Dopo la vittoria nella scorsa edizione con “piacere, Sofia”, acquachiara torna come ospite speciale alla finale del Music for Change – 16ª edizione, in programma venerdì 10 ottobre al Teatro Rendano di Cosenza.
Un ritorno che sa di continuità e consapevolezza: la giovane cantautrice romana, classe ’99, ha trasformato la sua scrittura in uno spazio di verità, dove fragilità e coraggio convivono nella stessa voce.
In un contesto in cui la musica incontra l’impegno civile e la riflessione sociale, acquachiara racconta il proprio modo di intendere la canzone — come atto umano prima ancora che politico, come gesto limpido e necessario.
Intervista
1. Per me ogni canzone è un atto umano prima che politico.
Quando scrivo non penso mai “devo dire qualcosa di importante”, piuttosto “voglio raccontare qualcosa che sento”.
Credo sia importante partire da sé, dalle proprie fragilità, anche dai dubbi.
Se quello che scrivi nasce da qualcosa di autentico, poi arriva anche il senso, senza bisogno di forzarlo.
2. Penso che restare “chiari” sia fondamentale, soprattutto quando si parla di cose difficili.
Essere “limpidi” significa anche permettersi di essere vulnerabili, di dire “questo mi fa male”, di ammettere di non capire tutto, ma di provare a stare dentro quello che succede.
Direi che la vulnerabilità di questi tempi è una forma di resistenza.
La leggerezza invece, per me, non è mai superficialità, ma un modo per rendere accessibili anche temi che magari spaventano.
3. Il teatro mi ha insegnato a “stare dentro” le parole, non solo a dirle.
Quando canto cerco di essere presente, di non recitare, ma di vivere davvero quello che sto raccontando.
Il pianoforte invece mi ha insegnato l’ascolto, la pazienza, la cura.
Sul palco cerco sempre di unire questi due mondi.
4. “piacere, Sofia” per me è stato un momento di consapevolezza, un passaggio importante.
Mi ha fatto capire che quando racconti qualcosa di vero, anche se piccolo, questo può risuonare in chi ascolta.
Non penso di farmi portavoce di un messaggio preciso: cerco solo di continuare a raccontare quello che mi attraversa, sperando che chi ascolta ci ritrovi un pezzetto di sé.
La finale del Music for Change 2025, organizzata da Musica Contro le Mafie, è in programma venerdì 10 ottobre alle 9:30 al Teatro Rendano di Cosenza (ingresso libero).
Conduce Elasi, insieme agli Artist Decider Avincola, Giorgieness e Roberta Giallo.
Durante l’evento sarà assegnato anche il Premio Speciale Music for Change a Paola Iezzi.
Tra i sei finalisti: Rossana De Pace, Dimaggio, La Noce, Giulia Leone, No Dada e Alice Caronna.
Un’edizione che conferma il premio come uno dei progetti più importanti in Europa nel dialogo tra musica e impegno civile, capace di unire generazioni e linguaggi diversi nel nome del cambiamento.