Una traccia di protesta climatica quella degli Evolve Alba che nella loro “Piccolo Show” racchiudono tutta la rabbia, la frustrazione e soprattutto l’impotenza di fronte alle ingiustizie, soprattutto quelle legate all’ambiente.
“Siamo intrappolati in questo Piccolo Show, ad ascoltare parole che non ci rappresentano, di persone che fingono di non vedere le foreste che bruciano e il cemento che fonde”
A sottolineare questo genere di sentimenti la band adotta per la canzone un ritmo serrato e sonorità elettroniche che riescono a descrivere un senso di urgenza e collera, sottolineando la necessità di scappare dalla sensazione di impotenza e soffocamento in cui respiriamo “nubi di pensieri tossici”.
“Non sono ingranaggio delle vostre macchine” diventa così il simbolo del rifiuto a questo sistema oppressivo e dannoso.
Un desiderio di distacco completo da questo scenario pseudo apocalittico, in cui l’idea di annegare diventa come una liberazione, un mezzo per sfuggire e reinventare un mondo diverso. È così necessario scappare da questo ambiente tossico in cui l’ urgenza di cambiamento è assoluta.
Non abbiamo un pianeta B e non possiamo restare a guardare questo “Piccolo Show”.
Il percorso degli Evolve Alba parte nel 2018 con influenze legate al Rock, alla musica Indie e una predizione per l’inquieta elettronica.
I componenti sono Nicola Lazzaro (voce e chitarra), la polistrumentista Melissa Sgorlon (basso e cori), Luigi Carrai (batteria) e Alberto Roncaglia (chitarra solista).
Il gruppo si muove nel Pop Rock con influenze Alternative ed Elettroniche.
Gli Evolve Alba si distinguono per l’impronta a volte vicina alla Rock Dance, altre volte vicina al far tremare gli small glasses dei locali.
Dal 2022 creano “Plant a Band” e ad ogni concerto piantano un albero. Un modo per dimostrare concretamente la loro voglia di lasciare un segno tangibile in questo pianeta, oltre alla musica.
Sempre con la voglia di urlare al mondo che qualcosa non funziona, o che funziona così bene da potersi estinguere in fretta.