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Un viaggio tra emozione e consapevolezza attraverso il suo nuovo brano

L’amore è un’esplosione di sentimenti, un’energia incontenibile che può scaldare ma anche bruciare. Ed è proprio questa dualità che Raffaella esplora in “Nucleare”, un brano che mescola tensione e dolcezza, passione e pericolo. Come una bomba pronta a detonare o un’onda di calore che avvolge.

Con chitarre elettriche, synth pulsanti e un testo viscerale, Nucleare è una canzone che racconta l’amore nella sua forma più cruda, senza edulcorazioni, senza filtri. Nell’intervista che segue, Raffaella ci porta dentro il suo processo creativo e il significato profondo di questo brano, rivelando anche il suo modo di vivere e raccontare i sentimenti.


Intervista a Raffaella
“Nucleare” è una parola che evoca potenza, ma anche pericolo. Nel brano racconti un amore travolgente che può essere sia energia pura che detonazione. Quanto è stato difficile trovare il giusto equilibrio tra queste due forze nella scrittura della canzone?

Credo che sia stato abbastanza naturale raccontare qualcosa che mi appartiene, ma soprattutto qualcosa che nasce da me ma arriva a chiunque ascolti le mie parole. Parlo dell’amore nel suo aspetto più potente ma anche devastante se non curato per bene: l’amore come una bomba nucleare, l’amore come una potenza immensa che puoi solo cercare di accogliere e gestire al meglio, mischiando sempre istinto e cura.

Il sound di Nucleare ha un’intensità che riflette perfettamente il suo significato: un mix di tensione e dolcezza, di impeto e controllo. Quando componi, viene prima il testo o la musica? E come hai lavorato per far sì che ogni nota trasmettesse questa dualità?

Non ho uno schema preciso di scrittura e composizione. Mi metto al lavoro con i miei colleghi e le persone che collaborano con me, e qualsiasi cosa esca può essere utile alla creazione di un buon brano. Le canzoni sono come figli, qualcosa di viscerale e naturale. Con Nucleare, abbiamo cercato di unire la potenza di una power ballad con chitarre elettriche e synth a un testo intenso ma anche delicato e intimo.

In un’epoca in cui spesso l’amore viene idealizzato o semplificato nei testi delle canzoni, tu scegli di raccontarlo nella sua complessità, con luci e ombre. Pensi che oggi ci sia ancora spazio per parlare di sentimenti con questa profondità o il pubblico è più attratto da narrazioni più immediate?

Siamo in un’epoca in cui si tende a minimizzare tutto: dai testi, ai minutaggi, alla profondità, fino alle persone. Ma probabilmente chi, come me, ha ancora qualcosa da dire, riesce a crearsi uno spazio ben definito, dove la parola e la musica regnano sovrane. Apparendo forse controcorrente, ma lasciando sicuramente un segno indelebile nel cuore di chi ascolta.

Nucleare è un invito a vivere l’amore con passione, ma anche con consapevolezza. Se dovessi dare un consiglio a chi si trova in una relazione intensa ma potenzialmente distruttiva, quale sarebbe? Quanto la tua esperienza personale ha influenzato il messaggio del brano?

Chiaramente in questo brano c’è tutta la mia esperienza personale. Ho messo letteralmente il mio cuore in mano a chi ascolta Nucleare, proprio per arrivare dritta nell’animo delle persone. Non solo per raccontare di me, ma anche per creare unione e condivisione, perché alla fine, l’amore è uguale per tutti. Il mio consiglio è quello di vivere sempre al massimo, di non frenarsi, ma di cercare di bilanciare quest’esplosione così forte, in modo da poter vivere a pieno il sentimento più potente del mondo: l’amore.


Un’intervista profonda, intensa, proprio come il brano. Nucleare non è solo una canzone, ma un’esperienza emotiva capace di scuotere, travolgere e far riflettere. E tu, sei pronto a lasciarti esplodere nell’amore?

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