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In un panorama musicale sempre più affollato di linguaggi e provocazioni, c’è chi riesce a giocare con il desiderio senza mai cadere nel banale, e a parlare di piacere con una leggerezza che lascia il segno. È il caso di Ydalia, artista trasversale che unisce cinema, teatro, musica pop e ironia, e che con il suo nuovo brano “Erotika” ci invita a riflettere – sorridendo – sul corpo, sull’identità e sulla libertà di essere sé stessi.

Attraverso “Erotika”, Ydalia esplora il desiderio in chiave pop e teatrale, intrecciando sensualità, ironia e consapevolezza. Un pretesto per parlare di espressione artistica, cultura del corpo, e identità personale e collettiva in un mondo che ancora fatica ad accettare il piacere come tema libero e complesso.


Intervista

1. “Erotika” gioca con il desiderio e la leggerezza, ma anche con il tabù: quanto è difficile, oggi, parlare di piacere senza essere fraintesi?
Difficilissimo! Negli ultimi 100 anni ci sono stati progressi grandissimi… velocissimi direi, forse troppo veloci e travolgenti per cambiare l’opinione della gente riguardo al sesso e all’esplorazione del proprio corpo. Il fantasma del “peccato” è sempre lì, pronto a spaventarti. Fa parte secondo noi della natura umana ma anche del retaggio culturale… se in più ci metti il carattere e la personalità di ognuno di noi capisci che le variabili sono infinite… per questo il sesso è sempre sulla bocca e nella testa di tutti…

2. Hai detto che “l’astinenza nuoce lievemente alla salute”: quanto c’è di Ydalia nella protagonista del brano e quanto, invece, è un personaggio?
Come tutte le buone interpretazioni il personaggio deve attingere dall’interprete e viceversa… solo in queste condizioni si riesce a trasmettere il messaggio lasciando il segno… Speriamo sia stata una buona interpretazione…

3. In “Erotika” c’è voglia di evasione, ma anche un invito al consumo consapevole. Secondo te, qual è oggi il vero significato dell’essere “liberi”?
Fare ciò che si desidera senza la paura di essere giudicati… Naturalmente nel rispetto di chi ci circonda, in amore ma in qualsiasi tipo di rapporto.

4. Dal cinema horror al pop ironico, passando per la tv e il teatro: cosa ti porti dietro da ogni mondo, e quale Ydalia sentiamo davvero in questa canzone?
Ho sempre vissuto la mia arte come un blocco unico! Non mi sono mai posta la domanda “chi sono?” Cantante, attrice, showgirl? Penso che siano ruoli nati per “didascalia”. L’espressione, l’intenzione e la personalità sono gli elementi imprescindibili che bisogna avere, e con i quali si può lasciare il segno qualsiasi cosa tu faccia… anche al di fuori dello spettacolo. Ovvio, la preparazione specifica è importante, ma senza gli elementi di cui sopra… nulla si muove.

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