Con “Barriera”, Marsiglia lancia un potente messaggio di speranza e forza. Il singolo, che ha ottenuto grande visibilità nelle radio, affronta il tema dei muri invisibili che ci trattengono, invitando a superarli e a riscoprire il coraggio di brillare. La copertina, con la farfalla azzurra che supera una barriera trasparente, simboleggia il passaggio dalla sofferenza alla rinascita. Marsiglia ci parla di un viaggio musicale autentico, che sta appena cominciando.
Ci racconti com’è nato il tuo amore per la musica…
Canto da quando avevo nove anni, ma la passione per la musica è nata anche prima, quasi in modo naturale. La musica è sempre stata il mio rifugio, mi fa sentire libera e la considero una compagna di vita fedele.
Qual è stato il momento più importante o gratificante della tua carriera musicale finora?
Sicuramente partecipare al Loop Fest con il mio brano Barriera è stato un momento molto significativo. Essere arrivata nella top ten della finale è stato per me un traguardo, ma soprattutto una conferma: quello che scrivo può arrivare alle persone. Inoltre, Barriera sta attualmente girando sulle radio, e questo mi rende davvero soddisfatta. È un segnale che la mia musica sta iniziando a trovare il suo spazio, e mi dà una spinta ancora più forte a credere in quello che faccio e a continuare su questa strada.
Vuoi raccontarci di cosa parla il tuo nuovo singolo?
Il mio nuovo singolo si chiama Barriera. È un brano molto personale, nato dal desiderio di dare voce a chi si sente spezzato, giudicato, o semplicemente diverso. Ho scelto questo titolo perché parla proprio di quel muro invisibile che spesso ci tiene fermi: la paura, il giudizio degli altri, le nostre insicurezze. “Barriera” è un invito a superare quel muro, anche quando sembra impossibile. A ricordarci che non siamo soli, e che anche nei momenti più bui, possiamo brillare. È un messaggio di forza, di resilienza, ma anche di speranza.
Vuoi spiegare ai nostri lettori com’è nata l’idea della cover?
L’idea della copertina è nata proprio dal cuore del brano. Volevo che l’immagine rappresentasse in modo diretto e simbolico quello che racconto nella canzone. La farfalla azzurra che supera una barriera trasparente è l’emblema di quel passaggio delicato ma fondamentale: dal dolore alla rinascita, dalla paura al coraggio. La barriera è quasi invisibile, come quelle che ci portiamo dentro, e che a volte ci sembrano insormontabili anche se nessuno le vede. Superarla è un atto di forza, ed è proprio lì che nasce la bellezza.
Quanto è importante per te trasmettere emozioni al pubblico?
Per me è fondamentale. È il motivo per cui scrivo e canto. La musica è il mio modo di tirare fuori quello che ho dentro, soprattutto ciò che a volte è difficile dire a parole. Quando qualcuno si riconosce in una mia canzone, quando mi dice “mi hai fatto emozionare” o “mi sono sentito meno solo”, per me è il regalo più grande. Non cerco la perfezione, cerco la verità. Se riesco a far arrivare anche solo un’emozione, allora vuol dire che sto facendo la cosa giusta.
Hai già in programma altri brani o hai pensato ad un album?
Non ho ancora un progetto definito, so solo che voglio continuare a scrivere e a tirare fuori quello che ho dentro. Non ho fretta: sto costruendo passo dopo passo, lasciando che le canzoni nascano quando sento davvero di avere qualcosa da dire. Ma sicuramente sto lavorando a nuovi brani. È solo l’inizio.