Pre-party il 9 maggio alla Montagnola con l’omaggio ai grandi big bolognesi con Made in Bo A Bologna grande festa per i 30 anni del MEI con Eufonica e Guitar Show e tanti altri partner: Anteprima dei 30 anni del MEI a Bologna Fiere il 10 e 11 maggio insieme a Eufonica e Guitar Show, il primo grande salone dei mestieri e delle professioni della musica: Ecco un primo programma della due giorni organizzata dal MEI all’interno della grande fiera della musica: Statuto, Delta V e Frida Bollani Magoni, i primi nomi. In arrivo altri nomi.
After-party l’11 maggio al Bravo Caffe’ con i Santa Balera.
Ecco un primo programma del Made in Bo e un’anticipazione del volume La Cantina del Nuovo Liscio
Mentre si lavora per una due giorni di grande Fiera della Musica a Bologna Fiere con insieme per la prima volta Eufonica, Meeting delle Etichette Indipendenti, Guitar Show, Indire e tante altre realtà il prossimo 10 e 11 maggio, il MEI di Faenza che celebra i suoi 30 anni sta lavorando a un pre-party del Salone della Musica di Bologna per venerdì 9 maggio alla Montagnola di Bologna veramente di grande impatto.
“Serve mantenere con forza l’identità musicale indipendente bolognese ed emiliano – romagnola” dichiarano gli organizzatori del MEI “sottolineando quelle diversità positive che la differenziano dalle produzioni mainstream legate alle multinazionali di stanza a Milano e dal modello produttivo pop tradizionale spesso presente nella Capitale con i programmi della Rai spesso basati sui nomi piu’ tradizionali. Bologna e la Regione Emilia – Romagna hanno una loro storia e traiettoria autonoma e indipendente che va mantenuta e valorizzata all’interno di ogni segmento della filiera , per questo vogliamo aprire con un Omaggio intitolato Made in Bo in Montagnola affinché’ gli artisti indipendenti ed emergenti della Bologna attuale omaggino i grandi Big della Musica Made in Bo. Hanno già aderito tra gli altri Roberta Giallo, Capitan Fede Poggipollini, Franz Campi, Clelia Liguori, Matteo Venturi, Samuela, Helle, Serena Zaniboni, Tizio Bononcini, Manuel Auteri, Nicola Albertini, SoloTanza, Giorgia Gungui e Natinitalee, Manicas, Emanuele Fanti, Roberto Costa, Bengi, Marcello Romeo, per omaggiare grandi artisti, tra i nomi emersi fino ad ora, come Lucio Dalla, Luca Carboni, Claudio Lolli, Gianni Morandi, Samuele Bersani, Skiantos, Vasco Rossi, Andrea Mingardi, Neffa, Raffaella Carrà, Cristina D’Avena, Francesco Guccini, Cesare Cremonini, Gaetano Curreri e tanti altri. Una serata, ancora in via di definizione, Made in Bo che si preannuncia imperdibile. Per adesioni, proposte e suggerimenti: mei@materialimusicali.it Il MEI compie 30 Anni: il Meeting delle Etichette Indipendenti, la più importante e storica kermesse della musica indipendente italiana, compie 30 anni e festeggia il suo compleanno con un’anteprima a Bologna Fiere il 10 e 11 maggio insieme a Eufonica e Guitar Show mentre la trentesima edizione tornerà a Faenza dal 3 al 5 ottobre.
Il MEI è una manifestazione oramai totalmente affermata nello scenario della musica del nostro paese come grande piattaforma di scouting e di nuovi talenti: sono ben tre gli artisti che hanno esordito al MEI di Faenza e che hanno poi vinto il Festival di Sanremo: Ermal Meta, Diodato e Maneskin, un caso unico per un festival “off” di emergenti e indipendenti in Italia. Ma sono tantissimi gli artisti premiati ancora sconosciuti al grande pubblico e poi arrivati al grande successo partendo dalla piattaforma del MEI: Colapesce & Dimartino, Brunori Sas, Ghali e tantissimi altri.
Quest’anno è stato poi l’anno di Lucio Corsi che , arrrivato da sconosciuto al Sanremo 2025, è stato premiato al Festival di Sanremo 2025 come Miglior Artista Indipendente dopo che il MEI aveva già premiato il suo talento fin dal suo primo disco premiando come Miglior Artista Emergente nel 2017 e come Miglior Artista Indipendenti nel 2023
A Bologna Fiere il MEI festeggerà i suoi 30 anni con alcuni incontri e live. Ecco un primo programma che prevede: sabato 10 maggio alle 15 la presentazione del volume Storia della Musica Indipendente di Massimo Paladino per la collana Hoepli curata da Ezio Guaitamacchi e con l’intervento dei Delta V che saranno al Mei dei 30 anni a Bologna in occasione della loro reunion, mentre alle 16 si terrà un forum sul tema Quale futuro per le piccole realtà musicali? Con gli interventi dei rappresentanti delle associazioni della filiera della musica indipendente ed emergente del Coordinamento Stage & Indies con un intervento di apertura del Professor Antonio Taormina sui numeri del settore per un incontro coordinato da Giordano Sangiorgi, patron del MEI.
