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Da mercoledì 19 marzo tornano gli spettacoli di Musikè, la rassegna di musica, teatro, danza della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Un programma di dieci appuntamenti, la maggior parte dei quali in prima regionale, con artisti di fama nazionale e internazionale. 

L’edizione 2025 di Musikè ha un cartellone che attraversa tutte le arti performative, secondo la consuetudine della rassegna. Attori e attrici come Lodo GuenziVeronica PivettiLucrezia Lante della Rovere, Arcangelo Iannace porteranno in scena testi intensi e attuali, mentre la danza sarà protagonista con la compagnia italiana di Michele Merola e la compagnia americana del Tulsa Ballet. La musica spazierà dal pianoforte di Antonio Faraò (in trio con John Patitucci e Gene Jackson) alla tromba di Fabrizio Bosso (in duo con il pianista Julian Oliver Mazzariello), fino all’omaggio che Sarah Jane Morris & Solis String Quartet renderanno a Amy Winehouse, Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Otis Redding, le rockstar del “Club dei 27”. Un’edizione che promette di emozionare e far riflettere, confermando Musikè come una rassegna imperdibile nel panorama culturale di Padova e Rovigo.

L’inaugurazione sarà mercoledì 19 marzo al Teatro Ai Colli di Padova, con uno spettacolo in prima regionaleToccando il vuoto del drammaturgo scozzese David Greig, tratto dal bestseller La morte sospesa di Joe Simpson. Protagonista sarà Lodo Guenzi, che è noto al grande pubblico per i suoi successi musicali con la band Lo Stato Sociale, ma che ha una solida formazione attoriale e una brillante carriera sia teatrale che cinematografica. Con lui saranno sul palco Eleonora GiovanardiGiovanni Anzaldo e Matteo Gatta, per la regia di Silvio Peroni. La pièce racconta il drammatico incidente capitato nel 1985, sulle Ande peruviane, agli alpinisti inglesi Joe Simpson e Simon Yate. Quando Joe precipita in un dirupo, Simon è chiamato a una scelta tragica: tagliare la corda che lo tiene legato a Joe oppure precipitare con il compagno. Lo spettacolo si muove tra passato e presente, esplorando temi come l’amicizia, la colpa e la resilienza e ponendo il pubblico di fronte a un dilemma morale: Che cosa avremmo fatto al posto di Simon?

L’arte drammaturgica si unirà alla musica, lunedì 31 marzo al Teatro Ballarin di Lendinara (RO), grazie al talento di Veronica Pivetti, impegnata in uno spettacolo dal titolo volutamente scioccante: L’inferiorità mentale della donna, un’audace sintesidel pensiero reazionario, tra musica e parole. Ispirandosi all’omonimo, famigerato saggio del neurologo e psichiatra tedesco Paul Julius Moebius, lo spettacolo smaschera con ironia tagliente le assurde teorie dei testi scientifici del passato, che per secoli hanno descritto le donne come esseri intellettualmente inferiori. Tra citazioni paradossali, delitti eccellenti e misurazioni del cosiddetto indice cefalico, Veronica Pivetti conduce il pubblico in un viaggio tra scienza e pregiudizio, intonando canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile, con l’accompagnamento del percussionista e rumorista Anselmo Luisi. Lo spettacolo di Musikè viene proposto in collegamento con la mostra Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica, promossa e sostenuta dalla Fondazione Cariparo a Rovigo, nelle sale di Palazzo Roncale. 

Come da tradizione, sarà il Teatro Ferrari di Camposampiero (PD) a ospitare, domenica 6 aprile,il primo dei due appuntamenti dedicati alla danza. Le coreografie di Maguy MarinDuo d’Eden e Grosse Fugue (eseguita per la prima volta in Veneto), prenderanno vita grazie alla Michele Merola Contemporary Dance Company, vincitrice nel 2024 del prestigioso Premio Danza&Danza. Duo d’Eden esplora l’amore ai tempi dell’innocenza, attraverso l’intreccio di due corpi. Grosse Fugue, ispirato all’omonima composizione di Ludwig van Beethoven, è un’esplosione di energia che simboleggia la lotta tra la vita e la morte di quattro danzatrici vestite di rosso, una per ogni strumento del quartetto d’archi. L’ultima coreografia del trittico, Elegia di Enrico Morelli, vede impegnata l’intera compagnia, per raccontare il viaggio di persone alla ricerca della propria identità, passando dal caos alla quiete in un’epoca di smarrimento: la danza corale, accompagnata dalle poesie di Mariangela Gualtieri, celebra la cura e l’attenzione verso gli altri, suggerendo una rinascita possibile.

Giovedì 17 aprile un’altra grande attrice calcherà il palco del Teatro Ai Colli di Padova in prima regionaleLucrezia Lante della Rovere sarà protagonista della commedia Non si fa così, firmata dalla scrittrice e scenografa francese Audrey Schebat. Sul palco, insieme ad Arcangelo Iannace, Lucrezia Lante della Rovere darà vita a un testo che alterna rabbia e umorismo e che scuote con una forza insolita i suoi personaggi. Alternando toni tragici e toni comici, lo spettacolo mette in discussione la visione comune della coppia e la sua longevità, attraverso l’interrogatorio permanente che è necessario per sfidare il tempo, ritrovare la motivazione e riaccendere lo sguardo, gettando la maschera che ognuno di noi indossa per difendersi dal resto del mondo.

