Esce ufficialmente il Primo Marzo 2024 il nuovo singolo dei bolognesi The Johnny Clash Project, trio composto da Lorenzo Mazzilli, Paolo Cicconi e Zimmy Martini, attivo sulle scene da più di 10 anni.
Il brano si intitola “I am a crime” ed è il primo inedito assoluto per questo terzetto diventato famoso in Italia e in Europa per risuonare i brani dei The Clash nello stile del celeberrimo cantautore americano Johnny Cash, con un gusto e un’estetica musicale davvero notevoli e riconoscibili.
“I am a crime” funge da apripista per un nuovo monologo che debutterà il 14 marzo al Teatro Cantelli di Vignola, per poi giungere a Bologna, al Locomotiv Club, giovedì 2 maggio. Monologo teatrale che vedrà coinvolti i Johnny Clash Project, l’autore Christian Poli e il noto attore teatrale e cinematografico Andrea Santonastaso. Nello spettacolo, intitolato “Storia di un assassino”, Santonastaso interpreta un carcerato che percorre un dolente cammino di redenzione, sulle orme ideali delle vite di due miti del Novecento: Joe Strummer e Johnny Cash. La musica dei JCP – sul palco insieme all’attore – accompagna il racconto della sua espiazione, vissuta insieme a tanti emarginati di una società abituata a consumare e a lasciare indietro chi non è in grado di tenere il passo.
Andrea Santonastaso è anche il protagonista del videoclip che accompagna il brano girato in quel di Bologna da Paolo Maoret di Selvatica Videolab, collaboratore di lunga data della band. A parlarcene è lo stesso regista:
Quando Lor dei JCP mi ha raccontato cosa gli frullava per la testa, cioè l’idea di mettere in piedi uno spettacolo teatrale dove il loro trio partecipasse come musicisti, subito si è accesa una lampadina. Nel videoclip ci siamo divertiti a mescolare i piani, raccontare parti della storia del protagonista che non appaiono nello spettacolo. Una sorta di spin off cronologico ambientato in una bigia Bologna, che racconta la storia di un homeless e del suo lungo percorso di redenzione. Un omaggio all’invisibilità nei luoghi che attraversiamo quotidianamente e che, ai più attenti, richiamano alla mente le vicende reali dei senza fissa dimora che hanno percorso le vie di questa città, come persi in un labirinto, ma che alla fine sono riusciti a tornare a casa.
Queste invece le parole di Christian Poli, autore del monologo “Storia di un assassino”:
Volevo scrivere una cosa sulla colpa, invece è uscito un testo sul capitalismo. Di certo volevo anche parlare di Johnny Cash, Joe Strummer e di tutti gli ultimi della Terra che quei due hanno sempre cantato. Spero che loro, da lassù, approvino.
A parlarci invece della genesi del brano è la stessa band bolognese:
‘Dieci anni di attività’ è un’espressione che difficilmente ci saremmo immaginati fosse accostabile a noi Johnny Clash. Quando ci siamo arrivati ci è sembrato molto meno e molto di più.
Per attenuare il disagio, qualcosa andava fatto, in maniera nuova. Il cercare fuori dalla zona classica, quella dei piccoli club, della strada e dei bar, ci ha portato in teatro ad adattare la nostra formula ad uno scopo corale. Mentre lavoravamo allo spettacolo con Christian Poli e Andrea Santonastaso, alcuni passaggi del testo hanno toccato tasti importanti, che hanno ci hanno acceso e portato alla scrittura di getto di un brano originale, I AM A CRIME.
La canzone mescola spunti della storia di caduta e redenzione di Andrea, il protagonista del monologo, con la critica allo stigma sociale verso i tanti ultimi della società.
Stilisticamente coerente con quello che siamo come gruppo, “I am a crime” ci ha permesso di manifestare, col nostro filtro, il trasporto verso i temi del monologo “Storia di un assassino”.
