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Nel Decreto Bollette, approvato in via definitiva dal Parlamento a fine aprile, spunta una norma sul secondary ticketing con una stretta nei confronti delle piattaforme digitali multate che rivendono illegalmente biglietti per partecipare a eventi dal vivo. Dagli spettacoli artistici a concerti e manifestazioni sportive: ecco cosa cambia

Quello che devi sapere

Cos’è il secondary ticketing
Negli ultimi anni ha preso piede, soprattutto in Italia, una sorta di mercato parallelo delle prenotazioni dove operatori specializzati acquistano grosse quantità di biglietti dai canali ufficiali e li ripropongono su proprie piattaforme a prezzi gonfiati. Per eventi particolarmente partecipati capita sempre più spesso di non riuscire a concludere la transazione perché nei portali ufficiali i posti vanno esauriti in pochi secondi e c’è chi, pur di poter partecipare, si rivolge a operatori secondari pagando cifre elevate”
Le norme anti-riciclaggio
Per arginare il fenomeno del secondary ticketing, la legge di Bilancio 2017 aveva introdotto le prime sanzioni nei confronti dei rastrellatori di biglietti online definendo la pratica “illegale”. L’anno seguente, con una norma proposta del deputato Sergio Battelli (M5S), ha debuttato il biglietto nominativo per eventi con capienza superiore a 5mila posti. Scopo della misura era di impedire agli operatori illegali di fare incetta di biglietti tramite l’associazione diretta tra codice e dati personali al momento della prenotazione
Il caso Viagogo
Scopo del giro di vite è sanare la piaga delle multe comminate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e mai saldate. Un esempio è rappresentato da Viagogo che a dicembre 2023 aveva maturato debiti per 40 milioni di euro nei confronti dell’Antitrust. Dopo un ricorso il Consiglio di Stato aveva stabilito che la società doveva saldare la sanzione nonostante la sede legale fosse in Svizzera
Pratica vietata in Ue
Dalle indagini, svolte in collaborazione con le Fiamme Gialle, era emerso che nel solo 2022 la società elvetica aveva collocato sul proprio sito titoli di accesso a prezzi superiori a 10 volte quelli ufficiali per 68 spettacoli live di artisti italiani dai Maneskin a Blanco, da Renato Zero al Cirque du Soleil
Il caso Oasis
Come detto, in occasione di grandi eventi il sistema di prenotazioni rischia di andare in tilt. Lo scorso 31 agosto una doccia fredda ha gelato gli entusiasmi di centinaia di migliaia di fan della band britannica Oasis. Dopo l’annuncio della storica reunion tra i fratelli Gallagher con una serie di concerti evento l’acquisto dei biglietti ha subìto uno stop con l’annullamento degli ingressi da parte del rivenditore Ticketmaster
Per approfondire:Oasis e non solo, cosa c’entra la blockchain con i prezzi dei biglietti

Misura anti-bot
A spingere il canale ufficiale a cancellare migliaia di pass già emessi era stato il contrasto nei confronti dei bagarini e del ricorso a bot per l’acquisto automatico dei biglietti, pratica che secondo il portale “viola i termini e le condizioni di vendita stabiliti dagli organizzatori”. Nonostante gli sforzi per impedire l’impennata dei prezzi, oltre 50mila biglietti per i concerti degli Oasis in Regno Unito e Irlanda sono spuntati su piattaforme di secondary ticketing a cifre astronomiche con punte di 10mila sterline per i posti privilegiati
Cos’è il dynamic pricing
Dopo il “caso Oasis” la Commissione Europea ha avviato un’indagine sul dynamic pricing, pratica commerciale diffusa negli Stati Uniti che in Europa trova un freno nelle autorità di controllo della concorrenza. Secondo questo fenomeno il venditore modifica il prezzo stabilito in ragione di una domanda mutevole. Un portavoce della Commissione ha ribadito che pur restano legale, la pratica viola le direttive UE se l’aumento di prezzo si concretizza dopo che l’utente ha inserito il biglietto nel carrello
Le novità del decreto
Come previsto dal Decreto Bollette, i siti già sanzionati rischiano ora l’oscuramento a tempo indeterminato. Il secondo comma dell’articolo 6 prevede infatti il blocco nel caso in cui i soggetti accusate di attività illegali di rivendit dei biglietti non abbiano pagato le sanzioni amministrative “per importi complessivamente non inferiori a un milione di euro”
Quando avviene l’oscuramento
L’oscuramento scatta come misura estrema ed è ammessa quando la sanzione già operativa “non sia più contestabile in giudizio per decorso dei termini” oppure “per intervento giudicato dell’eventuale impugnazione”
Rischio aggiramenti
La stretta introdotta dal decreto rischia però di essere insufficiente. “Le piattaforme illegali di secondary ticketing continuano regolarmente a rivendere in Italia, a volte sfruttando dei siti intermediari tra piattaforma e cliente finale: chi vuole acquistare su questi siti aggira eventuali oscuramenti attraverso delle Vpn”, spiega a Repubblica l’esperto Antonino Polimeni.

FONTE: Vendita biglietti concerti, oscuramento dei siti che non pagano le multe | Sky TG24

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