I paladini dell’afro-funk SAVANA FUNK si affiancano al rinomato produttore/musicista GAUDI (The Orb, Tricky, Steel Pulse, African Head Charge, Simple Minds) nel suo studio di Londra, creando insieme un tributo al sound “Afro/Cosmic-Disco” degli anni 70/80: ecco ‘Raha’, il loro nuovo EP!
Nata alla fine degli anni 70, la scena così chiamata “Afro/Cosmic-Disco”creò un capitolo molto importante nel circuito delle discoteche italiane di quel periodo, si sviluppò piuttosto velocemente e nell’arco di soli 5-6 anni si impose come uno dei movimenti culturali più rilevanti dell’epoca.
Più che di un genere musicale specifico, si parla di un “cross-over” di stili e sonorità senza frontiere, caratterizzato primariamente da forti influenze africane e con spesso anche l’uso dell’elettronica, dove sintetizzatori e bongos venivano suonati dal vivo e il tutto confluiva in un unico “viaggio musicale” capitanato da un ristretto numero di dj che, con grande sensibilità e abilità nei loro mix ipnotici, riuscivano a creare dinamiche innovative e nuove emozioni da vivere nelle piste da ballo, assorbite dai giovani come vere e proprie cerimonie. I dj suonavano ritmi appositamente rallentati e ri-equalizzati, toccando sonorità fra l’elettro-funk più acido, la space-disco più psichedelica e il jazz brasiliano più ricercato, trasmettendo ai fortunati sulla dancefloor, emozioni quasi “ultra-sensoriali” che andavano al di sopra della musica stessa. Tra i protagonisti di questa scena, dj di rilievo come Daniele Baldelli, Mozart, Loda, Pery, Spranga, L’ebreo, Tosi Brandi e Lelli -per menzionarne solo alcuni-, divulgavano il loro sound nelle discoteche italiane come il Cosmic, la Baia Degli Angeli, il Typhoon, La Mecca, il Chicago, l’Arlecchino ed altre, alimentando una scena che si sviluppò prima in Italia e successivamente anche in Europa.
Tra i giovani frequentatori di tale scena vi era anche l’allora 16enne Gaudi, presente sulle piste da ballo puramente come estimatore e seguace della scena, il quale affascinato da questo sound -definito da lui stesso “innovativo e senza barriere”-, si trovava come gli altri presenti, immerso in danze pseudo-rituali improvvisate sulle dancefloor (e a volte anche nei parcheggi delle discoteche stesse, ritrovandosi a suonare la musica dalle autoradio delle Citroen), ipnotizzato da quel sound dai 90 ai 110 BPM del quale inconsciamente assorbiva l’essenza, essenza importantissima che successivamente risultò poi parte cruciale del suo sound odierno. Non è infatti una coincidenza che numerose produzioni pubblicate nei 35 anni della sua carriera abbiano una fortissima influenza Afro-Reggae, a partire dai suoi 19 album solisti e finire con questa nuova collaborazione realizzata come Savana Funk & Gaudi che vedrà la luce con ‘Raha’, brano estratto dell’omonimo EP in uscita l’8 maggio per l’etichetta milanese Record Kicks.
Il primo singolo ‘Raha’ è disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitalie il 26 aprile su vinile 7” in edizione limitata, brano che poggia le sue radici su un groove in pieno stile “Afro-Cosmic” ed un sound estremamente originale che attinge dalle sperimentazioni krautrock degli anni 70 e ricco di sfumature psichedeliche. Le sequenze analogiche generate da sintetizzatori vintage e i riff “space-funk” di chitarra e basso rendono questa traccia un ipnotico e trascinante viaggio musicale senza tempo. “Raha” significa “tranquillità, serenità” in arabo, la lingua madre del batterista italo-marocchino dei Savana Funk, Youssef, qui anche in veste di cantante.
Attivi dal 2015, i Savana Funk sono una delle realtà “afro-funk” più consolidate e conosciute in Italia, con centinaia di concerti in tutta la penisola, su palchi prestigiosi come Sziget Festival, Time in Jazz e loSherwood Festival, hanno all’attivo 5 album registrati in studio: ‘Musica Analoga’, autoprodotto del 2016, ‘Savana Funk’ del 2017 (Brutture Moderne / Audioglobe), ‘Bring in the New’ del 2018 (Brutture Moderne / Audioglobe), ‘Tindouf’ del 2021 (Garrincha GoGo), fino al più recente ‘Ghibli’ del 2022 sempre su Garrincha GoGo. Negli anni hanno inoltre condiviso il palco tra gli altri, con Red Hot Chili Peppers, Kokoroko, Seun Kuti e Nu Genea, oltre ad aver portato in tour un progetto speciale con il rapper Willie Peyote.
Attivo dagli anni 80, il produttore e polistrumentista Gaudi, dal suo studio di Londra si è affermato col corso degli anni nel mondo discografico con numerosi album di successo nominati a premi prestigiosi come i Grammy Awards del 2019, con l‘album ‘Mass Manipulation’ della band reggae Steel Pulse, i World Music Awards della BBC con l’album ‘Dub Qawwali’ dello stesso Gaudi con Nusrat Fateh Ali Khan. Numerose sue produzioni hanno scalato classifiche internazionali come: n.1 sulla Billboard Reggae Chart con l’album ‘Heavy Rain’ di Lee “Scratch” Perry, n.1 con ‘Mass Manipulation’ degli Steel Pulse e ancora n.1 con ‘Vessel of Love’ di Hollie Cook. Gaudi ha inoltre prodotto e remixato artisti del calibro di Groove Armada, Simple Minds, African Head Charge, Lamb, Horace Andy, Brian Ferry, Don Letts, Grandmaster Flash, Afrika Bambaataa, Mad Professor e The Beat per citarne alcuni.