Dall’incontro tra la band di stanza a Bologna The Johnny Clash Project, l’autore Christian Poli e l’attore Andrea Santonastaso nasce “Storia di un assassino”, monologo che arriverà al Locomotiv Club di Bologna giovedì 2 maggio.
Nello spettacolo, Santonastaso interpreta un carcerato che percorre un dolente cammino di redenzione, sulle orme ideali delle vite di due miti del Novecento: Joe Strummer e Johnny Cash. La musica dei Johnny Clash Project – sul palco insieme all’attore – accompagna il racconto della sua espiazione, vissuta insieme a tanti emarginati di una società abituata a consumare e a lasciare indietro chi non è in grado di tenere il passo. Ma una canzone di redenzione, alla fine di tutto, è ancora possibile.
The Johnny Clash project, trio di stanza a Bologna dedito alla re-immaginazione dei classici dei The Clash nello stile outlaw country di Johnny Cash, pubblica per l’occasione il suo primo singolo originale, “I am a Crime”, con videoclip di Paolo Maoret (Selvatica Videolab) e l’interpretazione di Santonastaso. Il brano, ispirato dal testo di Poli, va a scavare nelle pieghe di un’individualità affaticata da una dimensione sociale che consuma e lascia indietro.
“Volevo scrivere una cosa sulla colpa, invece è uscito un testo sul capitalismo. Di certo volevo anche parlare di Johnny Cash, Joe Strummer e di tutti gli ultimi della Terra che quei due hanno sempre cantato. Spero che loro, da lassù, approvino” (Christian Poli – Autore).
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- Ascolta il nuovo singolo “I am a crime” dei Johnny Clash Project https://ditto.fm/i-am-a-crime
- Guarda il videoclip diretto da Paolo Maoret di Selvatica Videolab https://youtu.be/fmAWcdrhiWI?si=t7o7KlD9iLEzuGkY
BIOGRAFIE
Andrea Santonastaso sostiene di fare l’attore. Una carriere tra fiction (“La bella e la bestia”, “Un Matrimonio” di Pupi Avati, “Don Matteo”, “Dov’è mia figlia?”, “Puccini”, “Lo Smemorato di Collegno” e “L’Ispettore Coliandro” tra le altre), cinema (lavora, tra gli altri, con Wim Wenders, ancora Pupi Avati, Cristina Comencini, Massimo Venier), teatro (attualmente è in turnèe con “Mi chiamo Andrea, faccio fumetti”, sulla vita di Andrea Pazienza e “Sandro” sulla vita di Sandro Pertini) e pubblicità (Danacol e Parmacotto ad esempio) giustificano l’affermazione. Ma Andrea Santonastaso ha condotto per Radio 2 un programma di cinema (è un cinefilo esperto) dal titolo “Nessuno è Perfetto” (per tre anni) e programmi di puro intrattenimento come “Per Fortuna che c’è la radio”, “Metropolis” (per due anni), e “Non è un paese per giovani”, tra gli altri. Ha poi condotto per la televisione programmi come “Grandi Mostre” su Sky Arte HD e “Saturdy Night live” su Italia 1. Quindi sarebbe il caso che si definisse anche conduttore. E poliedrico vista l’eterogeneità dei contesti. Ed il termine eterogeneità è usato su sua richiesta per far vedere che la aurea in Giurisprudenza è servita a qualcosa oltre che a fare felici i di lui genitori. A proposito di poliedricità: ha studiato anche come disegnatore di fumetti ed illustratore e, tra le tante, sono sue le illustrazioni del libro di Federico Taddia “Jacopopò il genio della cacca” con le quali è stato finalista al Premio Battello a Vapore città di Verbania (nel 2010 la sua prima pubblicazione come autore e illustratore dal titolo “Chissà dove sono?” , Aliberti Jr. editore). Insomma… più poliedrico di così!
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The Johnny Clash Project, il trio composto da Lorenzo Mazzilli (voce e chitarra), Paolo Cicconi (chitarra e banjo) e Zimmy Martini (contrabbasso), nasce a Bologna nel gennaio del 2013. La band, come da programma, si attiene ad un’unica regola: risuonare i brani dei The Clash nello stile del celeberrimo cantautore americano Johnny Cash. Con un sound fedele all’outlaw-country americano, il trio ha puntato fin dagli esordi su una fitta attività live. I primi tour europei de “i Johnny Clash” risalgono al 2015 e 2017, quando si sono esibiti in Svizzera, Francia, Inghilterra, Belgio, Olanda, Germania e Austria. Dopo una manciata di singoli e live sessions, il 16 marzo 2018 è uscito il self-titled “The Johnny Clash Project” per l’etichetta milanese Rocketman Records, con ospiti italiani e internazionali tra cui figurano Le Birrette e il violinista catalano Marc Santò. Il disco è un riarrangiamento per intero del primo album dei The Clash, pubblicato in Uk nel 1977, e varia tra ballate folk, tanto boom-chika-boom, episodi early wild rock’n’roll e momenti intimisti più vicini alle ‘American Recordings’ di Cash. Nello stesso periodo la band presenta il videoclip di “White Riot”, realizzato da Selvatica VideoLab e ambientato nella domenica mattina della bocciofila di San Lazzaro di Savena. Nel corso del 2018, la band è stata impegnata in due tournèe (prima Europa centrale, poi Inghilterra e Scozia) e un lungo tour italiano in supporto al disco. Una versione live di “White Riot” ha trovato spazio nella compilation in vinile “The Lockdown Sessions” (2020, con Billy Bragg, Joe Solo e altri), edita da Love Glasgow Hate Racism & Scottish Refugeewee Council. Negli ultimi anni la band ha ridotto l’attività per dare spazio ad altri progetti dei membri, ma nel 2023, per celebrare i dieci anni di militanza, si è dedicata alla preparazione del monologo musicato “Storia di un assassino” (scritto da Christian Poli ed interpretato da Andrea Santonastaso) che verrà presentato al Teatro Cantelli di Vignola il 14 marzo, per poi sbarcare il 2 maggio al Locomotiv Club di Bologna. La stessa Bologna dipinta nel videoclip di “I am a crime”, il primo pezzo originale della band, nonché il singolo che anticiperà lo spettacolo.
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Christian Poli vive a Bologna. Dal 2006 si avvicina al mondo della scrittura, collaborando alla sceneggiatura del film Lezioni di cioccolato. Negli anni seguenti lavora in pubblicità e prosegue la collaborazione in script per tv e cinema. Nel 2014 esordisce a teatro con il monologo L’Arte ad Arte e negli anni successivi realizza gli spettacoli Mi chiamo Andrea, faccio fumetti e Sandro, gli script dei film Ho conosciuto Magnus; Opera mundi; La California e tre puntate del format televisivo Sky Le muse inquietanti. Negli ultimi anni ha realizzato alcuni documentari: Terre di cannabis, in concorso al Bellaria Film Festival, Porpora; The Passengers e I miei sette padri. Dal 2013 collabora con la scuola di scrittura Bottega Finzioni, come docente di sceneggiatura e Maestro d’Area dell’area fiction.