Alle 21 è previsto il concerto degli Statuto nel loro nuovo Football Tour che celebra i 40 anni della loro grande storia ska e al quale si aggiungeranno altri ospiti. Domenica 11 maggio alle 15 sarà presentato il volume La Cantina del Nuovo Liscio a cura di Tempesta Editore che raccoglie le interviste di dodici rappresentanti del nuovo liscio di questi ultimi dieci anni che hanno “rivoluzionato” il mondo del folklore romagnolo passando dalla prima Notte del Liscio fino a Sanremo 2024. La prefazione del libro è a cura di Cisco, già leader dei Modena City Ramblers.
Il libro è tratto dal podcast realizzato da Domenico Giovannini e Samuele Ravaioli con le interviste di Matilde Montanari ai nuovi protagonisti del mondo del liscio. Alle 16 si terrà invece in collaborazione con il Premio Tenco il forum su Quale futuro per la nuova canzone d’autore e la nuova musica della Genz? Con gli interventi previsti di Paolo Talanca, Stefano Senardi, Riccardo De Stefano, Giulio Pantalei e altri ospiti. Seguirà poi l’esibizione di tre giovani cantautori del Tenco Ascolta mentre il Mei Superstage propone le nuove cantautrici Marta Lanoce, Stella Merano e Silvia Lovicario. Ospite del Mei dei 30 anni la straordinaria pianista Frida Bollani Magoni con lo spettacolo Semplicemente Frida, nuovo talento emergente della nuova musica italiana.
Il programma sarà integrato con altri ospiti e altri interventi, tra le altre iniziative da segnalare senz’altro il sabato un convegno sul tema del rapporto tra cantautori e scuola a cura di Officine Roversi con Premio Tenco e MEI e la proclamazione del Best Art Vinyl a cura di Semm di Bologna, mentre si segnala che la sera dell’11 maggio al Bravo Caffè si terrà l’after show party della fiera con balli e ritmi, cibi e vini della nostra terra di Romagna con le musiche dei Santa Balera, l’orchestra della Generazione Z del Liscio., reduce dal successo del Festival di Sanremo 2024.
Infine, come si diceva all’inizio non mancherà un pre-party che si sta allestendo in questi giorni: il 9 maggio alla Montagnola si terrà un Omaggio Made in Bo, artisti indipendenti bolognesi omaggiano i grandi artisti musicali che hanno fatto la storia di Bologna. Ogni artista presenta un brano di un big e di un nome storico della Bologna Musicale. Sono già state superate la dozzina di adesioni con altrettanti giovani artisti e big che sono stati abbinati. Chi volesse partecipare per una serata imperdibile a cura del MEI che vuole omaggiare l’assoluta originalità e indipendenza della musica bolognese e della nostra regione, al di fuori dei tradizionali e attuali circuiti mainstream italiani e con una sua propria peculiarità che va tutelata e valorizzata, può iscriversi scrivendo a segreteria@materialimusicali.it indicando il su nome da artista, contatti, bio e chi vorrebbe omaggiare. Sono graditi anche come ospiti i big bolognesi che vogliono essere presenti per un saluto.
Afer Party l’ 11 maggio sera infine al Bravo Caffè di Bologna con l’Orchestra della Generazione Z del Liscio i Santa Balera che per l’occasione promuoveranno anche l’USCITA IL 10 MAGGIO IN OCCASIONE DEI 30 ANNI DEL MEI A BOLOGNA FIERE CON EUFONICA IL LIBRO “LA CANTINA DEL NUOVO LISCIO” SUGLI ULTIMI DIECI ANNI CHE HANNO “SCONVOLTO” IL LISCIO, DALLA PRIMA NOTTE DEL LISCIO DI DIECI ANNI FA FINO AL FESTIVAL DI SANREMO DI AMADEUS, CHE HA FATTO RISCOPRIRE IL LISCIO ALLE NUOVE GENERAZIONI. Introduzione al libro di Cisco, già leader dei Modena City Ramblers con prefazione del giornalista Mario Russomanno.
