https://open.spotify.com/intl-
Il nuovo EP dei Tragic Carpet Ride, Super Bene, raccoglie quattro tracce che sembrano uscire da un’estate che non c’è più: quella silenziosa, meditativa, lontana dal rumore dei tormentoni e più vicina a un sentimento in sospensione tra nostalgia e attesa. Un EP breve ma ben costruito, che mette a fuoco i punti di forza del quartetto torinese.
“Jukebox” apre il disco con un’atmosfera accogliente: ritmica lineare, doppio cantato controtempo e una chitarra ariosa che disegna spazi. Non si cerca la hit, ma un’intensità montante che lascia attenzione al testo. In questo senso, il brano funziona.
“Cornflakes” è anch’esso costruito con un piglio melodico sicuro: l’alternanza tra parti tranquille e momenti leggermente più spinti funziona e mantiene alta l’attenzione. È un brano che cresce senza rumore, con misura.
“Nuvola di fumo” cala il ritmo e punta su riverberi e punti di sospensione. Il risultato è evocativo senza cadere in descrittivismo: è un pezzo con una tensione calma, che convince per la sua struttura controllata.
“La canzone del pesce” chiude l’EP con un sorriso: un brano leggermente più movimentato, che tuttavia inserisce una nota di buon umore, mantenendo la coerenza stilistica. La band dimostra di sapersi muovere all’interno di uno stile preciso, senza correre il rischio di diventare ripetitiva.
Sono quattro pezzi ben diversi tra loro, ma legati da un’identità sonora chiara: dream-pop con frammenti psichedelici, ma senza cedimenti a velleità progressive. Il lavoro di produzione è misurato: pulito senza essere piatto, ben bilanciato tra lo-fi e definizione. Si scorgono anche influenze anni ’90, ma gestite con sobrietà.
Le liriche mantengono un tono personale e raccolto: niente retorica, solo sensazioni sospese e semplici, con un linguaggio diretto e misurato.
Nel complesso, Super Bene conferma i Tragic Carpet Ride come band in progress, con le idee chiare e una scrittura in crescita. Il confronto con Specchio riflesso è inevitabile, ma il nuovo EP mostra una maturazione ben visibile: suono più rifinito, maggiore controllo e un piglio che guarda al prossimo futuro con coerenza. Un acquisto consigliato per chi apprezza un’estate alta – non chiassosa – e trova valore nelle tensioni sottili e controllate.