È stato il miglior risultato in termini di share dal 2009, il Concertone che quest’anno ha traslocato al Circo Massimo di Roma, benedetto dalla pioggia come da tradizione, promosso da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany. Tralasciando le consuete magagne gestionali – diversa location, stessi disagi – ma anche i noiosissimi bastian contrari di default, andiamo per direttissima alle pagelle dei cantanti del Concertone, nude, crude e concise.
ERMAL META: più capace come presentatore che come cantante, e ho detto tutto. Completi che richiamano le tende di nonna molto, molto discutibili. VOTO: 6
NOEMI: la sagra della banalità. Il cazzotto agli occhi provocato dall’accostamento dell’arancione dei capelli al denim, poi, di certo non ha aiutato. VOTO: 5
BIGMAMA: apprezziamo la spontaneità, ma per condurre su un palco di tale levatura ci vuole pure un po’ d’età. Outfit stellari, che però non alzano la media. VOTO: sarebbe 6, ma considerando anche le canzoni arriviamo a 7.
ALBE: un Sangiovanni che fa fatica. VOTO: 4.5
CIOFFI: gradevole, ci si può lavorare. VOTO: 6.5
DIEGO LAZZARI E NASHLEY: apprezziamo, per ora, solo l’entusiasmo. VOTO: 5
ETTA: vulcanica ed irriverente, ottime basi da cui partire. VOTO: 7
GAUDIANO: un cantastorie appassionato e talentuoso. VOTO: 7.5
IRBIS: la sua preghiera si rivela interessante e coinvolgente. VOTO: 7
BLOOM CON GIUSY FERRERI: sicuramente la virata pseudo-rock è più piacevole di tante sue canzonette, ma ancora non all’altezza della bella voce che, teoricamente, avrebbe. VOTO: 5.5
COR VELENO: le radici del rap romano. VOTO: 8
ATARDE: fresco ed attuale. VOTO: 6.5
GIGLIO: voce potente e carismatica. VOTO: 7
MOONARI: noncurante delle mode, e questo già ci piace. VOTO: 7
MARIA ANTONIETTA E COLOMBRE: il problema non è tanto il pezzo, gradevole, quanto il feat., non proprio affiatatissimo. VOTO: 6
UZI LVKE: teribbile, proprio alla romana. VOTO: N.C.
ALDA: testo neanche così male, ma la voce stenta a comunicare qualsivoglia messaggio. VOTO: 4.5
ANNA CASTIGLIA: testo puntuale e pungente, peccato per la musica, sentita e risentita. VOTO: 6.5
TRIPOLARE: avevamo davvero bisogno dell’ennesimo pseudorapper coi pantaloni calati e le parole strascinate? Non credo. VOTO: 4.5
VALE LP: briosa e gaia, ci piace. VOTO: 7
CAFFELLATTE E GIUZE: voci soavi, ma un po’ banalotte. VOTO: 5.5
CHIAMAMIFARO: energica è energica, ma fa ancora fatica a distinguersi. VOTO: 6
LINA SIMONS: la cazzimma c’è, ma si può fare di più. VOTO: 7
MILLE: la Rita Pavone degli anni zero. Ci piace, molto. VOTO: 8
EX-OTAGO: come pochi rileggono a modo loro gli attimi impercettibili e drastici della quotidianità, in cui tutti dolorosamente incappiamo. Ineccepibili ed unici. VOTO: 9
DITONELLAPIAGA: una Meg che non ce la sta facendo. VOTO: 5
MAZZARIELLO: coinvolgente, soave. VOTO: 7
TESEGHELLA: tanto caruccio, ma pure tanto di già sentito. VOTO: 6
SANTI FRANCESI: sempre fighissimi, ma l’allarme piattume è dietro l’angolo. Be careful. VOTO: 7.5
LEO GASSMANN: dispiace, ma la bellezza e la simpatia di questo ragazzo hanno lo stesso perimetro della sua indecisione musicale. VOTO: 6.5
OLLY: il carisma c’è, la voce e le parole pure. VOTO: 7
MOTTA: la voce, l’allure e la scrittura testuale sono da sempre inimitabili, misteriosi e fascinosi. VOTO: 9
LA MUNICIPAL: trascinanti, e le storie le sanno cantare. VOTO: 7.5
PIOTTA: la storia del rap capitolino. Solo applausi. VOTO: 8.5
TROPICO: trascinante, ma fuggiasco come una brezza estiva. VOTO: 7
MALIKA AYANE: bravissima e sofisticata, con un minimo di rischio di stucchevolezza. VOTO: 8
MORGAN: un mix di ingegno, follia, sapienza, fascino. Superlativo. VOTO: 9
NEGRAMARO: bravi e stantii. VOTO: 6.5
ROSA LINN: brillante e bravissima. VOTO: 8
COEZ E FRAH QUINTALE: molto bravi ma molto poco complementari, quasi per nulla. VOTO: 7.5
ROSE VILLAIN: intonata, stilosa, vivace ed accattivante. VOTO: 8.5
LA RAPPRESENTANTE DI LISTA: semplicemente sublimi. VOTO: 9
ACHILLE LAURO: perfetti i lustrini, le movenze, l’idea. È che manca proprio il talento. VOTO: 4.5
GEOLIER: che piaccia o no, sta riscrivendo i connotati di un certo tipo di pop. Il merito gli va dato. VOTO: 8
COLAPESCE E DIMARTINO: sempre eleganti e di classe, musicalmente parlando e non solo. VOTO: 8
TANANAI: tanto caruccio, ma tanto tedioso dopo poco. VOTO: 6.5
MAHMOOD: la sintesi perfetta della contemporaneità. Rasenta l’impeccabilità. VOTO: 8.5
ARIETE: ascoltabile dagli 11 anni in giù. VOTO: 4
PAOLO JANNACCI E STEFANO MASSINI: il problema è che si salva solo il secondo. VOTO: 5
ULTIMO: vedi Ariete.
DARGEN D’AMICO: Ha concretizzato un’idea e la porta avanti con coerenza. VOTO: N.C. per l’outfit, 7.5 per il resto.
COSMO: il più sorprendente di tutto il cast. Formidabile. VOTO: 9
PIERO PELÙ: la vecchia scuola non delude anche se, a tratti, faticosamente resiste. VOTO: 7
Francesca Amodio
Ph: Roma Today