Dopo la pausa estiva, la #NewMusicThursday del MEI torna con una nuova intervista. Protagonista Isabella Turso, pianista trentina che ha recentemente pubblicato il doppio singolo “Echoes in Blue / Spirti of Calypso”. Buona lettura!
Echoes in Blue / Spirit of Calypso” sono due brani che intrecciano natura, mare e isole, simboli e anche femminilità. Se dovessi raccontarli attraverso una raccolta di immagini, quali sarebbero?
Sono immagini legate al cielo di Malta che muta incessantemente, specchiandosi in un mare capace di accogliere dolcezza e tempesta, scogliere scolpite dal vento e dal tempo come custodi di memorie antiche e una figura femminile in rosso che danza davanti all’orizzonte blu profondo, simbolo della forza e della grazia che convivono. In “Echoes in Blue” vive l’eco di ciò che non c’è più ma continua a risuonare, come l’Azure Window di Gozo, mentre “Spirit of Calypso” custodisce il mito e il fascino eterno della femminilità. Sono visioni di presenza e assenza, di trasformazione e resistenza, una bellezza che rimane viva anche quando cambia forma. Tutto questo si riflette chiaramente nel videoclip di “Echoes in Blue”, dove le immagini accompagnano e amplificano il senso poetico della musica.
In queste composizioni, in generale nella tua musica, convivono classicità e contemporaneità. Come riesci ad unire due concetti a prima vista agli antipodi?
Per me non sono mondi lontani, ma due linguaggi che si avvicinano e si riconoscono. La formazione classica è la mia radice, la base che mi dona disciplina e profondità. La contemporaneità è la possibilità di raccontare il presente senza pregiudizi, con un linguaggio libero e vivo. Quando questi due universi si incontrano, nasce una musica che porta con sé la memoria del passato e la forza del presente, unite nello stesso respiro.
Sei una pianista da sempre. Cosa ti ha insegnato lo studio e la pratica continua di questo strumento, non solo nella musica ma anche nella vita?
Non sono una persona naturalmente paziente, ma il pianoforte mi ha costretta a confrontarmi con questo aspetto. Davanti ai tasti ogni giorno diventa un esercizio di umiltà: anche quando pensi di sapere, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. Mi ha insegnato soprattutto la resilienza: sbagli, ricominci, trasformi l’errore in possibilità creativa. È una scuola di vita, oltre che di musica.
Quando suoni dal vivo, che tipo di viaggio proponi al tuo pubblico?
Invito chi mi ascolta ad attraversare un paesaggio interiore. La musica diventa un ponte tra il mondo esterno e quello che ciascuno porta dentro. È un viaggio fatto di emozioni che cambiano, di silenzi che parlano e di immagini che ognuno può vedere con i propri occhi.
A proposito di viaggi, ti sei recentemente trasferita a Malta, luogo che ti sta già ispirando. Cosa hai trovato di magico in questa tua nuova terra e perché l’hai scelta?
Malta è un’isola che sembra respirare insieme al mare. Il suo colore è caldo e avvolgente, e la luce lo trasforma di continuo, soprattutto al tramonto quando il cielo si accende di sfumature sempre nuove. Qui ho trovato un’energia viva, quasi mitica, che intreccia storia antichissima e vitalità contemporanea. Ma soprattutto, è un’isola abbracciata dal Mediterraneo: un mare che da sempre custodisce miti, rotte e incontri di culture e che continua a raccontare storie capaci di nutrire profondamente la mia musica.
Ad oggi, sei pienamente soddisfatta del tuo percorso? E cos’altro vorresti realizzare, raggiungere?
La soddisfazione, per me, è un tema difficile, perché sono iper critica con me stessa e sento sempre che c’è altro da cercare, da scoprire. Ogni traguardo diventa subito un nuovo punto di partenza, ma forse è proprio questa mia inquietudine creativa che mi dà slancio. Il doppio singolo appena uscito è la prima tappa di un viaggio musicale attraverso le isole del Mediterraneo, che sta prendendo forma in un concept album che verrà pubblicato da Bluebelldisc e distribuito da AWAL. A questo proposito, sono molto felice di essere entrata a far parte del roster di artisti distribuiti in esclusiva da questa importante realtà, un’etichetta indipendente che fa parte del gruppo Sony Entertainment. Questo mi permette da una parte di avere una distribuzione più mirata e attenta e dall’altra di mantenere al tempo stesso l’identità e la libertà creativa che per me sono fondamentali. Inoltre, a breve è prevista un’uscita speciale: la versione solo strumentale di “The Never Ending Now”, l’album di Spoken Word in featuring con il poeta californiano IN-Q, considerato ai Grammy 2025. Quello che desidero è continuare a portare in giro le mie composizioni, intrecciare musica, parola e immagine e sorprendermi ogni volta di ciò che nasce da questi magici incontri.



