Oggi ospite della #NewMusicThursday è Bonny Jack, artista romano che ha fatto del blues e del folk il suo stile personale. Gli facciamo alcune domande in occasione della release del doppio singolo “Unckle Jack / Tell Me”.
Ciao e benvenuto nella #NewMusicThursday, la rubrica del MEI che ogni settimana dedica spazio a una delle release più interessanti del periodo. Il 24 febbraio ha visto la luce “Uncle Jack/Tell Me”, un doppio singolo. Come ti senti dopo questa nuova “fatica”?
Ciao, e grazie mille per avermi qui! Beh è sempre bello quando si ha qualcosa in uscita, si ha la sensazione di andare avanti, di fare un altro passo nel proprio percorso artistico e lavorativo e questo fa sentire bene!!!
Lasciamo un attimo da parte i brani e dedichiamoci a te: Bonny Jack e Matteo. Quali sono le differenze tra la tua persona e il tuo personaggio? Se ne esistono
In realtà non c’è una separazione netta fra quello che sono e quello che faccio anzi il mio modo di essere, il mio carattere, il posto in cui vivo, influenzano totalmente la mia musica e viceversa! Sono sempre io in tutto! Magari Bonny Jack è semplicemente la parte più estroversa!
Quando Bonny Jack è entrato in scena nella tua vita e in che modo?
Probabilmente è sempre stato dentro di me da qualche parte, in attesa di poter saltare fuori, ma aveva bisogno di determinate condizioni “ambientali” che si sono verificate negli ultimi anni… La pandemia con i lockdown hanno ovviamente contribuito dando molto tempo libero e poco da poter fare!!!
Cosa ti ha affascinato del folk e del blues, sin da abbracciarne lo stile?
Ho sempre ascoltato musica blues, sin da ragazzetto. Mettevo su dei vecchi vinili e suonavano davvero magici, sentivo una forza primordiale in ogni nota e in ogni parola ed è stato subito amore. La musica folk invece è arrivata più tardi, mi affascina molto ascoltare le espressioni musicali di diverse culture e trovo spesso elementi in comune con quello che è il blues!
Torniamo ad oggi: quale scintilla creativa ha innescato il processo di sviluppo di Unkle Jack e Tell Me?
L’ultimo anno è stato veramente intenso e mi ha regalato molte emozioni e molti spunti creativi! Uncle Jack e Tell me sono i primi due brani nati dopo la pubblicazione dello scorso disco (Night Lore Blues), durante le varie fasi del tour e penso che risentano molto del fatto di essere stati scritti in viaggio!!
Sappiamo che pubblichi per Dead Music Records. Quanto è importante avere una buona label secondo te?
Si questo vinile uscirà per Dead Music, roccaforte del movimento one man band italiano e organizzatore del festival “Invasione Monobanda”. È molto importante circondarsi di persone che credono nel progetto e contribuiscono alla causa. Non è facile promuoversi indipendentemente e da one man band si è in solitaria anche in quello per cui ogni figura, Label in primis, acquista ancora più importanza.
Immaginiamo che il tuo percorso artistico procederà con altre pubblicazioni e concerti. Ci puoi anticipare qualche cosa?
Sisi, assolutamente! Ho già pronto altro materiale… Un disco è praticamente pronto e ne ho un altro in cantiere più qualche singolo sparso!! Per ora però mi concentro sulla promozione di questi due singoli e sul tour di primavera ed estate, ho voglia di rimettermi one the road!!!