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Lunedì 14 aprile nella Basilica di San Giovanni Evangelista a Ravenna il Quartetto Magnani eseguirà lo Stabat Mater di Luigi Boccherini, la prima delle due versioni scritte dal compositore di Lucca, quella del 1781.
Il Quintetto Magnani, progagonista dei concerti della prestigiosa Fondazione Magnani Rocca, è composto dai violini Paolo Mora e Manuela Mosca, dalla viola Novella Bianchi e dal violoncello Giacomo Fossa, e sarà affiancato da Sandro Laffranchini, primo violoncello dell’Orchestra e della Filarmnica del Teatro alla Scala.

Nella parte solista il soprano Vittoria Magnarello, talentuosa cantante ravennate, vincitrice del Concorso lirico al Teatro lirico sperimentale di Spoleto con relativa borsa di studio presso la stessa Accademia.
Vittoria ha debuttato nel 2015 nel ruolo di Gilda in Rigoletto al Teatro Re di Licata, successivamente in Mimì ne La Bohème al Teatro del Giglio di Lucca, Pamina ne Il Flauto Magico al Teatro Politeama di Palermo e Anna in Nabucco al Teatro Alighieri di Ravenna sotto la direzione di Riccardo Muti.

“L’analisi della partitura della versione del 1781 rivela la ricchezza di contenuti spirituali, di spunti originali, come pure la perfetta aderenza alla spiritualità del testo poetico”.
L’opera è divisa in undici sezioni. “Le prime quattro strofe hanno un contenuto descrittivo e rappresentano il dolore della Madre ai piedi del Figlio crocifisso. Dalla quinta strofa, il testo da contemplativo si trasforma in una sorta di meditazione e di riflessione interiore, di partecipazione emotiva e di preghiera”.

“Com’è noto, non è certa l’attribuzione del testo dello Stabat Mater a Jacopone da Todi che l’avrebbe composto tra il 1303 e il 1306: sicuramente la sua origine va comunque ricercata nella produzione poetica francescana del XIII secolo.” 

Nell’altare della basilica sarà posizionato il lavoro dell’artista Roberto Pagnani, una grande tempera su tela raffigurante il Crucifisso, con i legni della Croce che accennano ai remi di una imbarcazione, in riferimento all’episodio che ha dato origine alla Basilica: Galla Placidia fece erigere San Giovanni Evangelista come ex-voto per essere sopravvissuta a un tremendo naufragio, nella traversata di ritorno a Ravenna da Costantinopoli.
 
Ingresso libero.

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