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Laura Miglioranza, conosciuta come Notlau, nata a Treviso nel 1999 e attualmente residente a
Bologna, ha coltivato una passione precoce per la musica, ispirata dal padre chitarrista.
Affascinata dal folk americano e dal soft rock inglese, Notlau utilizza la musica come
strumento per esprimere tematiche sociali e culturali, trovando nella natura una costante fonte di
ispirazione.
Il suo singolo “Maniglia Rotta”, in uscita l’11 ottobre sotto l’etichetta Vertical Music Records, è
una profonda riflessione sulla solitudine. Notlau ci invita a vederla non come un’assenza
opprimente, ma come un’opportunità di crescita e auto-riflessione: “Non sento più la noia
insegnami tu”, dichiara nel brano, bilanciando malinconia e guarigione. Prodotto da Riccardo
Cecconi (Ceckpoint), questo brano segna l’inizio di una collaborazione che promette nuove
sperimentazioni sonore.
Le copertine dei suoi singoli sono firmate dall’illustratore bolognese Alessio Schiazza, noto per
il suo utilizzo di tecniche tradizionali come pastelli e inchiostri. “Maniglia Rotta” rappresenta
l’impossibilità interpretativa di qualcosa di personale e privato, da qui la scelta di mettere in scena
un’esibizione.
A seguire, il 18 ottobre, uscirà il brano “Ho paura dell’Altezza”, che esplora la sfida di superare i
propri limiti. Questo secondo singolo continua la ricerca musicale tra Notlau e Cecconi, fondendo
acustico ed elettronico in una sintesi unica di tradizione e modernità.

Dopo l’uscita di “Maniglia Rotta”, Notlau torna con il suo secondo brano, “Ho paura dell’Altezza”,
disponibile dal 18 ottobre sempre sotto Vertical Music Records. Questo nuovo singolo
rappresenta una naturale prosecuzione della collaborazione con il produttore Riccardo Cecconi
(Ceckpoint), che ha accompagnato l’artista nell’uscita dei due brani.
“Ho paura dell’Altezza” si presenta come un brano pop intenso che esplora il confine tra coraggio
e paura, raccontando le incertezze legate alle grandi scelte della vita. Il verso “Volo sopra un
aeroplano e sento un vuoto nella pancia” cattura quella vertigine universale che deriva dalla paura
dell’ignoto, ma anche dal desiderio di andare oltre i propri limiti. Il sound, più dinamico rispetto al
precedente singolo, simboleggia una spinta verso la libertà e la crescita.
Prodotto nuovamente da Riccardo Cecconi, il brano continua a esplorare la combinazione tra
acustico ed elettronico, caratteristica distintiva di questo nuovo capitolo nella carriera di Notlau.
La copertina, ideata da Alessio Schiazza, raffigura un topino che, nonostante la paura del
giudizio, sale su un palco per affrontare il pubblico. L’immagine riflette il tema del brano, dove il
coraggio di affrontare le proprie paure e la vulnerabilità sono centrali, rappresentati
simbolicamente dal palco e dagli spettatori. Gli animali, dotati di caratteristiche spiacevoli,
contribuiscono a creare un’atmosfera di giudizio e di attesa, rendendo l’immagine un potente
simbolo del messaggio del brano.

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