Al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova Musikè avrà il piacere di ospitare, lunedì 5 maggio, la prima nazionale di Heimat delle Salut Salon, quartetto femminile di teatro comico musicale, definite dalla stampa “l’esportazione culturale più affascinante di Amburgo”. In questo nuovo spettacolo le artiste di Salut Salon indagano musicalmente il concetto di patria: una parola che evoca domande su identità, tradizione e appartenenza. Intrecciando brani celebri di MozartSaint-SaënsCopland e Astor Piazzolla con canti tradizionali finlandesi, francesi, cinesi, egiziani, le musiciste del gruppo, che provengono da patrie diverse, danno la loro risposta: le Salut Salon sono a casa nel mondo, e la loro patria è la musica

Lunedì 12 maggio Antonio Faraò, uno dei nomi più importanti del jazz contemporaneo, presenterà come unica data in Veneto il suo nuovo album Tributes, a Padova nella Sala dei Giganti di Palazzo Liviano. Pianista e compositore di fama internazionale, Faraò è noto per il suo stile che combina una tecnica straordinaria, un’intensa carica emozionale e un senso ritmico impeccabile. Con il suo nuovo progetto, proposto insieme a due musicisti del calibro di John Patitucci al contrabbasso e Gene Jackson alla batteria, Faraò rende omaggio ai grandi jazzisti che lo hanno influenzato, come McCoy Tyner e Chick Corea, e ai luoghi e alle esperienze più significative della sua carriera: Memories of Calvì, in particolare, è un brano dedicato alla scena jazz francese e a Michel Petrucciani. 

La danza tornerà sabato 17 maggio, al Teatro Sociale di Rovigo, con Made in America del Tulsa Ballet, compagnia dell’Oklahoma considerata una delle migliori del Nord America. Lo spettacolo è costituito da tre coreografie che, nell’intenzione del direttore artistico della compagnia, l’italiano Marcello Angelini, racchiudono l’essenza della danza americana, concepita come un incontro tra diversi retroterra culturali: l’America come crogiolo di culture in trasformazione che arricchiscono il Paese. Yuri Possokhov, russo di origine, con Classical Symphony, coreografata sulle note della Prima Sinfonia, detta “Classica”, di Sergei Prokofiev, unisce alla purezza del balletto classico una forte influenza delle estetiche contemporanee; Nicolo Fonte, nato negli Stati Uniti da genitori argentini, per Divenire si affida invece alle note italiane di Ludovico Einaudi, sfruttando le progressioni e le ripetizioni della musica per creare una sensazione inebriante; infine, Andy Blankenbuehler, più volte vincitore del Tony Award per i suoi successi a Broadway, con Remember Our Song porta in scena attraverso la danza contemporanea i modi del musical, ambientando la coreografia in un sottomarino. 

Mercoledì 21 maggio, al Teatro Verdi di PadovaSarah Jane Morris con il Solis String Quartet presenterà in prima regionale il suo nuovo progetto musicale e discografico Forever Young!, concerto che celebra rockstar come Amy Winehouse, Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Otis Redding, immaginando di riunirle tutte nel “Club dei 27”: un circolo ideale che raccoglie artisti morti a 27 anni, il cui tragico destino ha reso immortale la loro gloria. Pur provenendo da mondi e da esperienze diverse, i soci del Club hanno in comune il carisma, una vita vissuta sopra le righe e una musica che continua a vivere oltre la morte.

La grande musica sarà di nuovo protagonista domenica 8 giugno alle ore 21.30, nella straordinaria cornice di Villa Badoer a Fratta Polesine (RO), per il concerto in prima regionale con cui Musikè saluterà il suo pubblico in vista della pausa estiva: Il cielo è pieno di stelleFabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte renderanno omaggio a Pino Daniele reinterpretando i brani più amati del grande cantautore napoletano, da Napul’è Je so’ pazzo, da Quanno chiove a Quando, fino a Sicily, che Pino Daniele registrò con il jazzista americano Chick Corea, autore della musica, aggiungendo il testo.

L’ultima data della quattordicesima edizione di Musikè sarà a settembre, al Teatro Sociale di Rovigo, con uno spettacolo in via di definizione che promette di essere una vera sorpresa per il pubblico e un degno finale per la rassegna del 2025. I dettagli saranno comunicati nelle prossime settimane.

Inizio spettacoli ore 21.00
a eccezione di domenica 8 giugno, inizio ore 21.30

Biglietti in prevendita su www.ticketone.it

Per informazioni
info@rassegnamusike.it
www.rassegnamusike.it

Musikè è un progetto della
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

Direzione artistica 
Alessandro Zattarin

Organizzazione

Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

IMARTS – International Music and Arts

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