C’è qualcosa di sacro nei silenzi che precedono una voce. E in “VAGO”, primo singolo ufficiale di JVLIA – fuori per NeoWave dallo scorso 23 maggio – quella voce arriva come una breccia delicata e necessaria in un presente sovrasaturo di rumore. Ora, a dare corpo e volto a questo esordio, è il videoclip ufficiale, disponibile da oggi su YouTube al link https://www.youtube.com/watch?v=be9N8MiBX-0, che ne amplifica la potenza emotiva e narrativa.
Un debutto che non chiede il permesso, entra piano ma lascia il segno. Romana d’adozione e calabrese d’origine, JVLIA scrive e compone il brano da sé, intrecciando parole e suoni in un equilibrio raro tra lirismo e verità. “VAGO” è il manifesto di una generazione in cammino, disillusa ma mai del tutto arresa, sospesa tra aspettative esterne e desiderio di autenticità.
Nel videoclip, diretto da Matteo Memè e prodotto da NeoWave insieme a Neowise, si snoda un percorso visivo fatto di trasformazioni interiori e scelte coraggiose. Tre cambi d’abito segnano il passaggio dall’introspezione, all’adattamento, fino all’affermazione personale. Il racconto esplora la vulnerabilità come risorsa, il confronto con sé stessi come chiave per rinascere.
“Fermarmi è stato il mio salto nel vuoto” canta JVLIA, e il video lo traduce in immagini simboliche, essenziali, mai sovraccariche. Nel finale, l’artista si libera di tutto ciò che l’ha sommersa – giudizi, ruoli, paure – e sceglie di esistere in piena coscienza, diventando protagonista del proprio cammino.
Alla produzione musicale c’è Bernardo Cardone, mentre la direzione della fotografia è firmata da Alessio Galasso. Il risultato è un’opera prima matura, coerente, capace di farsi spazio nel cuore e nella testa. Con VAGO, JVLIA inaugura non solo una carriera, ma un percorso di verità che parla al presente con voce ferma e necessaria.
JVLIA (@jvlia.ig) • Foto e video di Instagram
JVLIA, all’anagrafe Giulia de Gregorio, è un’artista calabrese classe 1994, nata a Paola (CS). Fin da bambina coltiva una passione viscerale per la musica, nutrendosi di ascolti che spaziano dal punk-rock al pop, dal soul all’elettronica. A soli 16 anni muove i primi passi con una band, scrivendo e cantando in inglese: un’esperienza fondativa che plasma il suo primo approccio al suono e alla scrittura.
Col tempo, il rigore spigoloso del punk cede il passo a una ricerca più ampia e consapevole. “Ho attraversato la fine di tante cose, e nel momento in cui pensavo di aver perso tutto, ho cominciato a ritrovare me stessa. Questo è un nuovo inizio”, racconta. Ed è proprio da quel vuoto che nasce la voce autentica di JVLIA, una voce che oggi si affida all’italiano per raccontarsi senza filtri, con intimità e coraggio.
Scrive e canta sia in inglese che in italiano, esplorando le molteplici sfumature della propria identità artistica. Nei suoi live, si presenta con essenzialità: sola, chitarra alla mano, lasciando che voce e silenzio dialoghino in maniera sincera con chi ascolta.
I suoi testi sono attraversati da temi universali: smarrimento, cambiamento, desiderio di rinascita. Una malinconia luminosa, mai sterile, che si mescola a una speranza costante. JVLIA non si lascia rinchiudere in un genere, ma si affida alle emozioni come unico faro creativo. Il suo suono è vivo, mutevole, in bilico tra l’acustico e l’elettronico, tra il pop e la parola nuda. Questo progetto rappresenta per lei non solo un debutto, ma una vera e propria rinascita artistica: un cammino in divenire, tracciato passo dopo passo.