sono profondamente colpito dal destino di Toomaj – si legge nella petizione – il cui unico ‘crimine’ è stato quello di criticare il regime con la sua musica e battersi per i diritti del popolo oppresso in Iran. Dopo la tragica morte di Jina Mahsa Amini, si è battuto per i diritti delle donne – sempre e solo attraverso la sua musica senza commettere reati o mettendo in pericolo le persone.
Questo non è solo un attacco a un individuo ma anche alla libertà di espressione e al diritto di manifestare. Nessuna persona dovrebbe essere punita con la morte perché parla contro le ingiustizie. La pena di morte è una forma estrema di punizione che è stata abolita in 106 Paesi nel mondo (fonte: Amnesty International). È ora che l’Iran ponga fine a questa pratica crudele”.
Per questo insieme al Concerto del Primo Maggio di Roma e al Club Tenco di Sanremo chiediamo l’immediata scarcerazione dell’artista e chiediamo al nostro Governo di impegnarsi attraverso i suoi canali diplomatici affinche’ si senta la voce dell’Italia contro questa barbarie.
Coordinamento Stage & Indies
La Filiera delle Piccole Realta’ Musicali Indipendenti ed Emergenti in Italia, con oltre 100 associazioni aderenti
E-mail: segreteria@materialimusicali.it
Sito: www.meiweb.it