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Giugno apre le porte a un nuovo mese di incontri e narrazioni a Officina Pasolini, Laboratorio di Alta formazione artistica e HUB culturale della Regione Lazio diretto da Tosca.

Mercoledì 4 inaugura la programmazione un protagonista che ha segnato la storia della comicità italiana: COCHI PONZONI. Ospite di un nuovo appuntamento con  ‘Uno a uno’, il format di incontri curato dal giornalista Enrico Deregibus per Officina Pasolini, l’attore e comico milanese ha alle spalle sessant’anni di spettacolo, sessant’anni di teatro, cabaret, cinema, tv, sessant’anni nell’immaginario degli italiani. Pur se strettamente legata, nella popolarità di un pubblico vastissimo, a quella del socio e amico di una vita Renato Pozzetto, la carriera di Aurelio «Cochi»  Ponzoni è tanto altro. Lo scopriremo partendo dall’autobiografia La versione di Cochi (Baldini e Castoldi), tra risate e ricordi, tra filmati storici e sorprese, in una serata all’insegna dell’umorismo sottile e del racconto, tra memoria artistica e ironia senza tempo.

Lunedì 9, a cento anni dalla nascita di Andrea Camilleri, Officina Pasolini ospita un omaggio dedicato all’autore siciliano: l’anteprima dello spettacolo tratto dal suo libro La creatura del desiderio, nell’adattamento e regia di MASSIMO VENTURIELLO, già voce storica di Salvo Montalbano. Un viaggio nelle pieghe più oscure dell’animo umano, dove il desiderio si trasforma in ossessione e l’amore in possessione. Vienna, 1912. Dopo la morte di Gustav Mahler, Alma – vedova trentenne e icona di bellezza – intreccia una relazione intensa e tormentata con il pittore Oskar Kokoschka. Un amore fatto di passione, gelosia e tensione creativa, che si consuma in due anni febbrili e si conclude con l’abbandono da parte di Alma. Devastato, Kokoschka parte per la guerra e, al ritorno, ossessionato dalla perdita, commissiona una bambola con le sembianze dell’amata. In un tempo in cui le relazioni si riflettono sempre più spesso nella superficialità del virtuale, il testo esplora dinamiche antiche eppure, attualissime: il bisogno d’amore che si confonde con il dominio, il confine sottile tra passione e ossessione, e il tragico destino di chi non riesce ad accettare il rifiuto. La creatura del desidero è una ballata noir in cui voce e musica costruiscono una partitura unica che rende possibile l’evocazione di un racconto in cui espressionismo e dramma costruiscono un avvincente vortice emotivo e narrativo. In scena con Venturiello, il Quartetto Klezmer (4 elementi e una voce femminile). La direzione musicale è di Pasquale Laino, l’impianto scenico di Alessandro Chiti, i costumi e gli elementi scenici di Camilla Grappelli, il disegno luci di Marco Laudando. Il debutto dello spettacolo è  previsto al Teatro Nuovo di Napoli il prossimo 14 giugno, nell’ambito del Campania Teatro Festival.

Venerdì 13 sul palco del Teatro Eduardo De Filippo approda l’energia travolgente dei catalani Alba Rubió e Modesto Lai, in arte UAL· LA!, il duo di voci e percussioni più originale della scena musicale internazionale, vincitore del Premio Parodi 2022. Il loro concerto ¡PLAY! è molto più di uno spettacolo musicale: è un’esplosione di gioia, sorpresa, talento, sperimentazione, comicità e follia creativa. Con uno stile inconfondibile, trasformano oggetti quotidiani – sacchetti, bicchieri, quaderni, penne, palline, sedie e soprattutto tavoli (la loro specialità è la tablemusic) – in strumenti scenici sorprendenti. Con oltre dieci anni di carriera e centinaia di concerti in tutto il mondo, UAL· LA! porta in scena un universo sonoro e visivo irresistibile, capace di far ridere, stupire e incantare. Un linguaggio artistico unico, che offre pura arte giocosa e che sta a metà tra il “Wow” anglosassone e l’“Hala” spagnolo. O più semplicemente: UAL·LA!

Lunedì 16 una maratona artistica, dal titolo WOODSTOCK PASOLINI, vedrà protagonisti gli ex allievi diplomati dal Laboratorio di alta formazione della sezione Canzone, che potranno esibire sul palco Teatro Eduardo De Filippo i loro progetti personali. Nel corso della serata, si susseguiranno performance di musica live, in un unico e continuo ciclo di arte, condivisione e intrattenimento.

