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Martedì 23 settembre, alla Basilica del Santo, un concerto straordinario per il Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza”. La Cappella Musicale Antoniana e l’Orchestra Antoniana, dirette dal Maestro Valerio Casarin, eseguiranno una selezione dal Messiah di Händel. Voci soliste: il soprano Yukari Mori, il mezzosoprano Anastasia Egorova, il tenore Mirko Scalfo e il basso Gilberto Gobbo. Ingresso libero fino a esaurimento posti

In occasione del Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza”martedì 23 settembre alle 20.45 la Basilica del Santo di Padova si aprirà a un evento speciale: l’esecuzione di  una selezione dal Messiah HWV 56 di Georg Friedrich Händel, capolavoro che da secoli intreccia spiritualità e musica.

Protagonisti della serata saranno la Cappella Musicale Antoniana e l’Orchestra Antoniana, dirette dal Maestro Valerio Casarin, organista e ricercatore che da anni dirige la storica istituzione musicale del Santo, valorizzandone il repertorio sinfonico-corale e riportando alla luce preziose pagine dell’archivio antoniano. Il coro, che da tradizione è sostenuto e afferisce alla Veneranda Arca di S. Antonio e anima le liturgie solenni della Pontificia Basilica, sarà affiancato da un quartetto di voci che darà vita alla ricchezza timbrica del capolavoro händeliano. 

Ad impreziosire l’esecuzione saranno il soprano giapponese Yukari Mori, allieva della Maestra Lidia Tirendi presso il Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova – istituzione di cui si ringrazia per la preziosa collaborazione – formatasi tra Giappone e Italia e già interprete di ruoli come Mimì (La Bohème), Liú (Turandot) e Lauretta (Gianni Schicchi), oltre che protagonista nel film-opera Così fan tutte. Sarà con lei  il mezzosoprano Anastasia Egorova, di origine russa e attiva in Italia, che si è esibita in festival e produzioni dal barocco al Novecento, fino al recente debutto come Madame Flora ne The Medium di Menotti al Festival Mascagni. Accanto a loro, due interpreti della Cappella Musicale Antoniana: il tenore Mirko Scalfo e il basso Gilberto Gobbo, apprezzati dal pubblico per chiarezza interpretativa e intensità comunicativa, qualità che hanno contribuito a rendere memorabili numerose esecuzioni.

Il Messiah è una delle opere più amate della musica sacra: composto da Händel nel 1741 in appena ventiquattro giorni, debuttò l’anno successivo a Dublino in un concerto di beneficenza che ne mise subito in luce la portata universale. Non è un racconto teatrale con personaggi e azione, ma una grande meditazione che attraversa la Scrittura, unendo Antico e Nuovo Testamento, Passione e Resurrezione, speranza e trionfo. Il librettista Charles Jennens raccolse e ordinò i testi biblici in un mosaico di profezie, lettere apostoliche e pagine evangeliche, che Händel tradusse in musica con potenza e sensibilità. L’oratorio si sviluppa in tre parti: l’annuncio e la nascita di Cristo, la redenzione attraverso la Passione e la Resurrezione, la vittoria finale sulla morte. Affidato alle voci soliste, all’orchestra e al coro, l’opera intreccia intimità e grandiosità, fino all’apoteosi dell’“Hallelujah”.

Con questo concerto per il Giubileo, la Cappella Musicale Antoniana rinnova la propria missione: custodire una tradizione secolare e trasformarla in un’esperienza di bellezza e spiritualità, da restituire alla città e ai pellegrini, affinché la musica diventi segno di unità, speranza e cammino condiviso.

Il concerto è realizzato con il contributo di New Edom S.r.l. e Mediolanum

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Per informazioni
info@cappellamusicaleantoniana.it
www.cappellamusicaleantoniana.it

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