Un tuffo nel buio per risalire più forti
C’è chi dalla terrazza ammira il panorama. E poi c’è chi, come Giorgia Albanese, su quella terrazza trova la forza per rinascere. È nata così “Abissi”, il nuovo singolo disponibile da venerdì 25 aprile su tutte le piattaforme digitali: da un momento sospeso in Basilicata, tra le colline e la voglia di ritrovare se stessa.
Con la sua voce intensa e sincera, Giorgia ci porta giù, dove fa buio. Dove ci si sente persi, fuori posto, giudicati. Dove ogni giorno è una lotta contro una vita che non parla la nostra lingua. Ma proprio lì, negli abissi più profondi, nasce il coraggio di riemergere. E “Abissi” diventa così un grido gentile ma potente, un invito a non mollare, a credere nei propri sogni anche quando tutti sembrano volerli affondare.
“Mi sembrava di star sprofondando in un abisso senza una via d’uscita. Ma oggi posso dire di aver ritrovato me stessa. Questo brano parla anche di rinascita, perché sono riuscita a lasciare in un angolo i pensieri negativi e andare avanti a testa alta.”
Il brano ha il sapore della verità. Una verità vissuta sulla pelle: un lavoro che non la faceva sentire viva, la paura di sbagliare, le domande a cui non sapeva rispondere. Ma anche la voglia di dimostrare che sì, la musica è la sua strada. E adesso lo stanno capendo anche gli altri.
La copertina del singolo non è solo un’immagine: è una metafora potente. Uno squalo che emerge dal corpo di Giorgia, simbolo di quella parte forte, sicura e determinata che spesso teniamo nascosta nel fondale. Ma che, prima o poi, deve risalire.
🎧 Ascolta “Abissi” qui: https://distrokid.com/hyperfollow/giorgiaalbanese/abissi-2
Chi è Giorgia Albanese
Classe 2001, padovana, Giorgia Albanese è una cantautrice che trasforma fragilità in forza. Ha iniziato a cantare sognando i concerti di Justin Bieber e Michael Jackson nel salotto di casa, con le cuffie nelle orecchie e il cuore già a tempo. A 7 anni la chitarra, a 14 il canto: la musica è sempre stata la sua casa, anche nei momenti più difficili.
Il suo primo inedito, “Stupide Promesse”, lo ha registrato… dentro un armadio. Letteralmente. Perché quando hai qualcosa da dire, trovi sempre il modo di farlo. Quel brano parlava di delusioni d’amore adolescenziali, seguito da “Panama”, una liberazione in musica.
Dopo un momento di stop e riflessione, oggi Giorgia è tornata più forte e consapevole. Fa arte di strada, si mette in gioco, canta con l’anima. E continua a scrivere canzoni che scavano, raccontano, guariscono. Come “Abissi”.
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Perché quando impari a nuotare nel buio, niente può più spaventarti.
