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Link a YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=4-ZosMo5hg8

 

 

Intro/Descrizione video:

Be Your Movie, ideato dagli Slow Rush e diretto da Alberto Frisinghelli, trasformano un brano già di per sé carico di riferimenti pop e nostalgia in un vero e proprio videoclip surreale. Il video si muove tra commedia e sogno ad occhi aperti, senza mai prendersi troppo sul serio, ma riuscendo al tempo stesso a fotografare perfettamente lo spirito del pezzo.

Il titolo è il cuore del gioco: Be Your Movie diventa sia una dedica romantica che un’irresistibile onomatopea campagnola (moo-vie), e il video sfrutta questo doppio registro con una serie di scene volutamente sopra le righe. Vediamo così mucche che rincorrono i protagonisti, sirenetti con barba e baffi, stanze anni 2000 tappezzate di VHS e poster, fino a telefonate infinite fatte da banane umane che chiamano altre banane. Ogni sequenza è un omaggio ironico e affettuoso all’immaginario adolescenziale che ha nutrito una generazione, tra teen drama americani e pomeriggi passati davanti alla TV.
La forza del video sta proprio nell’abilità di mischiare i registri: il tono goliardico e leggero non cancella la profondità del senso del testo, ma la amplifica, mettendo in scena quel senso di confusione brillante che accompagna le prime scoperte, i primi innamoramenti e i primi desideri che non corrispondono a ciò che il mondo si aspetta da te. È un linguaggio visivo che sembra dire: “sì, è tutto assurdo, eppure siamo esattamente qui, dentro questa assurdità, a riconoscerci”.
E se la componente estetica guarda dichiaratamente al kitsch e al trash consapevole (camerette colorate, glitter ovunque, accessori fuori moda tornati cool), a dare sostanza al tutto è il finale: una panoramica su Vicenza, la città natale del trio. Una chiusura semplice ma potentissima, che riporta il racconto all’origine, mostrando che dietro le parodie e i travestimenti c’è un gruppo che non ha paura di dichiarare da dove viene e cosa sogna di diventare.

Be Your Movie non è solo un video, ma un manifesto di intenti: gli Slow Rush non si limitano a citare la cultura pop, la vivono, la deformano e la restituiscono con la freschezza di chi vuole divertirsi ma anche lasciare un segno.
Autoironia punk e libertà queer, un piccolo cult in potenza, capace di parlare a chiunque sia cresciuto con cartoni animati, VHS impazzite e crush impossibili.

 

Biografia band:

Gli Slow Rush nascono nel 2020 a Vicenza e suonano con l’urgenza di chi sa che perdere tutto non è un’opzione. Emo-core, alternative rock, il suono di una VHS che si inceppa a metà di una scena che avresti voluto rivedere e un approccio “take-it-or-leave-it” che celebra l’autenticità sopra ogni compromesso con un’identità che oscilla tra l’accettazione del disagio e l’introspezione.

Slow Rush è molto più di un semplice progetto musicale: è un viaggio interiore che propone di mettere a nudo la verità, come una lente che indaga la realtà delle emozioni e dei pensieri nascosti, sfidando le convenzioni stilistiche musicali di un panorama stracolmo di falsità confezionate, scegliendo sempre la strada dell’autenticità cruda. Anche quando fa male.

 

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