Quasi 3 mila persone hanno animato Piazza Saffi nel weekend per la quinta edizione di “Cara Forlì – La Grande Festa del Liscio”, la kermesse gratuita nata nel 2021 per rilanciare la grande tradizione musicale romagnola e che, quest’anno, ha assunto un valore ancora più identitario nell’ambito della candidatura di Forlì Capitale Italiana della Cultura 2028, promossa insieme al Comune di Cesena.
Le due serate di festa hanno registrato il tutto esaurito: mille posti a sedere occupati, centinaia di persone lungo le transenne e tante altre distribuite tra i bar e i tavolini che circondano la piazza, trasformando il cuore della città in un grande salotto musicale.
Sul palco si sono alternati i big del liscio e le orchestre romagnole più amate, insieme a due ospiti speciali che hanno aggiunto fascino e nostalgia: Bobby Solo e Alan Sorrenti.
Zattini: “Il liscio unisce generazioni”
«Cara Forlì è diventata un appuntamento fisso a livello nazionale per celebrare la cultura del liscio – ha dichiarato il sindaco Gian Luca Zattini –. Per due giornate, Piazza Saffi si è trasformata nel cuore pulsante della tradizione romagnola, con un pubblico arrivato non solo da tutta la Regione ma anche da Toscana, Marche, Lombardia, Veneto e Umbria. Questo successo dimostra che il liscio parla alle nuove e vecchie generazioni, intrecciando le radici dei nostri nonni con l’entusiasmo dei più giovani, che sempre più spesso riscoprono questa cultura come parte del proprio patrimonio genetico.»
Il primo cittadino ha sottolineato come proprio il liscio, con la sua forza identitaria e popolare, rappresenti «una colonna portante del dossier che ci apprestiamo a presentare per Forlì Capitale Italiana della Cultura 2028».
Una macchina organizzativa corale
Zattini ha voluto ringraziare Stefano Benetti e il Servizio Cultura e Turismo del Comune, Riccarda Casadei e la Famiglia di Secondo Casadei, Mario Russomanno (autore del libro “Da Il Pensiero Romagnolo a YouTube. L’emozionante avventura mediatica del Liscio”), l’assessora Gessica Allegni, la Regione Emilia-Romagna e Giordano Sangiorgi, oltre a tutti gli artisti che hanno reso indimenticabile l’edizione 2025.
Uno sguardo al futuro
«Cara Forlì è un punto fermo e un motivo d’orgoglio per questa amministrazione – ha concluso Zattini –. Siamo già al lavoro per la prossima edizione, con la speranza di celebrarla nel ruolo di Capitale Italiana della Cultura 2028.»