Dopo un periodo di assenza, Alberto Nelli torna a far parlare di sé con nuovi brani che segnano un’evoluzione nel suo percorso artistico, senza però rinunciare alla riconoscibilità del suo stile. Tra esperienze personali intense, riflessioni sull’amore e temi sociali, l’artista ci racconta il ritorno alla musica, le influenze della sua città e i progetti futuri, svelando quanto la vita reale e le emozioni più profonde plasmino le sue composizioni.
Dopo il periodo di assenza, come ti sei sentito nel tornare a scrivere e pubblicare nuova musica? In realtà non ho mai smesso di scrivere: la musica è sempre stata parte della mia quotidianità. Quello che è cambiato è che, in passato, forse non ero completamente convinto di ciò che stavo producendo, mentre questa volta ero davvero entusiasta e sicuro del materiale che avevo tra le mani. I nuovi brani mi rispecchiano al 100% e questo mi ha dato una grande spinta. Tornare è pubblicare è stato emozionante, perché avevo tanta voglia di condividere finalmente qualcosa di nuovo. Inoltre, c’è sempre stato uno “zoccolo duro” di persone che, nonostante la mia assenza, non hanno mai smesso di starmi vicino e chiedermi quando sarei tornato con un nuovo album. A loro va un grazie speciale perché mi hanno dato la forza e il coraggio di ripresentarmi con questo nuovo lavoro.
Il tuo ultimo singolo segna un’evoluzione nel tuo percorso artistico: quali temi o emozioni hai voluto esplorare questa volta? Ho cercato di rinnovarmi un po’ e di restare al passo coi tempi, ma soprattutto per le sonorità, ma senza mai snaturarmi. Credo che quello che amo definire il mio “marchio di fabbrica” sia ben riconoscibile anche in questa canzone, come lo sarà in tutto il disco, pur con brani diversi tra loro per sound e per storia. In “Sono mica cattivo” ho cantato la libertà e la voglia di rimanere sempre se stessi senza aver paura del giudizio della gente. Nel disco, ci saranno anche riflessioni su temi sociali, ma soprattutto sull’amore, che resta il filo conduttore. Oggi ne abbiamo bisogno più che mai: in un mondo attraversato da paure, tensioni e guerre, parlare d’amore è un atto necessario.
Quanto la tua città e il contesto musicale locale hanno influenzato la scrittura e la produzione dei tuoi brani? Penso che la mia città e il suo contesto mi abbiano influenzato in modo naturale, semplicemente vivendo la quotidianità. I miei brani nascono sempre da storie di vita vissuta, che siano esperienze personali o situazioni osservate intorno a me. Inoltre, quando ho iniziato, Pisa era un centro molto vivo dal punto di vista musicale: c’erano artisti e band interessanti che contribuivano a creare fermento e, questo clima, se non direttamente, almeno di riflesso immagino mi abbia influenzato. Per quanto riguarda la produzione, hanno pesato molto i miei gusti musicali personali, che insieme alle esperienze di vita, sono sempre stati il punto di partenza del mio percorso creativo.
Ci sono stati momenti o esperienze personali recenti che hanno avuto un impatto diretto sul tuo ultimo lavoro? Si, purtroppo l’esperienza che ha avuto l’impatto più forte è stata la perdita di mio padre lo scorso anno. E’ stato un dolore enorme, che ho sentito profondamente e che inevitabilmente si è riflesso nella mia musica. Nell’album, che volutamente uscirà il 21 Dicembre (data in cui il mio babbo avrebbe compiuto 90 anni) ci sarà infatti un brano dedicato a lui. Questa perdita, per quanto dolorosa, è stata anche la spinta definitiva a non lasciare più i miei pezzi chiusi in un cassetto, ma a trovare il coraggio di riaffacciarmi e di condividere di nuovo le mie canzoni.
Guardando al futuro, come immagini la tua musica nei prossimi anni e quali sfide artistiche vorresti affrontare? Non so dire come sarà, ma quello che vorrei è che ogni nuova canzone fosse un’esperienza diversa, una sorpresa, quasi un regalo. Fare musica è quello che amo. Tra le sfide che mi piacerebbe affrontare c’è sicuramente il ritorno al live: ho tanta voglia di tornare a suonare davanti alla gente e di vivere nuovamente quell’energia unica che solo il palco sa dare. In questo momento, inoltre, sto portando avanti una collaborazione importante con un artista che stimo moltissimo – anche se per ora non posso svelare di più – e sono aperto ad altre collaborazioni future, perché per me la musica è prima di tutto condivisione.