Il 13 gennaio 1884 nasceva a Roma Ettore Petrolini e, a distanza di 140 anni, il suo amore davvero non muore mai: ha continuato e continuerà a splendere sui palcoscenici anche grazie alla magnifica arte del suo indubbio erede Gigi Proietti.
L’omaggio
La Casa del Cinema e la Sala Umberto ospitano un tributo alla carriera e alla creatività di entrambi gli artisti composto da una mostra, un ciclo di cinque proiezioni – “Petrolini&Proietti” in programma fino al 20 gennaio presso la Casa del Cinema – e uno spettacolo teatrale lunedì 15 gennaio dal titolo “Ballantini&Petrolini”, con Dario Ballantini, su quello stesso palco dove il creatore di Gastone mosse i primi passi nel 1911.
La mostra
Dal 13 gennaio al 6 febbraio, presso gli Spazi Amidei e Zavattini alla Casa del Cinema sarà possibile visitare una mostra fotografica dedicata all’arte di questi due giganti del Teatro.
In esposizione ci saranno immagini e documenti di Petrolini, provenienti dal Fondo Ettore Petrolini conservato presso la Biblioteca Museo Teatrale SIAE e dell’Archivio di Stato, e scatti di Gigi Proietti, realizzati e selezionati dal celebre fotografo Tommaso Le Pera.
L’esposizione è prodotta da Casa del Cinema con Civita Mostre e Musei, con gli auspici della Presidenza della Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati, in collaborazione con Fondazione Gigi Proietti e SIAE.
Il Fondo Ettore Petrolini nella Biblioteca Museo Teatrale SIAE
Tra le preziose collezioni custodite dalla Biblioteca Museo Teatrale SIAE vi è il Fondo “Ettore Petrolini” costituito da migliaia di documenti e materiali iconografici, tra cui autografi, copioni, fotografie, oggetti di scena, costumi, dipinti, locandine, ritagli stampa, recensioni, caricature, bozzetti, sculture e anche dischi, con i quali è possibile ricostruire la sua autorialità dirompente nel teatro di varietà dei primi del Novecento, ma anche la sua vita di uomo e di attore, capace di raccogliere nel suo repertorio l’evidenza di un’arte totale, impetuosa, funambolica ai limiti del futurismo, movimento cui si avvicinò e da cui fu avvicinato.
Tra i documenti esposti alla Casa del Cinema fino al 6 febbraio vi sono preziose immagini del maestro con la sua compagnia teatrale, dell’attore nei panni dei suoi più celebri personaggi, cartoline e lettere ricevute dai più grandi nomi della cultura e dell’arte del tempo come Trilussa, De Filippo, Modigliani e Filippo Tommaso Marinetti, e alcuni dei tanti contratti e scritture teatrali che raccontano l’instancabile attività con cui Petrolini è riuscito a portare il suo teatro dissacrante intriso di romanità finanche dall’altra parte del mondo, riscuotendo consensi dall’Egitto all’America Latina, passando per Parigi, Londra e Berlino.
Per nobilitare e riassumere con poche immagini l’amore incondizionato per il palcoscenico basta ricordare la dedizione, la passione e la generosità a dir poco romantica con cui Petrolini e Proietti hanno riempito i teatri apponendo la firma della loro geniale creatività nella storia della cultura italiana.
Fonte: www.siae.it