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Anticipato dal brano “Un paese civile” e dalla title-track “Chiacchiere da Bar” esce per Bolognina Dischi il secondo lavoro discografico del cantautore Robbè, che segue a distanza di cinque anni l’esordio “Vecchie cicatrici” del 2020.

Chiacchiere da Bar è un disco che nasce dall’esigenza di affrontare tematiche sociali e reali. Un lavoro più maturo e consapevole del precedente, sia per i testi che per l’aspetto musicale, molto meno folk e più cantautorale. All’interno dell’album convivono diverse sfaccettature, tutte però riguardanti il quotidiano e il vissuto non solo dell’artista, ma di molti di noi: storie vere e racconti in cui chiunque di noi può riconoscersi e immedesimarsi. In canzoni come “Primo maggio” e “Un paese civile” si parla di lavoro, di sfruttamento, della perdita di contatto con la realtà, dell’assuefazione ad innaturali dinamiche produttive e di un generale senso di declino sociale. “Liberami” è un grido di resistenza, una richiesta di salvataggio da questa caduta nel baratro. “Restare a casa” è la storia di Khalid, un giovanissimo ragazzo somalo, alle prese con il problema tutto italiano dell’immigrazione. “Male moderno” è una canzone che parla di morte, sia per chi muore che per chi resta. “Nicola” è un’allegoria tratta da una storia vera: durante il G20 di Matera del 2021, un uomo si affaccia a torso nudo dal balcone di casa sua mentre i ministri sfilano per strada. Il brano che da il titolo all’album, “Chiacchiere da Bar” vuole essere un po’ il sunto di tutto questo e tanto altro, giocando sul fatto che le chiacchiere da bar sono per definizione qualcosa di leggero, in contrapposizione ai temi trattati nel disco. Ma forse vuole essere anche una sorta di omaggio al Bar, che rimane indubbiamente uno dei luoghi sociali preferiti di Robbè. 

Tracklist
01. Liberami
02. Un paese civile
03. Restare a casa
04. Nicola
05. Male moderno
06. Primo Maggio
07. Chiacchiere da Bar

Credits
Testi e musiche di Robbè
Produzione artistica di Fausto De Bellis

Roberto Doto (Robbè): Voce e chitarra
Fausto De Bellis: Chitarre elettriche e basso
Simone Lamusta: Fisarmonica e pianoforte
Elena Mirandola: Violini e cori
Luca Piazzi: Tromba
Luca Negro: basso e contrabbasso
Giacomo Ganzerli: Batteria

Registrato, missato e masterizzato presso Fallout Studio, Bologna.

Foto di Matylda Nizegorodcew
Copertina di Lunedibibo

BIO
Robbè è un cantautore da una terra di confine tra Puglia, Basilicata e Campania, trapiantato a Bologna da ormai più di dieci anni. Iniziato al cantautorato sin da bambino, scopre il mondo del folk e del folk-rock durante il liceo, inizia a scrivere le prime canzoni e con l’università arrivano Bologna e l’Irlanda. Il risultato di questi spostamenti è Vecchie Cicatrici (MarteLabel, 2020), un album in cui si mescolano ballad, cantautorato e reel, “dodici brani ben confezionati, stesi con nostalgia, che raccontano la quotidianità fatta di piccoli gesti e di piccole cose” (RockIt). Prima ancora dell’uscita, Ilenia (traccia n.4 del disco) viene premiata nell’ambito del concorso FUISS “Va in scena lo scrittore: autori di testi di canzoni” e Robbè raggiunge le semifinali del Gazzetta Music Contest e le finali di Sanremo Rock e Trasporti Eccezionali Music. Vecchie Cicatrici viene definito “un album fresco e “colto”, che si muove come una piccola barca che viaggia nel mare magnum della modernità liquida e punta alla riscoperta dell’importanza dell’eredità culturale, delle tradizioni popolari” dalla rivista L’isola che non c’era, apprezzamenti che gli valgono le semifinali del concorso L’Artista che non c’era. Oltre l’attività da solista, da maggio 2024 è anche membro della band bolognese Terza Classe, progetto Folk Rock tradizionale italiano, macchiato dalle sonorità della musica tradizionale celtica.

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