In seguito all’uscita del singolo Love is a Bitch lo scorso 23 maggio, la cantautrice italo-ungherese Erika Grapes e il compositore elettronico Eugene (Eugenio Valente) pubblicano oggi su YouTube il lyric visualizer ufficiale: Guarda qui.
Scattate in una cartiera abbandonata nei pressi di Varese, le immagini firmate Urbex Nemesis sono straordinarie, artistiche, cariche di espressività, e successivamente editate per infondere allo storytelling un tono surreale, sospeso, onirico e distopico. Il visualizer finale fonde queste foto con sequenze di eventi naturali catastrofici—uragani, tempeste—mentre compare il testo del brano, traducendo la rottura emotiva in fenomeni naturali.
Massimo Sabbadin, stilista noto per il suo approccio rock-chic e avant-garde, ha fornito un abito che appare sontuoso e insieme industriale: piume, pailettes ed ecopelle in frantumi che si integrano perfettamente con l’atmosfera sturm und drang del brano e la location museale dell’urbex.
Carla Curione, professionista del make-up artistico e cinematografico formata a Milano, ha plasmato il look dei due artisti, ispirato all’estetica new wave, goth, dark wave, Blitz club. I riferimenti estetici portati da Erika includevano Zetra (stilisticamente a metà tra black metal e shoegaze) e il film Il cigno nero. Il risultato: un contrasto fortemente voluto tra sonorità alla Nine Inch Nails e il canto à la Amy Winehouse/Twin Temple di Grapes.
Il risultato finale è suggestivo, originale, coinvolgente, e fonde emozione sonora e visione visiva in un’esperienza unica.
Il singolo è disponibile anche su Bandcamp nella speciale edizione Toxic Concept, che include l’inedito Toxic (3): Ascolta qui.
