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Si affida alla forza della musica, alla ricerca del «suono perduto». Tocca il cuore del pubblico con la world music intesa come contaminazione di culture e purezza di sonorità. Tra le colline franciacortine, da domenica 24 agosto, fino al 4 ottobre, torna con la settima edizione Etno-Tracce in Franciacorta, il festival itinerante della musica del mondo promosso da Alchechengi A.p.s.-E.t.s. con la direzione artistica di Marco Tiraboschi. Dopo l’anteprima del 29 luglio a Brescia, con Mediterraneo Battente, altri sei concerti animeranno la Franciacorta con artisti e suoni da tutto il pianeta.

«La musica è al centro – premette Tiraboschi –. Ricorrono i sessant’anni dalla morte del grande antropologo Ernesto De Martino che ha fatto studi approfonditi di etnomusicologia, facendo emergere la potenza della musica come strumento di aggregazione sociale. Nel mondo attuale la comunità diventa globale, con la contaminazione di culture».

Il programma

Il primo concerto, in cui si esibirà Gabriele Mirabassi, clarinettista di fama mondiale, rappresenta proprio questo intento di commistione di linguaggi. Domenica prossima, 24 agosto, suonerà nel bosco di Ome, all’ingresso di una grotta chiamata “Busa del Varzet”. «È un concerto acustico per clarinetto solo – spiega Tiraboschi –. Mirabassi sfrutterà le proprietà acustiche degli elementi naturali, facendo delle risonanze un nuovo strumento». Il viaggio continuerà il 28 agosto nel cortile del municipio di Cologne con le potenti sonorità di strada di Baraccone Express, che proporrà un mélange di musiche dell’Est Europa, con richiami al mondo delle colonne sonore, da Nino Rota agli Spaghetti Western, incursioni nella musica gitana e l’Old Time jazz.

È una formazione storica che non smette di sorprende il Rhapsòdija Trio, che il 29 agosto nei giardini del palazzo comunale di Erbusco accompagnerà il pubblico in un viaggio sonoro affascinante: le melodie italiane tradizionali vengono reinterpretate attraverso composizioni originali, l’improvvisazione jazz e influenze etniche rock ed est europee. In tempi di conflitti drammatici, Gabriele Coen, musicista di origini ebraiche, e Ziad Trabelsi, artista tunisino, il 31 agosto nella chiesa di San Michele a Ome dialogheranno in musica in un delicato equilibrio tra tradizione ebraica e araba, testimoniando che le sette note possono superare anche gli scontri più terribili.

Tra gli Usa e l’Italia

Pasquale Mirra e Hamid Drake, strumentisti dal passato che vanta collaborazioni importanti, da Wayne Shorter a Bill Laswell a Herbie Hancock, si esibiranno l’8 settembre a Gussago, nel Giardino storico Terrazzo di Villa. «Drake è un musicista di origine statunitense, considerato uno dei più straordinari batteristi del jazz contemporaneo, e Mirra nella nuova generazione di improvvisatori è tra i più promettenti – anticipa Tiraboschi –. Sarà un concerto di improvvisazione, tra il jazz e la musica africana». Chiuderà la rassegna, il 4 ottobre al Teatro Sociale di Palazzolo sull’Oglio, Alessandro “Asso” Stefana, chitarrista, compositore e polistrumentista bresciano che rivisiterà la musica statunitense con la tradizione italiana passando attraverso il filtro del cinema. «Abbiamo educato il pubblico musicalmente e l’abbiamo portato in luoghi fantastici», chiosa Davide Bonetti, vicepresidente di Alchechengi. Il programma sarà completato da visite guidate a luoghi storici e laboratori artistici per bambini.

FONTE: Colonne sonore, folk e jazz: in Franciacorta torna «Etno-Tracce» | Giornale di Brescia

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