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L’album di debutto di stillpani, “Panic Room”, rappresenta un’esplorazione profonda e riflessiva delle emozioni umane attraverso una serie di brani che si intrecciano tra l’individuale e l’universale. Il disco prende il nome da un concetto architettonico utilizzato come metafora per descrivere spazi emotivi di rifugio e introspezione, fungendo da cornice tematica per l’intero progetto discografico

In “Cosa sono”, stillpani sfoga la sua frustrazione verso le aspettative esterne e l’incomprensione che spesso accompagna la vita di un artista. Il testo è sincero e crudo, ma a tratti il brano rischia di scivolare in una narrazione troppo diretta che può sembrare indirizzata più a sé stesso che al suo pubblico.

La traccia che dà il titolo all’album, “Panic Room”, si apre con una produzione ricca che mira a catturare immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore. La malinconia è palpabile, e la metafora della panic room come rifugio emotivo è intrigante, ma il brano lotta per trascendere i cliché del genere pop, risultando piacevole all’ascolto ma non particolarmente memorabile.

“A Galla” si distingue come uno dei momenti più luminosi dell’album, offrendo una pausa rinfrescante con le sue vibrazioni estive e il racconto di un’estate di rinascita e libertà. Il brano è un effervescente ricordo di tempi felici, e la produzione solare supporta efficacemente il tema.

“Contromano” si immerge nelle complessità delle relazioni amorose con un approccio più universale. Il brano riesce a bilanciare bene testi riflessivi e un ritmo contagioso, mostrando la capacità di stillpani di creare un pop orecchiabile ma pensato.

Il brano “Catene” è forse il più ambizioso dell’album, affrontando la lotta contro le restrizioni personali e sociali con un tono più duro e una produzione influenzata dal punk-rock. Qui, l’album tocca il suo apice tematico, ma il risultato è una canzone che, sebbene potente, può sembrare eccessivamente carica e un po’ disordinata nella sua espressione.

“Ego” offre un’immersione nel disagio esistenziale della giovinezza, con un’atmosfera più oscura e riflessiva. Questo brano è ben scritto, ma potrebbe rischiare di alienare alcuni ascoltatori con il suo tono sommesso e la mancanza di un chiaro climax musicale.

La decisione di includere una cover dei Tiromancino “La Descrizione Di Un Attimo” è un’interessante scelta artistica che aggiunge una dimensione intergenerazionale all’album. Tuttavia, mentre l’integrazione di una strofa rap aggiunge un tocco personale, il brano non si allontana abbastanza dall’originale per rivendicare un posto unico nel cuore dell’ascoltatore.

Concludendo con “Quante volte”, stillpani riflette su perdite personali e scelte difficili. È un finale emotivo per l’album che rispecchia i temi di crescita e chiusura, anche se la struttura del brano potrebbe beneficiare di una maggiore variazione dinamica per evitare una sensazione di monotonia.