L’opera prima incarna perfettamente i canoni che il progetto vuole definire e seguire: una sonorità piena, satura e dai toni ammiccanti alla musica alternative che ha plasmato gli anni ’90, nella quale si fondono un testo e un cantato dai forti caratteri emotivi. Questo sono Le Vite degli Altri, un simulacro di sensazioni, pensieri e stati d’animo rinchiuso in un contenitore di rabbia, fuzz e pogo.
Il focus del progetto è portare le vite degli altri dentro le vite degli altri, rendere chiaro con la musica e le parole come la rete sociale che ci pervade sia infinitamente collegata e ramificata, come il vissuto sia condiviso e condivisibile, aperto a infiltrazioni provenienti dagli ambienti più disparati.
“I cinque brani sono un invito al disturbo della propria quiete personale, quella quiete privata che troppo spesso viene utilizzata come ‘stendardo’ di una vita sana e agiata a discapito della ‘confusione’ che esprimere le proprie emozioni e cercare la propria voce può portare”, concludono Le Vite degli Altri.
La tracklist dell’EP:
1. Senza più dormire (4:06)
2. Come fai (3:44)
3. Alberghi di vetro (2:48)
4. Stefano (3:04)
5. Temporale (2:51)
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Le Vite degli Altri parlano di chiunque voglia sentirsi chiamato in causa.