Il polistrumentista e artista eclettico Luigi Cinque torna con il suo nuovo e ambizioso progetto discografico “KROMOSOMA MARIS”, pubblicato da Terzo Millennio Records. Pensato e montato come un “film musicale”, l’album è un diario del presente intriso di memorie, inediti e flashback sonori. Un racconto in musica che unisce registrazioni in studio e materiali raccolti durante concerti e viaggi musicali intercontinentali, con l’obiettivo di superare i confini del tempo e dello spazio.
“KROMOSOMA MARIS” è molto più di un disco: è una mappa sonora e poetica che esplora un mare simbolico “un solo Mare” inteso come vibrazione galattica, liquido amniotico universale e crocevia di culture.
Luigi Cinque invita a rifiutare ogni regionalismo e a riconoscere nel mare la metafora di una connessione globale, in un’era ormai postumana.
Di seguito i brani:
- Ritual 1 Gnawa
Un’apertura ipnotica costruita su ritmi sincopati di Guembri e Qraqbe, con voci rituali in chiamata e risposta che evocano i primi spiriti della notte. Su tutto, un sax soprano cool.
- Kromaris / C’è solo un mare
Una traccia che unisce melodie maghrebine, caucasiche e sonorità mediterranee, con accenni poetici in lingua italiana: “c’è solo un mare” come spazio condiviso e spirituale. Un canto arcaico.
- Luna Reverse Revisited
Elettronica rarefatta e groove lunari si mescolano a echi di bandoneon argentino e organetti italici. Una danza lenta sotto la luna, tra passato e presente.
- Poetry Masaba
Una poesia sonora in funky mediterraneo: parola, spoken word e ritmi percussivi si fondono per omaggiare le radici africane e il nome Masaba, spirito ancestrale della terra. Gran testo poetico.
- Ritual 2 Bnet Houaryat and Sax
Le voci femminili delle Bnet Houaryat si intrecciano con un sax jazz liquido. Un ritmo cubano che unisce la trance gnawa alla sensualità del suono metropolitano.
- Blù Siciliano (processione)
Un dialogo tra Africa e Sicilia.
Mandolini elettronici, corde mediterranee, piano e violino jazz, onde marine e un canto dei carrettieri siciliani si intrecciano in un paesaggio emotivo blu.
- Soona (Homburg)
Parola evocativa e senza tempo.
Un brano contemplativo, costruito su arpeggi elettronici e canto indiano ipnotico, modale, ancient blues. Un canto profondo della voce e del clarinetto basso alla Eric Dolphy
- Ritual 3 Gnawa
Il ritmo accelera, la danza si intensifica.
La terza invocazione gnawa sfocia in una trans collettiva, con un crescendo di voci e percussioni profonde. Il basso del Guembri e quel modo di suonare fu ripreso da Charlie Mingus.
- Baires Afrikan Impression
Un collage sonoro di tanghi argentini e una voce africana: una traccia-ponte tra paesaggi sonori reali ed immaginari. Stupefacente intreccio
- Phrygian Train Berlin
Scale frige e pulsazioni techno convivono in un viaggio musicale tra l’antico e l’avanguardia.
Il treno parte da Marrakesh e arriva a Berlino. Sax soprano alla David Liebman
- Saturnia Silent Song Rivisited
Una versione più scarna e cosmica del brano originario. Una sublime voce shamanica dalla Inner Mongolia. Sospeso nel tempo tra silenzi e frequenze basse, come un canto per Saturno.
- El quinto
Da un motivo tradizionale spagnolo una interpretazione jazz avangarde rock nel dialogo tra sax e chitarra elettrica. Un brano mistico tra elettronica minimale e canto sacro, che lascia in sospeso l’ascoltatore.

TRA ARCAICO E FUTURO: LA DRAMMATURGIA DEI GENERI
La musica di Luigi Cinque è stata definita dalla critica “transgenica”, un mosaico sonoro che intreccia jazz, world music, monodia e improvvisazione contemporanea. Il suo sax soprano – che il maestro brasiliano Armandinho Macedo ha soprannominato “a ciaramela de deus” – fonde l’eredità di giganti del jazz come Sidney Bechet, John Coltrane e David Liebman con la ricchezza modale delle tradizioni etniche del Mediterraneo, dell’Africa, del Medio Oriente e del Brasile.
Fondamentale per il suo percorso musicale è stato l’incontro con Bismillah Khan, indimenticato suonatore di Shanai in India, che ha segnato profondamente la sua visione sonora.
KROMOSOMA MARIS si arricchisce di straordinarie collaborazioni internazionali: Jivan Gasparyan (duduk), Urna Chahar-Tugchi, Nicole Ewang, Sal Bonafede, Alex Balanescu, Riccardo Tesi, le Bnét Houariyat, gli Gnawa di Marrakesh e il poeta Lello Voce in spoken word.
Queste presenze compongono un coro globale, in cui la poesia si fa chiave per riscoprire il “cromosoma del mare” e salvare il pianeta dalla “peste degli uomini”.
KROMOSOMA MARIS è il primo capitolo del progetto a lungo termine Post Human Circus, che segna una nuova fase nella ricerca artistica di Luigi Cinque.
Un’opera che non ha una casa fissa, ma che abita le residenze della world music, della contemporanea e del jazz europeo.
Nel web:
https://www.facebook.com/LuigiCinqueOfficial