E’ in preparazione per i tipi de La Tempesta Editore, che ha già pubblicato importanti libri sui grandi autori della musica come Pino Daniele, Lucio Battisti, Nicola Arigliano, i Beatles e il movimento del Napule’s Power, tra gli altri, il volume “La Cantina del Nuovo Liscio” che trasporta su un bel volume il podcast in dodici interviste sui protagonisti del nuovo liscio dal titolo omonimo realizzato da Materiali Musicali coi registi Domenico Giovannini e Samuele Ravaioli e l’intervistatrice Matilde Montanari, cantante, speaker radiofonica, conduttrice e voce dei Santa Balera. Tutte le puntate sono state realizzate alla Casa della Musica di Faenza grazie al supporto della Regione Emilia – Romagna e del circuito Vai Liscio ù, il gruppo di lavoro creato dalla Regione Emilia – Romagna per preparare il dossier da presentare per la candidatura del Liscio Patrimonio Immateriale dell’Unesco.
Tra gli intervistati troviamo Giordano Sangiorgi, patron del MEI; che in questi dieci anni ha profondamente rinnovato il Liscio avvicinandolo alle nuove generazioni grazie a una moltitudine di iniziative di grande successo come La Notte del Liscio in Riviera, Cara Forlì, Birichina a Gatteo, Concertone di Liscio del Primo Maggio a Savignano, il Premio Arte Tamburini del Folklore di Romagna a Faenza, il rinato Omaggio a Tugnaz del Folklreo di Romagna a Le Cupole, il Premio Leo Ceroni a Castel Bolognese , il contest Il Liscio nella Rete che ha scoperto tantissimi giovani del Liscio e il Circuito Sante Balere che ha toccato in due anni venti balere e ha fatto esibire oltre 100 giovani musicisti della regione insieme ai big del liscio. UN ricco patrimonio unitario che ha saputo tenere unito tradizione e innovazione, le grandi famiglie insieme agli altri grandi nomi del folklore abbinandoli a tantissimi giovani musicisti e ballerini che hanno ritrovato una forte identità rinnovata attraverso il liscio soprattutto nel post-alluvione. Fino ad arrivare a portare al grande successo dei 14 milioni di spettatori in tv la neonata orchestra della Generazione Z del Liscio Santa Balera che, con Mirko Casadei, hanno omaggiato a Sanremo i 70 anni di Romagna Mia con Amadeus che ha premiato con la Targa Siae il più giovane musicista di quel Festival di Sanremo: il dodicenne Andrea Medri, bassista dei Santa Balera e figlio di Luca Medri, direttore musicale dell’orchestra.
Tra gli intervistati troviamo tutte voci e volti nuovi che danno finalmente l’immagine della quarta generazione del liscio come Riccardo Monti, sax e clarino, Carlotta Marchesini e Nicolò Quercia, rispettivamente pianista e fisarmonicista appassionati di Filuzzi, i cantautori Cristian Albani e Emanuele Tedaldi, legati sia alla musica d’autore che al liscio romagnolo, l’esperienza da padre e figlio di Fabrizio e Kevin Cimatti, rispettivamente clarinettista e batterista, il sassofonista Samuele Sangiorgi, il polistrumentista e compositore Stefano Bandoli, i musicisti legati alla musica storica delle aie Quinzan e Alvio Focaccia e Luca Medri, direttore della scuola di musica Cosascuola Music Academy di Forlì, vero fulcro della quarta generazione del liscio in regione. Il volume chiude con un articolo della giornalista Federica Manzitti e si apre con una introduzione di Cisco, il cantautore folk rock, già leader dei Modena City Ramblers.
La prefazione è invece affidata al giornalista Mario Russomanno, storico del folklore romagnolo, che è cosi intervenuto:
“Questa coinvolgente pubblicazione, “La cantina del nuovo liscio”, aiuta a ricordare agli appassionati, al sistema mediatico, alle istituzioni politiche e culturali, una verità incontrovertibile: il Liscio non è morto e, anzi, come si sarebbe detto negli immaginifici anni settanta del Novecento, è vivo e lotta insieme a noi.
Non stupisce che a sventolare orgogliosamente la bandiera siano professionisti come il faentino Giordano Sangiorgi, patron del M.E.I, o il meldolese Luca Medri, fondatore di Cosascuola. Esperti frequentatori di generi musicali diversi ma romagnoli fino al midollo e, dunque, consapevoli di ciò che la musica folcloristica ha rappresentato, e potrà rappresentare in futuro, per l’evoluzione sociale e culturale della loro terra.
La Romagna sarebbe assai diversa da ciò che di splendido è se il Liscio non fosse esistito. Non c’ è notizia, in Italia, di un’espressione musicale altrettanto in grado di definire un territorio o una regione. E non esiste territorio che debba altrettanto alla propria musica tradizionale. La musica folk romagnola è cultura popolare, nella più nobile accezione.
