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Abbandonarsi a una danza ipnotica e senza fine su un’isola lontana, uscire da se stessi per poi ritrovarsi in armoniosa connessione con il proprio io interiore e il mondo che ci circonda, tra melodie avvolgenti e beat tellurici, sonorità delicate e battiti pulsanti, pad sospesi e ritmiche vorticose.   

Anticipato dai singoli “Luna ácida” “Objectos enterrados” e “Picón” esce oggi 11 aprile Isla Diferente, il nuovo attesissimo album di Andrea Mangia, aka Populous per Latinambient/peermusic ITALY. 

Ascoltalo qui: https://lnk.fuga.com/isladiferente 

Producer, deejay, sound designer, artista trasversale e visionario, capace da sempre di anticipare le nuove tendenze musicali, Populous pubblica l’album per la sua neonata label Latinambient, nome programmatico nato inizialmente per descrivere il sound del disco, poi diventato manifesto sonoro ed etichetta discografica.  

Andrea ha scritto tutti i brani del disco tra gennaio e febbraio 2024 a Lanzarote. “Isla diferente” infatti, è il soprannome dell’isola più misteriosa delle Canarie. Un’isola diversa, arcaica, materica, fatta di paesaggi lunari, vulcani silenti, natura incontaminata e arte.  

Mischiando la dolcezza eterea della musica ambient con la fisicità di ritmi latini elettronici e sperimentali, Isla diferente prova a catturare l’essenza di un luogo austero e selvaggio, dove la leggerezza del vento si scontra con la durezza delle imponenti rocce, dove il bianco e il verde delle case contrasta nettamente l’oscurità della terra lavica, dove il silenzio millenario dei vulcani incontra il fragore dell’oceano.  

Durante un mese di residenza artistica presso Hektor, una finca eco sostenibile a Los Valles, nel cuore dell’isola, circondata solo da colline, coltivazioni e animali da fattoria, Andrea ha composto i brani di un disco che vuole ricercare la sua peculiarità nei contrasti. Il risultato è un flusso sonoro onirico e ipnotico, che alterna momenti di energia esplosiva a fasi più contemplative, tra bassi profondi che risuonano nel pettosuoni dilatati impalpabili come l’aria, percussioni primordiali, voci vellutate e aliene e glitch elettronici che si sgretolano come dune al vento.  

Ispirato al Bolero di Ravel, con le sue pulsazioni ripetitive, i bassi circolari e i crescendo dinamici, Isla diferente richiama le vibrazioni dell’ecstatic dance. Una danza che, mediante particolari healing frequencies, unisce movimento e trascendenza, creando un ponte tra il fisico e lo spirituale, trasportando l’ascoltatore in uno stato di trance naturale e di profonda connessione interiore.  

L’album è stato interamente coprodotto insieme a Rocco Rampino, producer discografico attivo prima come dj con l’alias di Congorock, e successivamente come produttore multi platino in ambito pop e sound designer nel settore dell’alta moda. Il disco è inoltre impreziosito dai featuring vocali dei napoletani Fuera, del performer costaricano Javier Arce, della cantante franco-messicana Eva de Marce e dell’arpista portoricana Esotérica Tropical. Tutto è stato poi finalizzato a Los Angeles da Bot (ex membro del duo Crookers). Il progetto grafico è stato affidato all’illustratore bolognese Daniele Castellano, che disegna per il cinema, per la discografia e l’editoria italiana e internazionale (Mondadori, Linus, Atlantic, New Yorker, New York Times). 