Il videoclip di Paolo Maoret (aka Selvatica Videolab), amico con cui avevamo già lavorato e tassello fondamentale di questa avventura, ritrae ‘Andrea, il clochard’ in vicende diverse ma dal sapore affine a quelle dello spettacolo, nella Bologna che fa da casa e da palco a molti come lui e come noi.
- Ascolta il nuovo singolo dei Johnny Clash su Spotify (disponibile dal Primo Marzo) LINK DA INSERIRE
- Guarda il videoclip diretto da Paolo Maoret di Selvatica Videolab https://youtu.be/fmAWcdrhiWI?si=t7o7KlD9iLEzuGkY
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CREDITS
Registrato, mixato e masterizzato presso Happenstance Records di Carbonarola MN da Marco Degli Esposti, estate 2023
Testo e musica di Lorenzo Mazzilli su ispirazione di “Storia di un assassino”, monologo di Christian Poli
Arrangiamento a cura di The Johnny Clash Project (L. Mazzilli, P. Cicconi, Z. Martini)
Videoclip di Paolo Maoret [Selvatica Videolab]
Andrea Santonastaso interpreta il clochard Andrea
Foto di Roberta Capaldi
Artwork di Zimmy Martini
Lorenzo Mazzilli: voce, chitarra acustica
Paolo Cicconi: chitarra elettrica
Zimmy Martini: contrabbasso
Matteo Dall’Aglio: batteria
BIOGRAFIA BAND
The Johnny Clash Project, il trio composto da Lorenzo Mazzilli (voce e chitarra), Paolo
Cicconi (chitarra e banjo) e Zimmy Martini (contrabbasso), nasce a Bologna nel gennaio del 2013. La band, come da programma, si attiene ad un’unica regola: risuonare i brani dei The Clash nello stile del celeberrimo cantautore americano Johnny Cash.
Con un sound fedele all’outlaw-country americano, il trio ha puntato fin dagli esordi su una fitta attività live. I primi tour europei de “i Johnny Clash” risalgono al 2015 e 2017, quando si sono esibiti in Svizzera, Francia, Inghilterra, Belgio, Olanda, Germania e Austria.
Nell’ottobre 2015 è stata pubblicata per Botteghe Barranco Rec. una raccolta di singoli da differenti session (Hot Pot Studio, Radio Città Fujiko, Bahnhof Live, Botteghe Barranco).
Il 16 marzo 2018 è uscito il self-titled “The Johnny Clash Project” per l’etichetta milanese Rocketman Records, con ospiti italiani e internazionali tra cui figurano Le Birrette e il violinista catalano Marc Santò. Il disco è un riarrangiamento per intero del primo album dei The Clash, pubblicato in Uk nel 1977, e varia tra ballate folk, tanto boom-chika-boom, episodi early wild rock’n’roll e momenti intimisti più vicini alle ‘American Recordings’ di Cash.
Nello stesso periodo la band presenta il videoclip di “White Riot”, realizzato da Selvatica VideoLab e ambientato nella domenica mattina della bocciofila di San Lazzaro di Savena.
Nel corso del 2018, la band è stata impegnata in due tournèe (prima Europa centrale, poi Inghilterra e Scozia) e un lungo tour italiano in supporto al disco.
Una versione live di “White Riot” ha trovato spazio nella compilation in vinile “The Lockdown Sessions” (2020, con Billy Bragg, Joe Solo e altri), edita da Love Glasgow Hate Racism e Scottish Refugeewee Council.
Negli ultimi anni la band ha ridotto l’attività live e studio per dare spazio ad altri progetti dei membri, ma nel 2023, per celebrare i dieci anni di militanza, si è dedicata alla preparazione del monologo musicato “Storia di un assassino” (scritto da Christian Poli ed interpretato da Andrea Santonastaso) che verrà presentato al Teatro Cantelli di Vignola il 14 marzo, per poi sbarcare il 2 maggio al Locomotiv Club di Bologna. La stessa Bologna dipinta nel videoclip di “I am a crime”, il primo pezzo originale della band, nonché il singolo che anticiperà lo spettacolo.