Mercoledì 18 alle 20:30 per ultimo appuntamento con la settima arte prima della pausa estiva, OFFICINEMA, il cineforum di Officina Pasolini curato dal regista e divulgatore cinematografico Riccardo Fabrizi, in collaborazione con il podcast CINEFABRIX, presenta il film Nikita. Un cult del thriller action che consacrò Luc Besson a innovativo regista d’azione ed ebbe un enorme impatto nella cultura popolare.  Un noir elegante e tagliente, tra suspense, ironia, colpi di scena e una colonna sonora entrata nella leggenda. Al termine della proiezione, con il calare dei titoli di coda, il pubblico sarà invitato a partecipare a un dibattito aperto, tra domande, riflessioni e commenti. L’incontro si inserisce nel ciclo OFFICINEMA, dedicato alle “Ragazze terribili del cinema”: protagoniste femminili potenti, complesse e indimenticabili, che sovvertono le regole e lasciano il segno.

Giovedì 19 La musica è pericolosa,libro di NICOLA PIOVANI che prende il titolo da una frase di Federico Fellini – tornato in libreria con La nave di Teseo a dieci anni dalla prima usita e arricchito da un nuovo capitolo – è il tema attorno al quale si sviluppa l’incontro, in collaborazione con la giornalista Francesca De Sanctis, tra il compositore e Caterina D’Amico, autrice, saggista e attuale preside della Scuola nazionale di Cinema. Quella di Nicola Piovani è una vita nel segno della musica, e degli incontri che la musica ha reso possibili: con Ennio Morricone, Manos Hadjidakis; con il pubblico che lo ha ascoltato dal vivo negli auditorium, nei teatri, nei cabaret; con i registi come Fellini e Mario Monicelli, per i quali ha scritto alcune delle colonne sonore che hanno segnato quarant’anni di cinema. Ma se “la musica è pericolosa”, è un pericolo che vale la pena correre perché regala inaspettati scampoli di divinità. Piovani ricorda com’è cambiata la sua vita con l’arrivo in casa della rivoluzionaria Lesaphon Perla, la fonovaligia acquistata per le feste da ballo di suo fratello e su cui ascoltava insaziabilmente Bach e Beethoven. Racconta come sono nate molte delle sue musiche prendendo ispirazione anche dalla sua infanzia, come La banda del pinzimonio composta per Roberto Benigni, la combinazione mi-fa-sol di Il bombarolo scritta per Fabrizio De André o la canzone Quanto t’ho amato, scritta con l’amato amico Vincenzo Cerami, al fianco del quale ha lavorato per tanti anni. Ma racconta anche gli scherzi goliardici che si concedeva con Gigi Magni, come quello di approntare un testo provvisorio per la metrica di una nuova lirica di I sette re di Roma usando il turpiloquio al posto dei numeri che si usano normalmente. Prende forma così una “vita cantabile” dove la musica diventa un pretesto per parlare della vita, e dove la vita si lascia agganciare proprio in quei momenti in cui un’aria, una combinazione di suoni, il fragore di una banda o l’audacia di un’orchestra hanno saputo toccarci il cuore e dirci qualcosa di più su questa rocambolesca avventura di essere musicalmente al mondo.

Mercoledì 25 chiude il mese SUPERFICIE LIVE SHOW – attori sul palco a portata di video, ideato e condotto da Matteo Santilli. Un susseguirsi di monologhi, anteprime, brevi video, lezioni e tante ‘rubriche’ create ad hoc per questo show con la partecipazione di artisti e musicisti che saranno annunciati a ridosso della data. Uno sguardo sul teatro contemporaneo, fra proposte ed esperimenti scenici e piccole anticipazioni sui principali spettacoli in scena nelle settimane successive nei teatri della capitale. Superficie Live Show racconta il mondo teatrale a 360 gradi e che puntualmente cerca di rinforzare il dialogo fra il pubblico e l’artista.

OFFICINA DELLE ARTI PIER PAOLO PASOLINI

Ingresso Teatro Eduardo De Filippo: Viale Antonino di San Giuliano 782/angolo Via Mario Toscano, a pochi passi da Ponte Milvio.Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoriasul profilo Eventbrite di Officina Pasolini al seguente link

Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini www.officinapasolini.it

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