Milano celebra il centenario di Luciano Berio con una rassegna che non è solo omaggio, ma spazio vivo di confronto e contaminazione. Alla Corte dei Miracoli, luogo ormai simbolo di una città che non ha paura di mettere in discussione le proprie categorie artistiche, va in scena un progetto unico nel suo genere: 14 concerti lungo tutto il 2025, dedicati alle 14 Sequenze del compositore ligure, capisaldi della sperimentazione musicale del secondo Novecento.
Sotto la direzione artistica di Vincenzo Parisi, musicista che arriva da ambienti rock e che porta con sé un approccio istintivo, viscerale e inclusivo, la rassegna si sta rivelando un laboratorio di connessioni. Ogni appuntamento diventa un’occasione per far dialogare mondi solo apparentemente lontani: la musica classica, la contemporanea, il cantautorato, la scrittura. È proprio questa la cifra di Parisi — la capacità di creare spazi dove il rigore dell’esecuzione incontra la libertà dell’improvvisazione, e dove l’ascolto si fa esperienza condivisa.
Il prossimo incontro, domenica 16 novembre alle 16.30, vedrà in scena Michele Fontana e Manuel Teles (clarinetto e sax contralto) in dialogo con Enrico Gabrielli e Nicolò Carnesi. Un quartetto che, più che un semplice concerto, promette di essere un attraversamento di linguaggi: la precisione tecnica si intreccia con la curiosità pop, la sperimentazione diventa racconto, la musica si apre alla parola.
Nel segno di Berio — che ha sempre considerato il suono come un gesto aperto, permeabile, umano — questa rassegna ricorda quanto sia importante, per Milano, coltivare luoghi come la Corte dei Miracoli. Luoghi dove le distanze si accorciano, dove i generi smettono di essere confini e diventano ponti. Perché la città, come la musica di Berio, cresce davvero solo quando riesce a far dialogare le proprie voci più diverse.


