♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Giuseppe D’Alonzo.
È una breve storia che parte da Padova passa per Ancona, Milano, Roma per poi approdare a Pescara. Sono le città in cui ho vissuto, ognuna mi ha lasciato un pezzo di sé. Inoltre adoro viaggiare, probabilmente sarei dovuto nascere in una famiglia di circensi, in un’altra vita magari..
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Fantasmi di carta”.
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
Prima di partire con un progetto la prima cosa è porsi degli obiettivi misurabili, ecco io non lo faccio mai se non in ambito strettamente lavorativo, ma non amo ricondurre la musica ad un mero lavoro. Per me la musica è trasporto emotivo, tutto qui, ed è anche questo il significato di Fantasmi di Carta, una canzone scritta “di pancia” in pochi minuti.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Non credo che dovrebbe, la può ascoltare gratis su Youtube 😊 , ma se vogliono contribuire alla mia crescita musicale non mi può che fare un gran piacere.
- Sei mai stato definito la copia di qualcuno?
Sinceramente no.
- Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Tantissimo finché non le produco, poi sono di chi le ascolta, ognuno può sentirci qualcosa di suo dentro, a me capita così con i brani di altri autori. Alcune canzoni sono così importanti per noi perché rievocano bei momenti, o momenti tristi, molti innamorati hanno la loro canzone…insomma per me valgono più le canzoni degli altri che le mie. - Quanto tempo dedichi alle tue composizioni musicali?
Non saprei dire, la parte creativa dura poco, è simile ad un orgasmo se vogliamo, il resto è un piacevole lavoro, spesso notturno.
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
Una nuvoletta a forma di chitarra…scherzo naturalmente, ma non troppo… - Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Sì, Strane forme di Complicità. - Quanto è versatile la tua voce?
Non saprei proprio dire, in genere i cantautori odiano la propria voce, io non faccio eccezione, canto come mi sento, non ci penso più di tanto sinceramente - Qual’è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
La premiazione ricevuta da Maurizio Solieri che ha speso diversi minuti per elogiare la mia musica. Adoro il lavoro fatto da Maurizio sui brani di Vasco Rossi e non solo, per me che sono di estrazione chitarrista è stato un grande onore ed una forte emozione. - Se potessi tornare indietro?
Non si torna indietro neanche per prendere la rincorsa….
- Qual è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Dovrei chiederlo a un po’ di Service, non saprei davvero, ho suonato su bei palchi con i Crabby’s, eravamo in 6. - Ti senti più Dr. Jekyll o Mr. Hyde?
Io credo nel multipotenziale di alcune persone, per cui mi sento a mio agio indossando entrambi i panni. È una teoria relativamente giovane, risalente alla fine degli anni settanta se non vado errato, ma nella società contemporanea trova di sicuro maggiore applicazione e riscontro. - Artisticamente parlando … cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
Direi che ne parlo concretamente, anche se con un certo stile, in Fantasmi di Carta.
- Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Potendo sognare, Fiorella Mannoia, James Taylor, Neil Young.
- Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
Quello che conquisterò domani. - Quale canzone avresti voluto scrivere al posto dell’artista originale?
Tantissime, ma di sicuro Place to Be di Nick Drake.
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Per il momento qualcosa di carino in primavera, ma non svelo nulla …. - Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
Non solo ai lettori ma anche alla redazione e a tutti coloro che lavorano in MEI, è una realtà importante per la musica italiana che tanto ha sofferto negli ultimi anni, per questo vi saluto di cuore e auguro a tutti un meraviglioso anno pieno di musica cantautorale…
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Fantasmi di carta di Giuseppe D’Alonzo è presente in AIA Artists for Spotify Vol.2 https://open.spotify.