In uno scenario dove il valore complessivo dei servizi musicali globali supera i 45 miliardi di dollari l’anno ma manca ancora un punto d’incontro realmente dedicato alle connessioni professionali, nasce HAT Music: la prima piattaforma digitale concepita per mettere in contatto diretto artisti, professionisti e aziende dell’industria musicale.
Ogni giorno vengono pubblicati oltre 120.000 nuovi brani sulle piattaforme digitali e, secondo i dati di Luminate del 2024, più di 175.5 milioni di canzoni su Spotify hanno totalizzato meno di 1.000 stream. È l’immagine di un’industria musicale sempre più vasta, competitiva e frammentata, in cui per gli artisti emergenti diventa ogni giorno più difficile orientarsi e farsi notare.
HAT Music si propone quindi come nuovo hub digitale per l’intera filiera, offrendo uno spazio unico dove costruire relazioni, collaborare e crescere professionalmente: un ecosistema in cui talento e competenze si incontrano in modo semplice, trasparente e strutturato, restituendo alla musica la sua dimensione più autentica: quella di un lavoro condiviso.
La piattaforma si rivolge ad artisti emergenti (che possono ricercare esperti, prenotare consulenze, avviare collaborazioni professionali e gestire il proprio percorso di crescita) e music expert (che possono mostrare le proprie competenze, entrare in contatto con nuovi clienti e monetizzare tempo e servizi).
Il progetto è guidato da Emanuele Sanfelici (CEO e Co-founder), ex musicista con una formazione in economia, Gea Venneri (CMO e Co-founder), Riccardo Lapi (CTO e Co-founder) e può contare sul supporto advisor di spicco, tra cui Chiara Santoro (ex YouTube Music EMEA), Enrico Romano (ex A&R Warner Music), Andrea Corelli e Matteo Maffucci (Zero Assoluto), per un mix di visione artistica, know-how tecnologico ed esperienza nell’industria musicale.
“HAT Music vuole portare il networking nell’industria musicale al livello successivo, trasferendo online ciò che di solito avviene durante eventi come Milano Music Week o Linecheck. – racconta Gea Venneri – L’obiettivo non è sostituire gli incontri dal vivo, ma integrarli, offrendo a tutti (anche a chi non può partecipare agli eventi fisici), pari opportunità di connettersi con i professionisti giusti, collaborare o farsi scoprire. Ogni giorno il team ascolta artisti e professionisti per rendere l’esperienza sempre più completa e utile, integrando il meglio del mondo online con le opportunità offline. Ad oggi, l’app mette a disposizione strumenti concreti per fare networking, ricevere feedback sui propri brani e pubblicare annunci per scoprire nuovi talenti o opportunità, con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento per chi vuole far crescere la propria carriera musicale a 360°, sia che si tratti di artisti sia di professionisti del settore.”
Lanciata nel 2025, HAT Music ha già registrato risultati significativi, raggiungendo in pochi mesi oltre 4.500 utenti iscritti, 18.000€ di ricavi nel primo mese di attivazione delle sottoscrizioni e una rete di espansione su tutto il territorio italiano, in vista dell’apertura ai mercati europei prevista per il 2026.
Il modello di business di HAT Music si basa su un approccio freemium, che offre l’accesso gratuito alle funzionalità essenziali della piattaforma. A questo si affianca un sistema di abbonamenti mensili — €8,90 per gli artisti e €19,90 per i professionisti — che garantisce l’accesso a strumenti avanzati, servizi premium e funzionalità di networking dedicate. Inoltre la piattaforma applica una commissione del 20% sui servizi offerti dai music expert, assicurando un ecosistema equilibrato, trasparente e sostenibile per entrambe le parti. L’obiettivo è duplice: fidelizzare gli utenti con un’offerta semplice e accessibile, e al tempo stesso favorire la crescita economica dei professionisti del settore.
HAT Music non si limita al digitale: negli ultimi mesi ha preso parte a eventi dal vivo come la masterclass di songwriting con Federica Abbate e Cheope e ha organizzato il suo primo contest a Milano. La piattaforma valorizza formazione, live e networking, offrendo agli artisti la possibilità di mettersi in gioco e far crescere la propria carriera musicale.
				
					

