Tra classica, jazz e oltre: una selezione istintiva per il piacere di ascoltare musica
“Non pensare, segui l’istinto!”. Potrebbe sembrare uno slogan banale, ma è un ottimo incipit per affrontare questa edizione del rito annuale delle liste di fine anno. Tra bolle autoreferenziali e la voglia di scoprire qualcosa di originale, ho selezionato una manciata di album capaci di alimentare il mio piacere personale per l’ascolto musicale. Una scelta dettata dall’istinto, con l’auspicio che possa offrire anche a voi qualche spunto interessante per accompagnare la chiusura di questo 2024.
1. Anja Lechner – Bach / Abel / Hume (ECM New Series)
Anja Lechner esplora i legami tra Johann Sebastian Bach, Carl Friedrich Abel e Tobias Hume, uniti dall’afflato improvvisativo delle loro opere. Lechner interpreta due suite per violoncello di Bach affiancandole a brani di Abel e Hume originariamente scritti per viola da gamba e arrangiati per violoncello. Registrato nella Himmelfahrtskirche di Monaco, l’album riflette la profondità interpretativa di una violoncellista di rara sensibilità espressiva.
2. Claudio Carboni e Riccardo Tesi – Un ballo liscio Vol. 2 (EGEA Records)
A quasi trent’anni dal primo volume, Un ballo liscio Vol. 2 rinnova la tradizione combinando innovazione e classicità. Riccardo Tesi e Claudio Carboni guidano un ensemble variegato con ospiti come Tosca e Paolo Fresu. Il risultato è un album ricco di collaborazioni che reinventa il liscio per un nuovo pubblico.
3. Francesca Dego – Brahms/Busoni: Violin Concertos (Chandos)
Francesca Dego celebra il centenario della morte di Ferruccio Busoni accostando il suo Concerto per violino e orchestra a quello omonimo di Brahms. Le due opere, unite dalla tonalità e dal dialogo ideale, trovano in Dego un’interprete di eccezionale raffinatezza, premiata con il prestigioso Premio Abbiati del Disco 2024.
4. Gile Bae, Archi Di Santa Cecilia, Luigi Piovano – Johann Sebastian Bach: Keyboard Concertos (Arcana)
La giovane pianista Gile Bae propone un’interpretazione fresca dei concerti per tastiera di Bach, registrati in diverse città italiane. L’album include un DVD con il Concerto Italiano BWV 971, offrendo un viaggio musicale unico.
5. Roberto Bonati – Si erano vestiti dalla festa (ParmaFrontiere)
Registrato al Teatro Farnese di Parma, questo album celebra il centenario delle “Barricate” parmigiane del 1922. La ParmaFrontiere Orchestra, diretta da Roberto Bonati, mescola musica scritta e improvvisata in un tributo storico che combina testi di Baudelaire, Picelli e Bertolucci.
6. Paavo Järvi – Schönberg & Fauré: Pelléas et Mélisande (Alpha Classics)
Paavo Järvi e la Frankfurt Radio Symphony celebrano gli anniversari di Fauré e Schönberg con una lettura raffinata delle loro opere ispirate al dramma simbolista Pelléas et Mélisande. Un’incisione che esplora con eleganza i temi psicologici del simbolismo.
7. Stefano Battaglia, Giacomo Zanus, Natalia Rogantini – Awen (Piuro Cultura)
Nato all’interno di Siena Jazz, l’Awen Trio reinterpreta antichi canti scozzesi e irlandesi. Il progetto, che unisce tradizione e improvvisazione, si sviluppa su un terreno multiforme ricco di suggestioni liriche e naturali.
8. Protean Quartet – Tempus Omnia Vincit (Linn Records)
Il Protean Quartet debutta con un programma eclettico che include opere di Purcell, Josquin Desprez e Schubert. Le loro interpretazioni fresche e vibranti mostrano una polifonia che attraversa i secoli.
9. Accademia Bizantina – Imprinting: Mendelssohn & Schumann (HDB-SONUS)
Guidata da Ottavio Dantone, l’Accademia Bizantina esplora il repertorio romantico con vitalità e sensibilità. L’album rappresenta un ponte tra stili ed epoche diverse, testimoniando l’eclettismo dell’ensemble.
10. Erik Hall – Béla Bartók: For Children (Western Vinyl)
Erik Hall reinterpreta For Children di Béla Bartók in chiave contemporanea. Con arrangiamenti minimali e una visione intima, Hall rende omaggio alla tradizione folk ungherese attraverso un approccio personale e sperimentale.
Questa lista è un invito ad abbandonarsi alla musica, seguendo l’istinto e il piacere dell’ascolto, per chiudere il 2024 con una colonna sonora ricca e varia