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Cinquant’anni dopo aver rivoluzionato il rapporto tra immagini e musica nel cinema italiano, Profondo Rosso torna a vivere in una nuova forma attraverso Goblin Legacy, il progetto guidato da Maurizio Guarini e Walter Martino, due tra gli interpreti più iconici di quell’estetica sonora che ha segnato generazioni.
Con Deep Red – 50th Anniversary, il gruppo non si limita a celebrare un passato glorioso: lo attraversa, lo smonta, lo riascolta con orecchie contemporanee e lo restituisce al pubblico come un rito collettivo, viscerale, ancora vivo.
In questa intervista, i Goblin Legacy raccontano cosa significa tornare dentro una musica che continua a parlare, a ferire e a illuminare dopo mezzo secolo.


INTERVISTA GOBLIN LEGACY

1. Cosa avete scoperto di nuovo su voi stessi tornando a suonare una musica che fa parte della vostra storia da così tanto tempo?

È come rileggere per l’ennesima volta un capitolo della nostra vita, e riproporlo in una veste un po’ diversa: ogni volta che lo fai lo capisci meglio, e ti accorgi che quella musica, in fondo, ha continuato a suonare dentro di noi anche quando non la stavamo eseguendo.

2. In che modo questa nuova versione di Profondo Rosso racconta ancora oggi un “viaggio dell’eroe”? Qual è l’elisir finale che custodisce?

In questa versione il viaggio è più scuro, più viscerale. Il suono è meno rassicurante e più fisico. La voce del soprano aggiunge una dimensione quasi rituale, e il finale con Phil Anselmo chiude il percorso come una specie di catarsi, ma senza offrire conforto. L’elisir custodito da questo viaggio è l’impatto emotivo che ti rimane addosso quando finisce, ancora intatto dopo cinquant’anni.

3. Se doveste spiegare in poche parole perché questa musica continua a parlare anche dopo 50 anni, cosa direste?

È stato decisamente un momento magico, tutto questo successo non era pianificato. Le cose migliori non si progettano: accadono.
Questa musica non è un commento alle immagini: agisce e non ti lascia scampo. Non descrive, entra sotto pelle e resta lì. Finché esistono paure, ossessioni e misteri irrisolti, Profondo Rosso continuerà a parlare.

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