Classe ’90 Elisa Scuto, anima artistica che pone le radici nello studio della regia e sceneggiatura – sua anche la webseries “95100” uscita nel 2012. Oggi in scena con il singolo “Rainbow” di cui ovviamente cura la produzione del video e ne è protagonista assieme a Andrea Gagliano… un brano malinconico che sottobraccio mi lascia anche un piccolo senso di rabbia e di rivalsa, uno scontrarsi contro delusioni figlie di aspettative tradite. L’amore che torna vincente nelle ispirazioni di queste nuove penne italiane. E poi la produzione di Matteo D’Alessandro presso i famosi The Cave Studio di Catania. Due chiacchiere da vicino:
Partiamo dalla “contraddizione”: l’immagine di un arcobaleno che invece è titolo di un amore che finisce. Scusa la sintesi… ma come la leggiamo?
Nel mio brano ‘Rainbow’ racconto di un amore che giunge al capolinea, è vero… Ma dietro questa narrazione si cela il concetto di rinascita e di ritrovato amor proprio. Se da un lato sembra che un amore finisca, dall’altro nasce un altro tipo di amore, forse il più importante: quello verso sé stessi. L’arcobaleno diventa simbolo di tutti i nostri colori, spesso non visibili agli altri ma presenti dentro di noi.
Questa scena pop internazionale… come ci arrivi nell’ispirazione degli arrangiamenti e della produzione?
Gli arrangiamenti e la produzione del mio brano sono stati guidati principalmente dalle mie emozioni e dalla mia creatività! La musica è il mezzo che uso per lasciarmi andare… senza freni! Il tocco internazionale è stato altrettanto spontaneo. Fin da piccola, ho sempre avuto una forte empatia verso il sound internazionale. Inoltre, ritengo l’inglese una lingua armoniosa e anche più accessibile!
Quanto il cinema ha condizionato e contaminato la scrittura proprio del brano?
Tantissimo, forse troppo? Sono profondamente influenzata dal mio amore per la cinematografia nella scrittura dei miei brani. Vivo i testi delle mie canzoni come fossero delle sceneggiature e li concepisco anche in funzione dei video che desidero realizzare e associare. ‘Rainbow’ è un perfetto esempio di questa connessione: è una canzone senza una struttura tradizionale, infatti non c’è un ritornello! Si tratta di un crescendo narrativo. È un vero e proprio racconto che diventa la colonna sonora del suo video.
Invece i tuoi studi in tal senso hanno scritto e prodotto il video che vediamo… ci sono dettagli che dobbiamo sottolineare, tecniche particolari o altro?
I miei studi mi hanno sicuramente preparata alla teoria delle tecniche e delle regole che ci sono dietro un’inquadratura. Tuttavia, la realtà è sempre diversa e la pratica è la vera preparazione. Sul set inevitabilmente ci si ritrova a dover trovare alternative e soluzioni impensabili! Ma è ciò che rende tutto speciale ed entusiasmante.
Un disco pronto a seguire?
A breve uscirà il mio secondo brano e non è da escludere un album, anche se non mi piace seguire le regole o gli standard… quindi restate sintonizzati per le prossime novità! Qualche spoiler è sempre pronto ad essere pubblicato sui miei canali social!