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Link al podcast: ONE MORE TIME

Anna Tatangelo è l’ospite della nuova puntata di One More Time (OnePodcast), il podcast di Luca Casadei, disponibile da oggi, venerdì 18 aprile, su OnePodcast e su tutte le principali piattaforme di streaming audio.

La cantante ripercorre ai microfoni di Luca Casadei la sua infanzia e il suo percorso musicale, raccontando delle sue esperienze al Festival di Sanremo e del complicato rapporto con il padre che l’ha seguita nella sua carriera artistica fino ai 18 anni. Si sofferma poi sulla storia d’amore con il cantante Gigi D’Alessio e sul percorso di terapia che ha intrapreso per ritrovare sé stessa. Infine, ricorda commovendosi il momento più brutto della sua vita quando sua madre si è ammalata e cinque anni dopo è venuta a mancare.

Sul rapporto con suo padre: «Mio papà mi ha seguita fino a 18 anni perché ho deciso di prendere in mano la mia vita. Firmai un contratto con un’etichetta. Volevo sapere tante cose e mio padre in quel momento, non so, si è sentito un po’ controllato. Quindi ci fu una grandissima discussione, poi me ne andai di casa e mi trasferii da sola a Roma, ero completamente sola, fino a che poi dopo qualche mese mi misi con Gigi. Mio papà ha visto che comunque me la sapevo cavare da sola, poi diciamo che il rapporto si è tranquillizzato e ci siamo riparlati con la nascita di mio figlio».

Sull’amore con Gigi d’Alessio: «A 18 anni ho incontrato Gigi. Mi sono ritrovata in un amore stupendo, avevo trovato una sorta di rifugio. Volevo essere all’altezza di stare con una persona più grande di me, con molta più esperienza di me. Gigi ha più volte detto che il suo matrimonio era finito prima della nostra storia però i giornali hanno travisato questa cosa. Hanno dato importanza più che altro all’ancora marito e moglie su carta. Paradossalmente venivo criticata per ogni cosa. Quello che canti, come ti trucchi. Il fatto di starmene in silenzio io l’ho sempre fatto, non rispettando però anche un po’ me stessa no? Perché dico “ok non fa niente, sono entrata in questa situazione” poi avevo questa smania e questa voglia di dire “ok le critiche non mi toccano” quando non era così, e ringraziando Dio non mi sono buttata giù (…) Con Gigi ci siamo conosciuti nel 2002, dopo il mio primo festival. Lui mi disse “ma tu sei la ragazzina che ha vinto Sanremo, ti va di fare una canzone insieme?” e cantammo “Un nuovo bacio”. A settembre siamo andati in Australia e lì è scoppiato l’amore. Mi faceva sorridere, ho trovato una leggerezza unica. È sempre stato molto premuroso, con lui c’era il “non ti preoccupare”».

Sul percorso di analisi che ha intrapreso: «A un certo punto ho sentito l’esigenza di iniziare un percorso con una psicoterapeuta. Parlo di 13 anni fa, ero sovrastata da tutto. Ero la compagna di Gigi, le canzoni di Gigi. C’era un continuo attacco. Come se la mia storia facesse da prefazione a quella che realmente era Anna. Infatti, quando ho cominciato questo percorso le prime volte dicevo “No, perché hanno detto…”. A un certo punto la mia psicoterapeuta mi fa: “Dov’è Anna? Perché parli sempre degli altri?” e allora lì per me c’è stato uno switch. Se non inizio a pensare io a proteggere un po’ quella bambina lì che non è mai stata bambina, non lo può fare nessuno. Anna sta crescendo e sta diventando anche una donna con esigenze diverse. Quel rifugio che era anche un po’ paterno Gigi, perché comunque era padre e io ero una ragazzina a 18 anni, è andata un po’ scemando perché anche nel rapporto c’era la voglia di sentirmi un po’ più donna, ancora di più».

Sulla morte della madre: «Mia mamma è morta due anni e mezzo fa di un adenocarcinoma ed è stato uno dei momenti più brutti della mia vita, sapere della sua malattia. Perché lì non mi sono più sentita figlia. Mia madre praticamente fa questo controllo in cui si vede tutta la colonna: “Signora ha presente tutta questa parte nera? Sono tutte metastasi”. Si è fermato il mondo. Io mi ero da poco separata, avevo fatto un trasloco e la persona più importante della mia vita era lì che aspettava che tornassi nella stanza con delle notizie. Ovviamente io dovevo trattenere mamma in questa clinica e iniziai a dirle delle bugie. Le dissi che avevano trovato un tumore benigno e che sarebbe andato tutto a posto (…) Le hanno dato un tempo all’inizio di due anni. Mia mamma è morta dopo cinque anni. Io ho visto una bambina, il corpo si spegneva e gli occhi erano di una bambina. Uscivo dalla stanza dei medici piangendo, mi ricomponevo ed entravo da lei ridendo. Vedere però una figura così forte cadere così è brutto. La cosa più importante è quello che le ho detto prima che lei andasse via, le presi la mano e le dissi: “mamma prima che te ne vai, ti voglio ringraziare perché la donna che sono è grazie a te in tutto e per tutto”. Ci sono dei genitori che purtroppo vanno via dalla nostra vita da un momento all’altro. Invece, paradossalmente, sono grata perché, quando ho saputo che avrei avuto comunque un tempo, me la sono goduta e per me è una fortuna immensa».

Sulla sua voglia di far emergere l’Anna bambina: «Avevo paura del giudizio e, invece, hai carpito l’Anna bambina. Quella che va protetta, perché tutti noi abbiamo un bambino da proteggere. Ed è quella che è sempre stata un passo indietro. Oggi con le mie esperienze ho tirato fuori un po’ quella bambina, quella che ha voglia di giocare, di divertirsi, di essere un pochino più leggera. Perché il fatto di non dover rendere troppo conto agli altri e di non farsi sovrastare dal giudizio degli altri è importante, ti aiuta a vivere meglio. Ogni tanto veramente dovremmo distaccarci dai social e da quello che pensa la gente perché poi ci condiziona la vita, purtroppo».

OnePodcast è la factory di contenuti audio digitali originali, di intrattenimento e informazione, del Gruppo GEDI, nata nel 2022 sotto la Direzione Artistica di Linus. Con all’attivo oltre 22 milioni di streaming al mese e più di 4.500 episodi prodotti in oltre 150 serie originali, OnePodcast si posiziona tra i player di riferimento nel mercato italiano per i suoi i programmi audio digitali di qualità e contenuti originali che spesso conquistano la Top3 delle più importanti classifiche. Tutte le proposte sono disponibili sull’omonima piattaforma, sui siti e app dei brand GEDI e su tutte le principali piattaforme di streaming audio (Spotify, Apple Podcast, Amazon Music).

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