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Un viaggio intenso, poetico e inedito nella vita e nell’opera di Fabrizio De André. È quanto propone lo Speciale del Tg1, in onda domani alle 23:40 su Rai1, curato da Leonardo Metalli, caporedattore e inviato della Rai, noto per i suoi documentari su Lucio Dalla, Luciano Pavarotti e numerose interviste alle icone della cultura e dello spettacolo.

Metalli riesce nell’impresa non banale di raccontare Faber, come lo soprannominò Paolo Villaggio, con uno sguardo nuovo, scavando nella profondità dell’uomo e dell’artista. Attraverso interviste a chi lo ha conosciuto da vicino, lo speciale esplora i molteplici volti del cantautore genovese: dalla poesia suprema delle sue canzoni, come Bocca di Rosa, Amore che vai, Don Raffaé, e La guerra di Piero, all’ironia tagliente e goliardica che lo ha sempre caratterizzato.

Una Sardegna che diventa casa

Il documentario si sofferma sull’intenso rapporto di De André con la Sardegna, terra che lui e Dori Ghezzi hanno scelto come rifugio e casa. Attraverso le testimonianze del figlio Cristiano, di imprenditori come Tino Demuro, e di persone comuni – contadini, pescatori, operai e carabinieri – emerge un ritratto intimo e autentico di Fabrizio.

Il figlio Cristiano offre un toccante racconto del complesso rapporto con il padre, un genio ingombrante ma sempre profondamente umano. Antonio Ricci, autore televisivo e amico di lunga data, parla per la prima volta dell’impatto formativo che De André ha avuto sulla sua vita, influenzandone lo stile satirico e la visione critica verso le ipocrisie della società.

Un mosaico di storie e valori

Dallo stile di vita rurale nella tenuta dell’Agnata alle grandi feste popolari come quella di Santu Bacchisi, Metalli restituisce un’immagine viva di De André, intrecciando episodi della vita quotidiana con i temi universali che hanno permeato la sua musica: amore, ingiustizia, libertà, e impegno sociale.

La voce del fotografo Guido Harari arricchisce il documentario, raccontando il delicato accesso alla dimensione personale e riservata del cantautore. Spazio anche alla lucidità con cui De André affrontava il tema della morte, affrontata con disarmante serenità e senza retorica.

Un’opera che parla al cuore di tutti

“Fabrizio puntava sempre a stimolare una riflessione critica, schierandosi dalla parte dei più deboli,” spiega Leonardo Metalli. “Con ironia e sarcasmo, denunciava le ingiustizie e le ipocrisie, senza mai perdere di vista il valore della libertà individuale.”

Lo speciale è un viaggio nella memoria, ma anche una riflessione attuale sui valori che Faber ha portato avanti nella sua vita e nella sua musica. Un appuntamento imperdibile per tutti coloro che amano De André e il suo straordinario universo artistico.

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