Lo sanno i musicisti, gli interpreti, gli studiosi, i sociologi. Lo hanno sempre saputo, soprattutto, le molte generazioni di persone che hanno amato visceralmente questa musica e le cui esistenze sono state scandite dalla evoluzione del Liscio. Il sudore dei ballerini, le note del clarinetto in do, la gioia degli amori nati e delle famiglie formatesi ai piedi di un palco. La Romagna è, in buona parte, questo.
Fin da quando Carlo Brighi (1853-1915), il leggendario Zaclen, violinista e compositore con esperienze concertistiche, rivisitò le atmosfere, allora in voga, di valzer, polca e mazurca, di provenienza mitteleuropea. Intendeva regalare al popolo romagnolo, la gente semplice che Zaclen amava, una musica passionale, in grado di rallegrare, attraverso il ballo, una quotidianità ristretta e difficile. Così musica romagnola e gioia divennero sinonimi.
Da quando Secondo Casadei (1906-1971), attraverso geniali innovazioni stilistiche e strumentali, trasformò il folk romagnolo di Brighi, privo di parole e testi, in una musica dolce, amorevole, accompagnata da strofe indimenticabili. Ne è fulgido esempio “Romagna mia”, che, dal 1954, costituisce la romantica cartolina inviata in tutto il mondo da una terra accogliente, generosa, evoluta.
O da quando Raoul Casadei (1937-2021), nipote di Secondo, intuì la potenzialità di quei ritmi di diventare colonna sonora dell’Italia intera e inno al benessere, all’ottimismo, che il nostro Paese, grazie a transizioni economiche e sociali irripetibili, visse per decenni dagli anni sessanta in poi. La cultura, la gastronomia, l’accoglienza della Romagna, trovarono nel Liscio straordinario veicolo di diffusione.
E’ particolarmente meritorio che, nel 2025, ci si rivolga al pubblico con pubblicazioni come questa. Le testimonianze fornite da tanti protagonisti e cultori del Liscio ce ne restituiscono l’attualità. Non è secondario il fatto che a raccoglierle, attraverso efficaci interviste, sia una ventenne, la forlivese Matilde Montanari, cantante e tutt’altro che banale comunicatrice. Il Liscio ha avuto magnifiche interpreti femminili e ha contribuito a diffondere, basti pensare ai testi di Secondo e Raoul Casadei, un’idea di donna libera, autonoma, determinata. Se tante ragazze, dal secondo dopoguerra in poi, presero l’abitudine di uscire di casa e cercare una nuova dimensione personale e professionale, lo si deve anche alla loro inestinguibile passione per il ballo e per il Liscio. “ Ecco cosa ha scritto su La Cantina del Nuovo Liscio Mario Russomanno, scrittore, giornalista, conduttore televisivo, autore di libri sulla musica romagnola e i suoi protagonisti.
Il volume, curato da Giordano Sangiorgi, sarà presentato con tutti i suoi protagonisti domenica 11 maggio alle ore 15 a Bologna Fiere in occasione del Salone dei Mestieri della Musica Eufonica, MEI 30 Anni e Guitar Show insieme a Indire.
Il MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, la più importante rassegna della musica indipendente italiana, compie 30 anni e lo festeggerà con un’edizione speciale dal 3 al 5 ottobre 2025 e con un’anteprima a Bologna Fiere il 10 e 11 maggio in collaborazione con Eufonica e Guitar Show. L’appuntamento imperdibile a ottobre si terrà nel centro storico di Faenza, una città che da sempre ospita l’evento e che si prepara a vivere tre giorni all’insegna della musica, dell’innovazione e delle nuove generazioni di artisti. Dopo il successo di presenze dello scorso anno con oltre 35 mila presenze e dopo la richiesta di partecipazione da ben oltre 1400 tra artisti e band per partecipare, ecco partire già il bando , tre mesi prima rispetto all’anno scorso, circa trenta giorni fa, per aderire che ha già visto l’adesione di gia’ oltre tra 200 artisti e band provenienti da tutta Italia. Inoltre potranno prenotare uno spazio e/o uno spazio espositivo anche etichette e festival e collezionisti di vinili, cd e dvd, espositori di libri e fumetti, produttori di strumenti musicali e amplificatori e tanti altri soggetti utilizzando la email mei@materialimusicali.it presentando le loro proposte sia per Bologna che per Faenza.
Le iscrizioni per il Mei Superstage sono aperte fino al 29 agosto 2025 e non oltre. Il concorso è gratuito e aperto a tutti gli artisti e band. Il Mei Superstage è il contest ufficiale del MEI, ed è rivolto a tutti gli artisti e band emergenti provenienti da tutta Italia che vorranno mettersi in gioco per suonare al Mei 2025.
Contatti:
349.4461825
www.meiweb.it
