C’è un momento, nella vita di ogni artista, in cui la musica diventa una forma di sopravvivenza.
Per Mondo BoBo, trio rock alternativo italiano, quel momento è arrivato dopo anni di silenzi e vite “normali”. Da un dolore profondo è nato un progetto autentico, capace di trasformare la fragilità in forza e la consapevolezza in suono.
Il nome Mondo BoBo rappresenta proprio questo: il non negare le emozioni, ma imparare a riconoscerle, controllarle e usarle come energia creativa.
Dopo il debutto con “Con gentilezza” (Resisto, 2023), la band — formata da Paolo Benedetti (voce e chitarra), Federico Dalli (batteria) ed Eliano Brilli (basso) — torna con il nuovo album “L’elefante nella stanza” (Orangle Records, aprile 2025).
Il titolo rimanda a quell’espressione che indica una verità enorme e scomoda, ma che tutti fingono di non vedere. È un lavoro che affronta tabù sociali e temi psicologici, riportando la musica alla sua funzione più pura: dire ciò che spesso si tace.
Uno dei brani più forti, “Non torna a casa”, racconta il femminicidio attraverso tre punti di vista — lei, la famiglia, lui — con una scrittura cruda e realistica, ma mai sensazionalistica.
Il videoclip, realizzato a partire da un progetto dell’artista visiva Wang Xueyan, accompagna il brano con immagini potenti che riflettono l’impatto del mondo esterno sulla nostra identità e sull’accettazione di sé.
Mondo BoBo non fa rumore per farsi notare: fa rumore per farsi capire.
Il loro è un rock consapevole, emotivo e necessario — un viaggio nel lato nascosto dell’animo umano, dove l’arte diventa strumento di cura e di coraggio.
🎧 Guarda il video:
📸 Art direction: @xueyan.art
				
					