Isla diferente si apre con la title track, un biglietto d’ingresso per un altro mondo o forse, come dice la voce di Javier Arce, è “soltanto un nuovo modo di pensare”.  Un brano morbido e sognante che unisce glitch e pad sospesi con le ritmiche del dembow dominicano, incarnando in pieno il concetto di Latinambient. Subito la temperatura sale con Luna ácidafeat.Fuera, un viaggio lisergico tra house balearica e dream-pop, dove un beat ipnotico e trascinante accompagna una danza liberatoria in un crescendo vorticoso di percussioni, mentre i Fuera intrecciano voci e melodie in un rituale ancestrale. Con Picón la ghiaia vulcanica di Lanzarote diventa un suono organico e granulare, un field-recording che si trasforma nella percussione di un beat che mescola reggaeton strumentale, flauti distorti e la patina oscura della dubstep di Burial. Ispirato a un quadro dell’artista César Manrique, Objetos enterrados cattura l’essenza più sperimentale del disco, tra suoni onomatopeici e voci sussurrate che creano un’atmosfera magica, scura, misteriosa. Da un incontro musicale scritto dal destino nasce Pa ke te feat. Eva de Marce, una cumbia elettronica, sexy e magnetica, cantata dalla voce suadente della performer franco-messicana Eva de Marce, su un pezzo etereo che parla di erotismo e sensualità. Si ricomincia a muovere i fianchi con Blanco y verde, dove il bianco delle case e il verde intenso degli infissi di Lanzarote si traducono in un brano perfetto per una sessione diurna di ecstatic dance: percussioni organiche, flauti eterei e chitarre leggere disegnano un paesaggio sonoro luminoso. La successiva Casa bolero feat. Javier Arce è un omaggio al Bolero di Ravel e ai suoi crescendo ipnotici. Tra tribalismo elettronico e psichedelia tropicale, la voce quasi aliena di Javier Arce diventa un mantra, un invito ad accettare i contrasti della vita abbracciandoli. Suoni di marimba processati danno poi vita a una traccia distorta e onirica come Exotic veneno, il brano più psichedelico dell’album, perfetta colonna sonora di un viaggio lisergico. Suelta feat. Esotérica Tropical è forse l’unica “ballata” del disco, un inno fluido e delicato alla libertà, dove la voce ammaliante e ancestrale dell’arpista e cantate portoricana Esotérica Tropical, invita l’ascoltatore a lasciare andare ogni resistenza e danzare nella propria luce interiore. Il disco si chiude nel punto esatto in cui è iniziato: Abrazo è un brano ambient, etereo e sospeso, che rielabora i suoni dell’intro per creare un cerchio perfetto. 

Crediti  

Composto da Andrea Mangia (Populous), Rocco Rampino 

Prodotto da Andrea Mangia (Populous), Rocco Rampino 

Tracklist 

  1. La isla diferente 
  1. Lunaácidafeat.Fuera 
  1. Picón 
  1. Objetos enterrados 
  1. Pa ke te feat. Eva de Marce 
  1. Blanco y verde 
  1. Casa bolero feat. Javier Arce 
  1. Exotic veneno 
  1. Suelta feat. Esotérica Tropical 
  1. Abrazo 

BIO 

Populousè l’alias del producer pugliese Andrea Mangia. Cresciuto in un Salento mistico, Populous si laurea in musicologia, scoprendo ritmi, suoni, culture e imparando come tradurre nel vocabolario della musica emozioni e vibrazioni. I primi due album, Quipo nel 2003 e Queue for Love nel 2005, escono con l’etichetta berlinese Morr Music e sono entrambi influenzati dall’hip-hop strumentale e dall’indietronica più eterea.  

I viaggi dell’artista conferiscono alla sua ricerca creativa un approccio globale che lo porta a focalizzarsi sui ritmi sudamericani, filtrandoli attraverso l’elettronica sperimentale di etichette culto come Warp, Mille Plateaux, Mego e Basic Channel. Con Night Safari (2013) e Azulejos(2016) si guadagna un posto sulla mappa della musica elettronica internazionale. Autore di colonne sonore e sound designer per la moda, ha collaborato con brand come Gucci, Vivienne Westwood, Missoni, Isabel Marant, Elie Saab. Come dj Andrea ha fatto ballare i dancefloors di mezzo mondo. Alcuni festival che lo hanno visto in lineup: Primavera Sound, SXSW, NOS Alive, Eurosonic, Tropico, Cordillera, La Soler. I set di Populous si possono ascoltare su stazioni radio culto come NTS, Rinse FM, Worldwide FM, Kiosk, Dublab, Nova. Nel 2019 esce W, un inno alla femminilità in tutte le sue sfaccettature. “W” (che sta per women) è un album dichiaratamente queer, un invito ad accettare il proprio lato femminile e un tributo a tutte le artiste che hanno dovuto lottare per dare visibilità alla propria arte. Stasi uscito nella primavera del 2021 è un disco interamente strumentale, scritto in un periodo sospeso e introspettivo, composto da ritmi hip-hop in bassa battuta e atmosfere meditative. La musica ambient entra prepotentemente nel flusso creativo di Populous. L’obiettivo dichiarato è quello di farla rivivere in altre forme, in altri ritmi. Da qui l’idea di fondare la sua etichetta personale Latinambient. 

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