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Dal 16 maggio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme digitali “Loucani”, l’album d’esordio dell’omonimo progetto musicale: un’opera autonoma, stratificata, libera, costruita in quattro anni di esplorazioni sonore e testuali, che prende forma come un concept album anni ’70, ma senza vincoli tematici centrali.

Dieci tracce, nessun dogma: solo una continua ricerca di senso, tra tentativi, deviazioni e riflessi raccolti nei luoghi vissuti. “Loucani” è infatti un disco che si appropria dell’ambiente che lo ha generato, lasciando emergere suggestioni di culture e geografie altre, tra America Latina, Africa sub-sahariana, Nord Europa e Mediterraneo. Un percorso che non spiega, ma apre mondi.

🎧 Ascolta l’album: https://bfan.link/loucani
🎥 Guarda il videoclip in anteprima


“Danza” è un’evocazione evanescente, un momento onirico descrittivo di uno stato ideale nel quale il dialogo tra corpi si fonda su soli gesti e sguardi che compenetrandosi si scoprono tra ombre e luci abbacinanti in una wasteland apparentemente sterile, un ambiente reduce da logiche estrattive che serba al fondo un significato da portare alla luce, un luogo dell’anima sondato nel silenzio della pietra ancora inscalfita sulle cui pareti echeggia una danza.

Credits:

Album · Loucani (2025)
Composizione, testi, voce · Loucani
Produzione artistica · Duck Chagall (Francesco Ambrosini)
Percussioni · Giulio De Boni · Francesco Sguazzabia · Maciej Gižejewski
Synth & tastiere · Francesco Ambrosini · Loucani

Co-creazione performance / interpreti · Federica Buonsante · Luca Ossani
Regia, fotografia, editing · Sergio Racanati
Styling · Sergio Racanati for CAPTA dress archive


🌍 Un’identità musicale in movimento

Nato a Verona all’inizio degli anni ’90, Loucani è un viaggiatore sonoro e spirituale. Ha attraversato territori, paesaggi e influenze, trasformandoli in un linguaggio musicale ibrido e personalissimo. Il suo approccio parte da una radice cantautorale, ma si sviluppa attraverso ritmiche rituali, armonie jazz, affondi afro-latini, incursioni nella musica indipendente e suggestioni colte.

Tra voci, corde pizzicate, legni, metalli e pelli, prende forma un’estetica che rifiuta le etichette e si muove in un multiverso poetico, dove ogni suono è un indizio e ogni parola un esercizio di scoperta. L’ascolto è immersivo, mai lineare: serve tempo, attenzione, disponibilità al disorientamento. Ma il viaggio ripaga.

Il disco è anche il frutto di un dialogo collettivo: amici, musicisti, artisti che hanno contribuito con sensibilità, strumenti e visioni. Un sentito ringraziamento va a Soykan Akkaya, Federico Alvino, Francesco Ambrosini, Nicola Cipriani, Giulio Deboni, Leo Einaudi, Maciej Giżejewski, Akito Goto, Can Kandaz, Orazio Puglisi, Francesco “Sbibu” Sguazzabia, Mezuru Takahashi e Giulia Vallisari, e a tutti quelli che hanno offerto gesti, intuizioni e presenze.


📲 Scopri e segui Loucani:

 

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