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Alcune canzoni sono molto più di semplici brani: diventano ricordi collettivi, simboli di un’epoca. “Una lacrima sul viso” è una di queste. Oggi Bobby Solo, a distanza di sessant’anni dal suo debutto, le regala una nuova vita con la versione in inglese “A Tear on the Face” .

La storia nasce al Festival di Sanremo del 1964. Bobby Solo, ventenne, pronto a conquistare il pubblico con la sua voce roca e il suo carisma da “Elvis italiano”. Ma un’improvvisa laringite lo costringe a cantare in riproduzione, fatto che comporta l’eliminazione dalla gara. Quello che sembrava un inciampo diventa leggenda: il disco vende oltre due milioni di copie e lancia Bobby nell’Olimpo della musica leggera.

Nato a Roma nel 1945, Roberto Satti cresce tra vinili e chitarre, sognando Elvis Presley. Il paragone con il Re del rock’n’roll lo accompagnerà per tutta la carriera, alimentato da un look iconico: ciuffo perfetto, giacca in pelle, e quella voce che mescolava ribellione e romanticismo. Negli anni, parteciperà nove volte a Sanremo, vincendo nel 1965 con “Se piangi, se ridi”, e troverà pubblico fedele anche all’estero, dalla Germania al Giappone.

Bobby ha raccontato più volte quanto quel playback a Sanremo fosse vissuto inizialmente come un’umiliazione. Eppure, paradossalmente, proprio quell’episodio ha contribuito a rendere “Una lacrima sul viso” indimenticabile. La canzone divenne colonna sonora di un’Italia giovane, pronta a cambiare.

La nuova versione inglese non è un semplice adattamento: è un omaggio e una sfida. Bobby Solo ha scelto di reinterpretare la canzone con la maturità e la profondità di chi ha attraversato decenni di musica. La voce è più intensa, carica di esperienza, e la traduzione in inglese punta a trasmettere la stessa emozione che nel ’64 fece innamorare milioni di ascoltatori.

“Le emozioni non hanno lingua”, ha dichiarato Bobby. Con “A Tear on the Face” vuole dimostrare proprio questo: la musica può parlare a tutti, senza confini.

“Una lacrima sul viso” resta uno dei simboli più forti della musica italiana. Oggi, con questa nuova veste, continua a raccontare la sua storia, a commuovere e a legare passato e presente. Bobby Solo non solo celebra il suo brano più famoso, ma dimostra ancora una volta che certe emozioni non invecchiano mai.

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